Manca poco al debutto dinamico della nuova Alfa Romeo Junior Veloce presso il Centro Sperimentale di Balocco. I riflettori sono puntati sulla compatta sportiva, pomo della discordia ancor prima di uscire per via del nome. Inizialmente, infatti, si sarebbe dovuta chiamare Milano, in omaggio al capoluogo lombardo, tanto caro al Costruttore. Sebbene la sede del Biscione sia Arese, la storia della città meneghina è intrecciata a doppio filo con l’azienda. Il passo indietro, come già saprete se seguite in maniera assidua le vicende del marchio, è dipeso da alcuni attacchi lanciati dal Governo italiano.
Nella fattispecie, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha contestato la decisione di delocalizzare la produzione all’estero. Richiamare le origini tricolori la riteneva una mossa poco corretta, al che Imparato ha preferito spegnere le polemiche sul nascere. Comunque siano andate le cose, ai fan interessano soprattutto i contenuti. In un evento esclusivo, le verrà tirato su il velo e gli ospiti potranno testarla in anteprima, prima ancora dell’omologazione.
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Esordio sul circuito “Langhe”: sfogherà i suoi 280 CV
I test terranno banco sul circuito “Langhe”, un tracciato di oltre 20 km che, per la prima volta, verrà completamente aperto a piloti esterni al team di sviluppo della compagnia. Un privilegio in grado di sottolineare l’importanza della new entry nella gamma Alfa Romeo e la personalità sportiva. Punto focale, il motore: nella versione a trazione 100% elettrica, sprigiona una potenza massima di 280 CV, in linea con la famiglia Veloce di Giulio, Stelvio e Tonale. Il terzetto sta, quindi, per trasformarsi in uno spettacolare poker d’assi.
Oltre al “cuore pulsante”, i progettisti hanno adottato diverse soluzioni indirizzate a massimizzare le prestazioni e il piacere al volante. Con un rapporto di 14,6:1, il più diretto del segmento, lo sterzo preciso esalta la tenuta di strada, mentre l’assetto sportivo ribassato di 25 mm garantisce un’agilità e un handling sublimi.
Inoltre, le barre antirollio sportive, sia anteriore sia posteriore, consentono alla variante Veloce dell’Alfa Romeo Junior un inserimento in curva ottimale e l’impianto frenante è all’avanguardia, costituito da dischi anteriori da oltre 380 mm con pinze monoblocco a quattro pistoncini. Per concludere, il differenziale Torsen offre la migliore trazione possibile in qualsiasi condizione e gli pneumatici da 20”, riservati alle full electric ad alte performance, favoriscono l’aderenza.
Per tornare ai vertici del segmento
Dietro al progetto opera una squadra di ingegneri molto abile e competente nel proprio lavoro. Lo testimonia il fatto che i membri siano stati gli stessi adoperatisi in passato su esemplari del calibro di 4C, 8C, Giulia e Stelvio Quadrifoglio, Giulia GTA e la 33 Stradale. Il loro obiettivo? Riportare Alfa Romeo ai vertici del segmento in termini di handling e dinamica di guida.
A giudicare dal talento riunito vien da essere ottimisti. Se l’esperimento della 33 Stradale, supercar di rara bellezza e carattere, costituisce il manifesto del savoir-faire, la Junior Veloce ha meno da dimostrare, rivolgendosi a una platea meno esigente, anche perché il prezzo di listino (da rivelare) la renderà oggetto del desiderio di una bacino di utenti di gran lunga più ampio.