Esperienza da brividi per un 20enne, ritrovatosi chiuso nel portabagagli di un autobus, durante un viaggio da Bergamo a Ponte San Pietro. Il ragazzo, come riferisce L’Eco di Bergamo, era arrivato alla fermata del bus sostitutivo del servizio giusto appena prima di partire. Per caricare il suo monopattino, ha chiesto all’autista di aprire elettronicamente il bagagliaio. Richiesta accontentata, senza scendere, e lì sono cominciati i problemi. Trascorsi alcuni minuti, convinto che tutti i passeggeri fossero ormai saliti a bordo, il conducente ha, infatti, chiuso il portellone e avviato la marcia.
Purtroppo, non aveva effettuato un ultimo controllo. Infatti, il giovane era ancora all’interno, mentre il pullman, uno comune, da non confondere con quello rivoluzionario, si avviava verso la destinazione prefissata. Si è ritrovato così intrappolato tra le valigie nel corso del tragitto, per circa 30 minuti, nei quali gli sarà forse passata la vita davanti. Ecco, magari è un po’ troppo, ma almeno deve aver provato della inquietudine, mista a frustrazione. Gli è bastato attardarsi a scendere ed è avvenuto il pasticcio.
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Il conducente pensava si trattasse di uno scherzo
Grazie al cielo ne è uscito illeso, alla prima fermata, quando altri passeggeri hanno aperto il bagagliaio in modo da scaricare le valigie. A quel punto, ha raccontato la scena al guidatore la disavventura appena occorsa. Inizialmente scioccato dalla scena (avrebbe pensato di essere vittima di uno scherzo), l’autista si è accertato delle sue condizioni, porgendogli poi le sue più sentite e sincere scuse per il disagio arrecatogli.
L’azienda di trasporti ha subito preso in analisi il caso e, sottolineano i portavoce, ripreso il conducente. La prossima volta gli toccherà fare un check-out generale, invece di affrettarsi a prendere il volante. La vicenda è adesso sottoposta all’attenzione di Trenord, che gestisce il servizio ferroviario sostitutivo. Probabilmente il giovane si era allungato nel vano al fine di posizionare meglio il mezzo e si è attardato un po’ troppo, al punto da far supporre di essere salito a bordo. Comunque, non sembrano ci saranno delle ripercussioni di carattere legali, giacché, da quanto è possibile apprendere, ha evitato di sporgere denuncia.
Le scuse della compagnia e le avvertenze
Oltre ad accogliere con dispiacere l’accaduto, la compagnia ha invitato gli utenti a non entrare nel vano bagagli. È fondamentale che i passeggeri evitino di recarsi in autonomia in zone estranee al trasporto: qualora ne abbiano l’esigenza, bisogna rivolgersi al conducente. Al tempo stesso, il personale ha il compito di prestare la massima attenzione nel verificarne la presenza di ciascun membro a bordo, anziché lasciarsi cogliere dalla frenesia o da semplice sbadataggine. Soltanto con la collaborazione di ciascuna delle parti coinvolte si riuscirà a garantire viaggi sicuri e confortevoli.
La notizia ha fatto presto il giro della rete, soprattutto sui social, dove si legge ogni genere di commento. Battute ironiche e meme non mancano, ed era pure prevedibile data l’assurdità dell’episodio e l’assenza di conseguenze serie. Poteva finire di gran lunga peggio e, invece, lo sfortunato passeggero se l’è cavata sano e salvo. I successivi accertamenti di Trenord consentiranno di tirare le conclusioni sulle responsabilità.