Come riconoscere quando l’auto è di categoria Euro 3

Euro 3 è una categoria introdotta nel 2000 nella normativa europea. Come fare per riconoscerla? Vediamo quello che bisogna sapere a riguardo

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Elena Panico

esperta di automotive e mobilità sostenibile

Copywriter e Storyteller specializzata in Automotive. Da sempre appassionata di motori, mobilità sostenibile e tecnologia, ama viaggiare in scooter, scoprire in anteprima i nuovi modelli automobilistici.

Pubblicato: 22 Maggio 2024 09:38

Ogni veicolo in circolazione appartiene a una categoria Euro ed è importante conoscerla, soprattutto nelle grandi città, per capire se è possibile circolare e in quali zone.

Le limitazioni al traffico, per cercare di limitare i danni e ridurre l’inquinamento, sono sempre più frequenti e riguardano le categorie di auto con più anni ed equipaggiate con motori a benzina oppure a gasolio di vecchia generazione, più inquinanti.

Per cercare di ringiovanire il parco delle auto circolanti e sostenere l’acquisto di vetture con alimentazione ibrida o elettrica, sono stati anche stanziati nuovi fondi con gli incentivi auto 2024.

Le categorie di appartenenza dei veicoli

A partire dal 1991, l’Unione Europea ha introdotto una serie di direttive per cercare di ridurre l’inquinamento atmosferico dei veicoli e uniformarli in tutta la Comunità.

La combustione di benzina o gasolio, infatti, introduce nell’atmosfera sostanze come l’anidride carbonica (CO), gli ossidi di azoto (Nox) e materiale particolato aerodisperso (PM), dannose sia per l’uomo sia per l’ambiente.

Partendo da queste direttive, sono state introdotte le categorie, o classi ambientali di appartenenza, in relazione al periodo di immatricolazione del mezzo e alle caratteristiche del motore.

Si inizia dagli Euro 0, per i mezzi immatricolati prima del 31/12/1992, fino ad avere oggi sei classi di appartenenza: Euro 1-2-3-4-5-6. I veicoli più recenti, immatricolati dal primo gennaio 2021, appartengono alla categoria Euro 6d-ISC-FCM.

Le auto con motorizzazioni ibride ed elettriche rientrano nella classe ambientale Euro 6.

La categoria Euro 3

I veicoli immatricolati a partire dal primo gennaio 2001 e fino al 31/12/2005 appartengono alla categoria Euro 3 che fa riferimento alla direttiva 98/69, entrata in vigore nel 2000.

Oltre al periodo di immatricolazione, occorre anche tenere in considerazione i parametri di inquinamento prodotto dai motori di questa categoria:

  • Categoria Euro 3 benzina, limite massimo di produzione 2,30 g/km di CO e 0,20 g/km di particolato;
  • Categoria Euro 3 diesel, limite massimo di produzione fino a 0,64 g/km di CO e 0,05 g/km di idrocarburi incombusti.

Le norme di riferimento per la categoria Euro 3 sono le seguenti:

  • 98/69 CE
  • 98/77 CE rif 98/69 CE
  • 99/96 CE
  • 99/102 CE rif. 98/69 CE
  • 2001/1 CE rif. 98/69 CE
  • 2001/27 CE
  • 2001/100 CE fase A
  • 2002/80 CE fase A
  • 2003/76 CE fase A

Dove trovare le informazioni sulla categoria Euro 3?

La categoria di appartenenza dell’auto è indicata sulla carta, o libretto, di circolazione del veicolo che contiene tutti i dati tecnici del veicolo.

Se il libretto è di tipo nuovo, in formato A4, è possibile verificare la categoria e il regolamento europeo di riferimento al codice V.9 del riquadro 2, ed esplicitato ulteriormente nel riquadro 3 del libretto.

Per i libretti meno recenti, quelli utilizzati fino ad ottobre 1999, l’informazione sulla categoria è indicato nel riquadro 2 in basso. Solitamente, però, questi tipi di libretti si fermano alla categoria Euro 2.

In caso di incertezza, puoi controllare sul sito il Portale dell’Automobilista, il portale di servizi del Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali, per verificare la classe ambientale di appartenenza, o categoria Euro, inserendo semplicemente il tipo di veicolo tra autoveicolo, motoveicolo o ciclomotore, e il numero di targa.

Oppure si può consultare il sito ACI per i residenti nelle regioni convenzionate con l’ACI, inserendo sempre il tipo di veicolo e la targa.

Fino a quando possono circolare gli Euro 3?

Con il passare degli anni, le categorie coinvolte nel blocco della circolazione per contrastare l’inquinamento atmosferico si stanno ampliando sempre di più e, ad oggi, in molte città, la circolazione è interdetta per le classi Euro 0, 1,2,3 e 4 diesel. Nei casi emergenziali, a fronte di un forte inquinamento dell’aria, si possono fermare anche i veicoli appartenenti alla categoria Euro 5.

Bisogna infatti considerare che i veicoli di categoria Euro 3 vantano un’età superiore ai 20 anni o molto vicina: in questo lungo periodo si sono sviluppati motori meno inquinanti e più performanti, oltre alla maggiore attenzione alla salute ambientale e delle persone con provvedimenti disciplinari e normative più stringenti in tutti i settori.

Proprio per invogliare all’acquisto di un mezzo più fresco e sostenibile, sono stati stanziati nuovi incentivi statali, anche rottamando un mezzo vecchio appartenente alle categorie da Euro 0 fino a Euro 5.

Le multe per i trasgressori

Ma cosa succede se mi capita di girare con un veicolo Euro 3 in una giornata di limitazioni alla circolazione o nelle zone a traffico limitato?

Dipende dai provvedimenti in atto nella città però le regole sono sempre più stringenti e, in caso di controllo e di appartenenza ad una categoria vietata, sono previste sanzioni da 163 a 658 euro, facendo riferimento all’articolo 13bis del Codice della Strada.