Nissan, viaggio nella storia di uno dei marchi più affidabili al mondo

Vi sono brand che sono riusciti a conservare una spiccata identità sul mercato globale. Scopriamo tutte le curiosità ed informazioni sulla Nissan

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Davide Russo

Giornalista pubblicista

Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. Il suo motto: ''I believe that everyone has a calling, Motorsport is my true passion!''.

Pubblicato: 24 Settembre 2024 17:29

Nissan è tra le case produttrici più importanti dell’industria dell’Automotive. Il brand con sede a Yokohama ha una storia unica nel suo genere. In una fase iniziale l’attività venne battezzata dal fondatore, Masujiro Hashimoto, con il nome Kaishinsha Motorcar Co. Ltd, e in seguito DAT Jidosha & Co. Ltd. nel 1925. DAT Motors incominciò, nel 1914, con la produzione di mezzi pesanti. Il nome del primo modello era un acronimo dei cognomi degli investitori dell’azienda: Kenjiro Den (Den Kenjiro), Rokuro Aoyama (Aoyama Rokuro) e Meitaro Takeuchi (Takeuchi Meitarō).

La DAT ebbe un ruolo di primo piano anche negli aiuti, post terremoti, del Kantō del 1923. Nel 1931 la DAT lanciò una vettura più piccola, chiamata Datson 10, la prima “Datson”, che sta per “figlio di DAT”. Due anni più tardi Group Zaibatsu mise le mani sulla DAT Motors, cambiando “son” in “sun”, perché “figlio” significa anche “perdita” in giapponese, da cui il nome finale “Datsun”.

La Datsun Type 11 rappresentò un clamoroso successo commerciale a quei tempi. La Nissan Motor Co. Ltd. nacque come azienda autonoma nel 1934 e le vendite andarono a gonfie vele prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Nippon Sangyo acquistò la Jidosha-Seido Ltd., società con sede Yokohama, per espandere l’offerta del gruppo nipponico. Il conflitto bellico determinò la sospensione della produzione di veicoli Nissan che aveva già toccato quota 20.000 unità.

Gli anni della guerra servirono per il lancio della prima vettura a ruote alte, la Patrol, che per performance e capacità di carico si dimostrò più efficiente della leggendaria Jeep Willys, la capostipite di tutti fuoristrada. La Patrol era equipaggiata con un sei cilindri da 85 CV, rigorosamente a trazione integrale. Il marchio Nissan sbarcò in Europa, ufficialmente, negli anni ‘60. Del 1969 è una delle vetture più iconiche del brand, ovvero la Datsun 240Z. La lettera Z simboleggia, ancora oggi, la gamma sportiva della Casa di Yokohama.

Nissan, un successo planetario

Il legame tra il costruttore giapponese e il Nord America è sempre stato fortissimo. La maggior parte dei macchinari e dei processi usati in Nissan proveniva dagli Stati Uniti. Nel Regno Unito, nel 1952, il marchio nipponico firmò un accordo con il brand Austin per assemblare 2.000 vetture su licenza. L’espansione nel corso dei decenni successivi, in ogni zona del mondo, è stato irrefrenabile. Il segreto della Nissan? I suoi motori affidabili, il design riconoscibile tra mille altre vetture e un listino variegato. La Micra, nel segmento delle utilitarie, e il crossover Qashqai hanno sbancato nel Vecchio Continente. Per numeri di vendite, in Giappone, la Nissan è seconda solo alla Toyota, tuttavia la collaborazione con altri prestigiosi marchi ha creato delle opzioni aggiuntive.

Dal 1999 il brand di Yokohama rientra nella Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance, una partnership solidissima. La casa francese Renault, nel 2013, ha comprato il 43,4% delle azioni con diritto di voto in Nissan. Quest’ultima ha il 15% delle azioni senza diritto di voto in Renault. L’azienda è presente sul mercato automobilistico con i marchi Nissan, Infiniti e Datsun. I SUV del brand giapponese sono vendutissimi anche in Italia. La Nissan ha investito anche nella tecnologia elettrica, diventando uno dei principali player dell’industria 2.0.