C’era una volta un “regno incontaminato”. Si chiamava Italia, e le auto che andavano per la maggiore portavano la firma dei principali produttori nazionali. Oggi tutto ciò è cambiato. Ormai, con l’avvento della globalizzazione, i confini territoriali hanno finito per assottigliarsi al punto da divenire impercettibili. E certe realtà sono salite alla gloria.
È il caso di Dacia, il marchio rumeno del Gruppo Renault che nel Belpaese ha trovato una sorta di seconda casa. Nel 2023 è arrivato l’ennesimo attestato di forza, consolidandosi come la prima scelta tra i clienti privati.
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Dal piano Renaulution solo successi
Da quando è partito il piano Renaulution (correva il 2021), il Costruttore dell’Est Europa ha conosciuto una crescita esponenziale. Grazie al suo approccio molto pragmatico, dove il contenuto viene prima della forma, l’azienda diretta da Denis Le Vot ha maturato successi a ripetizione. L’anno appena mandato agli archivi segna uno sviluppo esponenziale delle immatricolazioni nel ramo dei privati, pari a un più 25,7%.
Addirittura, oltre il doppio di quello medio del mercato, del 13,3%. Così facendo Dacia è riuscita a registrare un record di quota del 9,2%. Mai aveva saputo spingersi a tanto, giusto per confermare quanto la formula funzioni. Siccome dagli errori bisogna sempre imparare, il brand di Mioveni ha appreso delle importanti lezioni. Anziché lanciarsi in progetti azzardati, con il concreto rischio di bruciarsi, ha saputo ascoltare i bisogni effettivi del pubblico di riferimento.
In un Paese caratterizzato da un reddito medio inferiore a certi vicini di casa, il vantaggioso rapporto qualità-prezzo ha rivestito un ruolo chiave. Abbinato a una dotazione di serie completa e a una consolidata affidabilità, è giunto un exploit da scrivere negli annali. Ovviamente, senza mai accontentarsi, perché l’impressione comune è che il bello venga proprio ora.
Qualità, accessibilità e innovazione rappresentano i tre principi cardine attorno ai quali ruota l’attuale corso. Ciò si manifesta attraverso la scelta di puntare sulla tecnologia GPL, dominata da Dacia con oltre il 40% di market share. Negli scorsi dodici mesi, due Dacia su tre immatricolate in Italia erano a Gas di Petrolio Liquefatto, in netto aumento rispetto al 2018: allora erano una su quattro.
I numeri della gamma
Dacia Sandero domina il segmento B retail, conquistando una quota del 30,1%. L’auto straniera più venduta in Italia ha costituito il 55% delle vendite del brand lungo lo Stivale. Dacia Spring, pioniera aziendali delle BEV, ha conservato una posizione di forza, in grado di chiudere in cima al segmento A BEV retail. Ad avere alimentato le quotazioni dell’elettrica più low-cost nei concessionari europei ci ha pensato il nuovo propulsore da 65 CV (qui il listino prezzi), l’ideale per chi cerca un veicolo urbano pratico ed ecologico.
Sebbene abbia debuttato soltanto nel 2023, la nuova Dacia Jogger, SUV a sette posti, ha chiuso in vetta la classifica del segmento C SW/MPV/multispazio. Il peso totale sulla gamma corrisponde all’8%, a conferma del forte appeal suscitato tra famiglie e individui attivi. Infine, l’iconico SUV Duster, rappresentante oltre il 34% delle registrazioni di Dacia in Italia, si è aggiudicata la “medaglia di bronzo” nel segmento B retail per i privati. Con la sua presentazione già avvenuta, gli ordini della terza generazione prenderanno il via a marzo: i prezzi partiranno da 19.700 euro.