Arriva la classifica delle auto più vendute a luglio 2024. Il mercato delle quattro ruote italiano prosegue la risalita a luglio 2024, anche se timida, insufficiente secondo UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri). Con un aumento delle immatricolazioni del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, pari a 124.806 vetture totali, la crisi è lontana dal potersi definire superata.
Lo attestano i numeri del consuntivo, perché, sì, in confronto ai primi sette mesi dello scorso anno le nuove targhe sono cresciute del 5,2%, corrispondenti a 1.011.259 unità complessive, ma i valori di gennaio-luglio 2019 furono superiori del 18,2%. Detto altrimenti, avanti così, ma si può (e deve) fare meglio. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha avuto dei pesanti contraccolpi e l’attuale crisi geopolitica attuale, che vede come epicentro Israele e Ucraina, complica la risalita.
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Elettriche e plug-in
Scendendo nel merito delle alimentazioni, i veicoli elettrici sono tornati a una quota del 3,4% dopo il boom di giugno. I generosi ecoincentivi stanziati dal Governo erano andati “a ruba”, esauriti in circa dieci ore, permettendo di ottenere un’agevolazione fino a 13.000 euro. Tra le BEV nella nostra penisola si distinguono la MG4 (252 registrazioni), preceduta dalla Tesla Model Y (279) e dalla Volvo EX30 (401) sul podio. L’azienda svedese fa centro, grazie alla solidità delle sue produzioni, abbinate a una qualità tecnologica di prim’ordine.
Le ibride in generale hanno guadagnato il 4,4% per un 40,1% di share. Le proposte più popolari della categoria rispondono ai nomi di Fiat Panda (7.331), Toyota Yaris Cross (3.434) e Lancia Ypsilon (2.253). Le mild hybrid vantano il 28,6% di quota, davanti alle full con l’11,5% e alle plug-in (PHEV), che si prendono la restante parte della torta. Una percentuale bassa, ma non è di certo una novità, dato il loro costo importante. Delle PHEV la regina è la Cupra Formentor (773 consegne) e per ampio distacco sulle direttrice inseguitrici, la Lync&Co 01 (280) e Toyota C-HR (270).
Benzina, diesel e GPL
Rimangono su valori stabiliti gli esemplari a benzina, che dal 28,2% salgono al 28,4%), territorio della Opel Corsa (3.086) in testa tra le auto più vendute a luglio 2024. Alle sue spalle si collocano la Citroën C3, seconda (2.162), e la MG ZS, terza (2.068). In caduta libera le macchine a gasolio, scese dal 18 al 12,9%. L’Audi Q3 tira le fila (1.473 immatricolazioni), tallonata dalla Volkswagen T-Roc (1.379), mentre la ‘sorella’ T-Roc (773) accusa un deciso gap dal duo di vertice. In salute i mezzi a GPL, cresciuti dell’1,6% all’11,4% del totale. A tirarne qui le fila è la Dacia Sandero (4.647), che ‘guarda dal finestrino’ la Dacia Duster (2.016) e la Renault Captur (1.840). Fanalino di coda, il metano, con lo 0,1% di quota, pari a 13 unità, divise tra Volkswagen Polo (7) e Skoda Octavia (6).
“Abbiamo le idee chiare e siamo pronti a confrontarci in modo costruttivo con il MIMIT – afferma il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci – portando proposte puntuali per garantire al nostro Paese un percorso strategico e strutturato di transizione. Serve chiarezza e stabilità per consentire ai Costruttori di programmare gli investimenti e ai consumatori di prendere le loro decisioni di acquisto”.
“Data l’insufficienza evidente dello stanziamento per la fascia 0-20 g/Km, come prima cosa ci aspettiamo che i 240 milioni di fondi residui già stanziati per gli incentivi, possano prontamente essere resi disponibili dal Governo. Inoltre – continua Crisci – chiediamo che vengano recuperati i 250 milioni di euro previsti per il 2025 e ad oggi prelevati dal DL Coesione. Un intervento in tal senso consentirebbe di rilanciare la competitività delle nostre imprese e di accelerare il rinnovo del parco circolante, contribuendo significativamente alla sicurezza stradale e alla sostenibilità ambientale, grazie al più rapido ricambio dei veicoli aziendali”.