Aumento del consumo carburante, quali sono le cause

Facciamo chiarezza sull'aumento del consumo di carburante della nostra auto. Si tratta di un sintomo che, con il passare del tempo, può danneggiare il motore

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Francesco Menna

Ingegnere Meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Negli ultimi anni, il consumo di carburante è diventato un argomento di crescente preoccupazione sia per i consumatori che per gli esperti del settore automobilistico. Con i prezzi del petrolio in continua fluttuazione e l’attenzione crescente verso l’ambiente, l’aumento dei consumi non è solo una questione economica, ma anche ecologica.

Diverse sono le cause che contribuiscono a questa tendenza, dalle abitudini di guida alle innovazioni tecnologiche, passando per le condizioni stradali e ambientali. Analizzare i fattori chiave che determinano un maggior consumo di carburante nei veicoli aiuta gli automobilisti a comprendere meglio come affrontare e mitigare questo problema.

Le cause dell’aumento del consumo di carburante

Il consumo di carburante di un’auto può aumentare per una varietà di motivi, che possono essere suddivisi in fattori meccanici, comportamentali e ambientali. I principali possono essere definiti come segue:

  • manutenzione inadeguata: un filtro dell’aria intasato può ridurre l’efficienza del motore, costringendolo a lavorare di più e consumare più carburante. Lo stesso può verificarsi se le candele sono difettose o vecchie. Possono causare accensioni incomplete. Inoltre, l’uso di un olio non adeguato o sporco può aumentare l’attrito tra le parti del motore, richiedendo più energia e carburante;
  • comportamento di guida: accelerazioni e frenate brusche consumano più combustibile rispetto a una guida fluida e costante. A velocità elevate, l’auto affronta una maggiore resistenza aerodinamica, che aumenta i consumi. L’aria condizionata utilizza una quantità significativa di energia del motore;
  • condizioni del veicolo: pneumatici non adeguatamente gonfiati aumentano la resistenza al rotolamento, richiedendo più energia per muovere il veicolo. Un carico pesante o un sovraccarico dell’auto aumentano lo sforzo necessario allo spostamento, consumando più carburante;
  • fattori tecnologici: motori meno efficienti o più vecchi tendono a consumare più benzina rispetto a quelli moderni con tecnologie avanzate come il turbo e l’iniezione diretta. Un sistema di scarico ostruito o un catalizzatore difettoso possono ridurre l’efficienza del propulsore;
  • condizioni ambientali e stradali: guidare in condizioni di traffico pesante con frequenti fermate e ripartenze aumenta il consumo. Anche guidare in salita richiede un maggior sforzo del motore. I consumi sono maggiori anche alle basse temperature, in quanto è necessario più tempo per portare il propulsore al suo regime di funzionamento;
  • carburante di scarsa qualità, in particolare se presenta impurità;
  • aerodinamica del veicolo: accessori come il portapacchi o i finestrini aperti possono peggiorare la resistenza aerodinamica e aumentare il consumo di combustibile;
  • età del veicolo: con un discorso molto simile a quanto fatto riguardo la tecnologia dei propulsori, anche un veicolo complessivamente più datato può consumare molto di più rispetto ad un’auto moderna.

Quali rimedi attuare

Dopo aver definito i problemi che possono comportare potenzialmente un aumento dei consumi di carburante, è altrettanto importante capire i rimedi. Innanzitutto, è importante controllare e sostituire regolarmente il filtro dell’aria. In genere, lo si fa ogni 15.000 o 30.000 km. In alternativa, seguire le raccomandazioni del produttore, in quanto, in condizioni più estreme, è necessario cambiarlo prima.

Le candele, invece, andrebbero sostituire ogni 30-50 mila chilometri in base al materiale da cui sono composte. L’olio motore e il relativo filtro andrebbero cambiati ogni 5-10 mila chilometri. Per quanto riguarda, invece, lo stile di guida, è preferibile adottare una guida fluida e costante, evitando manovre brusche, anticipando le condizioni del traffico e mantenendo la distanza di sicurezza.

Viaggiare ad una velocità moderata e costante, magari fra i 90 e i 110 km/h, laddove possibile, aiuta a migliorare l’efficienza e, quindi, a ridurre il consumo di carburante. Quando possibile, inoltre, è preferibile la ventilazione naturale rispetto all’aria condizionata. Una distribuzione del carico in auto uniforme contribuisce alla causa.

Le frequenti fermate e ripartenze in condizioni di traffico aumentano il consumo di carburante. Pianificare i viaggi evitando le ore di punta e utilizzando app per il traffico per trovare percorsi meno congestionati, aiutano a risparmiare tempo e benzina. Altri consigli possono essere quelli di chiudere i finestrini, rimuovere il portapacchi se non utilizzato, ed eliminare il carico non utile. Ciò contribuisce a migliorare l’aerodinamica della vettura, soprattutto a velocità sostenute e quindi a ridurre il consumo di carburante.

Nei motori dotati di carburatore con sistema di accensione a spinterogeno, è molto importante regolare la fase di accensione (si regola lo spinterogeno) per permettere alla miscela di accendersi nel momento giusto. Un anticipo troppo ritardato può comportare consumi sregolati e prestazioni del propulsore estremamente ridotte. È possibile effettuare la regolazione della fase di accensione tramite una pistola stroboscopica oppure recandosi da un elettrauto. Sono necessari pochi minuti per eseguire l’operazione.