Per tanti è il prototipo del piacere di guida. Pratica, performante in rapporto alle sue dimensioni compatte e bella da osservare, la BMW Serie 1 costituisce un punto fermo della Casa tedesca. Che, sebbene sia ora impegnata a rinnovare il suo portafoglio con proposte inedite, le conserva un posto in famiglia. Per reggere colpo su colpo alla concorrenza diretta, il Costruttore bavarese ne rivede le caratteristiche, all’insegna della continuità. Nel corso della sua carriera, il modello ha lasciato una nitida impronta, e il passaggio alla quarta generazione riprende quanto di buono fatto in passato, in chiave evoluta.
Dal look dinamico, vanta una gamma di motori completamente rinnovata e una tecnologia del telaio ampiamente migliorata. Alla radice, un veicolo progressista, confermato dagli interni, uno spettacolo nello spettacolo. Tra il nuovo BMW iDrive con QuickSelect e gli innovativi servizi digitali basati su Operating System 9 non si rimane a bocca asciutta. Il luogo di produzione rimane quello di sempre: lo stabilimento di Lipsia, in Germania, fiore all’occhiello. Il lancio è previsto per ottobre.
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Primo “comandamento”: mai snaturare qualcosa che già funziona
Nella nuova BMW Serie 1 vi sono una caterva di dettagli interessanti, sui quali ci andremo a soffermare. Prima, però, partiamo dalle fondamenta, dall’aria famigliare emanata dalla vettura bavarese. Niente falsa impressione, niente foto sbagliate: uno dei primi “comandamenti” impartiti al centro stile era di non snaturarne l’identità originale. Missione compiuta. In confronto alla serie precedente, le dimensioni cambiano in misura quasi impercettibile. Davanti piatta e bassa, accentua l’attitudine sportiva. La griglia del radiatore presenta un’innovativa struttura a barre verticali e diagonali.
Vistosi elementi verticali e indicatori di direzione distinguono i fari a LED di serie. Ammirato di profilo, l’esemplare dell’Elica appare più allungata, cosa in effetti vera, ma ancor più sottolineata dallo spoiler sul tetto e dai deflettori d’aria. In merito al posteriore, i gruppi ottici vengono suddivisi in due parti, estesi fino alle sezioni laterali. In un’epoca dove distinguersi è considerato essenziale da un numero crescente di consumatori, le colorazioni ammontano a ben nove, di cui due tinte piene e sette metallizzate.
A queste vanno sommate le tinte Individual, il programma interno rivolto alla clientela dal palato “ultra fine”, che non accetta di omologarsi alla massa, bensì intende dettare le tendenze. Per la prima volta in un modello della gamma BMW, è inclusa l’opzione del tetto a contrasto. Ne evidenziano poi la spiccata personalità il pacchetto M Sport e l’eventuale kit M Sport Design. Dettagli quali grandi prese d’aria anteriore, minigonne laterali pronunciate e un diffusore tridimensionale distinguono la carrozzeria.
Rivestimenti in pelle? No, grazie
La BMW Serie 1 evita di ricorrere a rivestimenti in pelle nel pacchetto di serie dell’abitacolo, adibito ad accogliere fino a cinque persone. Il livello di comfort è eccelso, e l’interesse mostrato verso i bisogni del Pianeta aiuta a conquistare i favori generali. I sedili sportivi, compresi quelli M, possono disporre di supporto lombare, a tutela della schiena nei viaggi lunghi. Inoltre, la funzione massaggiante (on-demand) contribuisce a sentirsi a proprio perfetto agio messo piede a bordo. Da 380 litri, la capacità di stivaggio del bagagliaio sale fino a 1.200 litri. Superfici e finiture denotano eleganza, l’avanzato impianto tecnologico improntato ai più giovani. In conformità ai trend prevalenti attuali, il numero dei pulsanti è diminuito in misura drastica, tant’è vero che anche il climatizzatore va controllato digitalmente. Che la scelta sia dipesa o meno dal volere di Tesla, l’approccio portato in auge da Elon Musk e soci ormai ha preso il sopravvento dappertutto, fatte salvo delle eccezioni Qualche azienda ha deciso di fare poi un passo indietro, tipo Volkswagen, che ha fatto retromarcia con il restyling della Golf.
La BMW Serie 1 MY24 offre un assortimento notevolmente ampliato di sistemi ausiliari e di parcheggio automatizzati nell’allestimento standard o su richiesta. Senza nessun rincaro, sono disponibili il Driving Assistant con avviso di collisione angeriore, il Lane Departure Warning, l’Exit Warning il Traffic Sign Recognition, nonché il Parking Assistant con Reversing Assistant. Per elevarne il blasone agli occhi del pubblico e della clientela, gli sviluppatori hanno pensato di offrire delle ulteriori delle feature on-demand in grado di influire sull’esperienza al volante.
Siccome un attimo di distrazione è sufficiente a infrangere il Codice della Strada, recentemente oggetto di riforma del nostro Governo, le soluzioni risultano parecchio appetibili. Il superamento del limite di velocità comporta anche un rischio maggiore di incorrere in incidenti; per questo esiste il sistema di assistenza automatica. Grazie al celeberrimo Stop & Go è poi possibile conservare le energie, in vista del successivo rilascio per consumare meno carburante. In caso di aggiornamenti al sistema operativo, possono essere aggiornati e installati da remoto, in modalità OTA (over-the-air).
Il cambio manuale se ne va
Le motorizzazioni disponibili, appartenenti al BMW Group, rispondono all’obiettivo di coniugare fluidità, efficienza e brio. A supporto del benzina a tre cilindri e del diesel a quattro cilindri opera la tecnologia ibrida leggera a 48 volt, per massimizzare potenza ed efficienza. A proposito del gasolio, alimentazione che BMW sembrava sul punto di abbandonare in maniera graduale, salvo poi fornire segnali contrastanti, l’unità entry level 118d eroga 150 CV e uno scatto di 8,3 secondi.
Invece, la M135i Drive tocca i 300 CV e vanta uno “0-100” in 4,9 secondi. Sul comparto tecnico, si contraddistingue anche per i quattro terminali di scarico, un sistema frenante M Compound e sospensioni dai componenti specifici. In esclusiva, sono previsti cerchi in lega da 19 pollici (contro i 17 canonici). E la trazione integrale è la risposta definitiva a chi intende affrontare ogni sentiero, comprese le strade accidentate, piene di asperità. Qualora abbiate in mente di concedervi una bella escursione in montagna sapete cosa scegliere. Scompare, però, il cambio manuale, lasciando unicamente spazio a quello automatico: la fine di un’era. Rispetto ai prezzi di listino, BMW si è limitata a fornire i prezzi inerenti al mercato tedesco, in cui partono da 37.900 euro per la 120e arrivano a 56.200 euro per la M135xDrive. In seconda battuta verrà il turno di due versioni aggiuntive, compresa l’entry level 116 da 32.900 euro (più 2.300 euro).