Poche ma buone. Che, a onor del vero, dire buone è quasi riduttivo. La rinnovata Aston Martin DBX707 conferma le vocazioni della Casa britannica, da sempre votata al lusso e alle alte prestazioni. Ora vi verrà forse da chiedere: Com’è possibile migliorare qualcosa di già così bello ed evoluto?”.
In effetti, non deve essere stata tanto una passeggiata per il team di sviluppatori, comunque capaci di proporre diverse novità allettanti. Gli aggiornamenti apportati riguardano un po’ l’intera vettura, senza trascurare neppure quei dettagli in apparenza marginali.
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Cinque colori in più
Viste le linee eccezionali di questo SUV, il più potente dell’intera gamma Aston Martin (sulle specifiche torneremo in un secondo momento), stravolgere il look sarebbe stato un azzardo. Ecco allora che gli affinamenti sono giusto di fino, perlopiù improntati a garantire una maggiore possibilità di scelta ai clienti.
Soprattutto oggi un conducente, disposto a mettere sul piatto delle cifre importanti pur di mettere una bella auto in garage, desidera avere l’ultima parola su qualsiasi aspetto. La tavolozza cromatica si arricchisce di cinque nuove tonalità: Epsilon Black, Helios Yellow, Sprint Green, Malachit Green e Aura Green.
Il verde mantiene, a quanto pare, un grosso peso nella gamma. A tal proposito, negli ultimi giorni il chef e personaggio TV Gordon Ramsay è stato pizzicato su strada mentre guidava una spettacolare Valour in una vistosa tinta verde petrolio.
Se Ferrari punta sul rosso e Lamborghini sul giallo, l’azienda d’oltremanica prende una strada differente. L’importante è distinguersi e Aston Martin DBX707 ci riesce. Le finiture hanno due opzioni aggiuntive: Satin Black sui cerchi Fortis e Cooper sui Forged, in entrambi i casi da 23 pollici.
Le maniglie delle porte costituiscono l’ennesimo tratto peculiare della carrozzeria, che si estendono quando il mezzo viene sbloccato. Gli specchietti retrovisori girevoli a filo con telecamere integrate assicurano una visibilità ottimale e contribuiscono alle funzionalità ADAS (ausiliarie alla guida).
La cabina
L’architettura della cabina ha, a sua volta, ricevuto un aggiornamento, forte di materiali di alta qualità e di un look contemporaneo. Messo piede a bordo si respira un ambiente evoluto, conforme ai canoni estetici predominanti nei giorni nostri. Le opzioni di rivestimento sono tre, contraddistinti da dettagli unici, a trasmettere un carattere inconfondibile.
In merito al sistema d’infotainment, esso è di ultima generazione, con schermi a sfioramento tattile Pure Black da 12,3 e 10,25 pollici di diagonale. Gli ingegneri informatici si sono “rimboccati le maniche”, al fine di facilitare la navigazione da parte degli utenti, persino a quelli meno avvezzi con le tecnologie.
L’interfaccia utente è curata in maniera certosina, a evidenziare l’approccio minuzioso di una delle squadra di lavoro votata a eccellere. Il sistema audio standard è da 800 W a 14 altoparlanti. Non basta? Su richiesta viene offerto il Bowers & Wilkins da 1.600 W a 23 altoparlanti.
Sotto il cofano pulsa un otto cilindri biturbo da 4.0 litri, in grado di sprigionare una potenza di 707 CV e 900 Nm di coppia motrice massima. In abbinamento, un cambio automatico a 9 rapporti in bagno d’olio.
La trazione integrale sa inviare il 100% della coppia all’asse posteriore, mentre le sospensioni pneumatiche e gli smorzatori elettronici con calibrazione ottimizzata esaltano l’esperienza al volante. Confermano la meccanica eccezionale la velocità massima di 310 km/h e lo scatto da 0 a 100 km/h. Le consegne sono previste a inizio secondo trimestre del 2024.