Audi, l’intelligenza artificiale sale a bordo per un’esperienza coinvolgente

Audi conferma di tenere sotto osservazione gli sviluppi nell'intelligenza artificiale, annunciando l'integrazione di ChatGPT sui modelli con piattaforma MIB 3

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 28 Giugno 2024 18:21

In Audi l’intelligenza artificiale è di casa. D’ora in avanti i modelli con la piattaforma MIB 3 consentiranno di fare domande a ChatGPT, il programma di AI di maggior diffusione al mondo. Le rinomate qualità, valse le preferenze degli utenti, hanno permesso di raggiungere degli standard sempre più elevati, fino alla situazione attuale. Conquistato un ruolo di leadership nel comparto, gli sviluppatori hanno ottenuto l’attenzione pure dei player in ambito automotive. L’idea di comandi vocali artificiosi è ormai obsoleta: alla pari di un amico in carne e ossa, il “cervello elettronico” di bordo capisce un linguaggio naturale e immediato, che migliora di volta in volta tramite gli aggiornamenti.

Cosa aggiunge

Alle classiche funzioni di infotainment, navigazione e “clima” aggiunge delle caratteristiche altrettanto interessanti e utili su strada. Dal meteo alle breaking news, è una finestra su quanto accade in tempo reale. Nel mentre, il conducente ha modo di focalizzarsi sulla strada, senza perdere tempo a utilizzare dotazioni complicate, potenziale rischio di incidenti. Basta, infatti, un attimo di distrazione per commettere dei gravi errori e, di conseguenza, l’Unione Europea sta esercitando pressioni per l’uso delle tecnologie in nome della sicurezza.

A partire da luglio, degli ADAS saranno obbligatori sui nuovi modelli, come il limitatore di velocità e parecchio altro. L’assistente vocale Audi, basato sull’applicativo Chat Pro di Cerence Inc., è preposto ad apprendere le abitudini dei viaggiatori, così da anticiparne le richieste e offrire tanto divertimento. Le interazioni con l’intelligenza artificiale restano in memoria per 30 giorni, dopodiché vengono cancellate, in conformità alle direttive UE sulla privacy.

Avvalersi dell’intelligenza artificiale è diventato quasi un obbligo tra i player della filiera automotive, a maggior ragione nelle realtà premium. La folta e agguerrita concorrenza spinge gli operatori ad alzare di continuo gli standard, e Audi reclama un ruolo da protagonista tanto nel presente quanto nel futuro. Passata di mano da Markus Duesmann a Gernot Dollner, il marchio dei Quattro Anelli vuole rilanciarsi. I magri risultati raccolti dal predecessore in Cina e negli Stati Uniti, due mercati secondari in passato (soprattutto il primo), ma oggi fondamentali, hanno imposto un cambio di direzione.

Il meglio di due sistemi

A causa degli accesi contrasti tra Duesmann e alcuni membri del CdA del Volkswagen Group, le parti hanno preferito dividere le strade. Che Blume, CEO del conglomerato, fosse insoddisfatto lo aveva espresse in veste pubblica, e in Dollner ripone totale fiducia. I due hanno collaborato in Porsche, prima di ritrovarsi qui, sotto altre vesti. Sull’AI il brand di Ingolstadt sta lavorando in svariati ambiti, dal design alla produzione, affinché l’esperienza del cliente migliori e i processi aziendali siano ottimizzati. Un impegno unito alla responsabilità di un utilizzo etico e conforme ai principi interni, con la formazione specifica dei dipendenti affinché riescano a sfruttare a pieno le potenzialità dell’AI.

“Con l’integrazione di ChatGPT nel comando vocale Audi, stiamo combinando i punti di forza di entrambi i sistemi – ha dichiarato Marcus Keith, Vicepresidente Sviluppo Interni, Infotainment e Connettività Audi -. Oltre a molteplici funzioni a gestione vocale, i nostri Clienti potranno accedere in modo semplice e sicuro alle informazioni basate sull’intelligenza artificiale”.