Dal 21 al 24 maggio scorsi, alla Fiera di Autopromotec 2025, fra i tanti protagonisti del settore automotive ha brillato anche la stella di Federmetano, che ha portato sotto alle luci della rassegna bolognese un’idea concreta e accessibile per la mobilità sostenibile: la Fiat Panda 1.0 Hybrid alimentata a biometano. Un binomio interessante, che trasforma la regina delle vendite del mercato italiano in una perfetta soluzione per chi ricerca il risparmio ed è attento alle spese. Dopo quelle intense giornate, l’interesse verso questo modello è aumentato a dismisura, innescando una positiva reazione a catena. Oggi, infatti, in tanti la vorrebbero.
Attenta al risparmio
Allo stand dell’associazione, tra incontri tecnici e curiosi in cerca di soluzioni alternative, la piccola citycar prodotta a Pomigliano d’Arco ha fatto discutere e scatenare un vorticoso interesse nei suoi confronti. A chi si domanda il perché, la risposta è presto detta: si tratta di un’auto che unisce i vantaggi del mild hybrid con quelli del biometano, dimostrando che sostenibilità e risparmio possono camminare di pari passo.
“La proposta della Fiat Panda Hybrid a biometano – spiega Enrico Franciosi, Responsabile del comparto Costruttori di Federmetano – si sta rivelando una risposta concreta per tutti quegli utenti che vogliono continuare a risparmiare, senza rinunciare al rispetto per l’ambiente”. Una considerazione che trova conferma nell’attenzione raccolta nei padiglioni di Autopromotec: visitatori, tecnici e operatori del settore hanno affollato lo stand, attratti dalla possibilità di percorrere oltre 300 chilometri con meno di 10 euro.
Una soluzione concreta
Una realtà, non un miraggio. Questo grazie alla rete di installatori e associati Federmetano, che permettono, già oggi, l’acquisto diretto della Fiat Panda Hybrid alimentata a biometano. Nuova, usata o a chilometro zero, l’auto resta coperta da una garanzia di 24 mesi, proprio come una vettura di serie.
Sotto al cofano, invece, troviamo il consolidato motore tre cilindri da 1 litro di cilindrata, già apprezzato per la sua efficienza su strada. La trasformazione a biometano – spiegano i tecnici – si integra perfettamente con l’architettura ibrida del veicolo, mantenendo inalterato il comfort e sacrificando appena qualche litro nel vano bagagli. Il rifornimento? Rapido e intuitivo, grazie alla valvola NGV-1 installata nel vano benzina, compatibile con il self-service.
Il biometano è ben fruibile
Autopromotec, però, non è stata solamente una vetrina, ma anche conferma. “In questa Fiera – continua Franciosi – abbiamo avuto la riprova che quanto pensavamo e abbiamo realizzato è una strada giusta, da continuare a percorrere. Non sarà un cammino semplice, ma siamo fiduciosi. Ci siamo, e ci saremo sempre di più. Perché unendo le forze, si ottengono risultati concreti”.
Oggi, in un contesto di crescente attenzione verso la transizione ecologica, Federmetano si presenta con una proposta matura e perfettamente compatibile con la rete esistente: oltre 100 impianti self-service, distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale, anche lungo le principali autostrade.
E fra le vetture da scegliere, non c'è solamente la Fiat Panda. “Esistono molti altri modelli usati – conclude Franciosi – che possono essere trasformati con le giuste predisposizioni. Disponiamo in Italia della rete di distribuzione di biometano per auto più importante d’Europa. Un potenziale che è lì, pronto per essere riscoperto”. Dunque a Bologna, tra i riflessi lucidi dei padiglioni fieristici, un messaggio è arrivato forte e chiaro: il futuro green può essere accessibile. E parte, ancora una volta, da una piccola tuttofare italiana come la Panda.