McLaren F1 vince al Concorso d’Eleganza Villa d’Este

Al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este trionfa la McLaren F1, la più straordinaria supercar degli anni '90, regina della velocità con record mondiale

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

GIORNALISTA AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este è una delle più prestigiose kermesse del mondo delle quattro ruote, un appuntamento imperdibile per chi desidera scoprire delle produzioni esclusive e uniche nel proprio genere. In questo scenario, a dir poco, suggestivo battagliano delle fuoriserie dall’eleganza magistrale e dal valore economico non indifferente. Questo è il teatro perfetto per duelli tra automobili da sogno, per oggetti irreperibili alla vista dei comuni mortali. L’edizione di quest’anno è stato un trionfo, come ampiamente pronosticato, ma chi è riuscito a imporsi è una supercar di chiara fama: la McLaren F1.

L’auto che ha vinto la kermesse

La sportivissima britannica è un’auto che da sempre riscuote successo. Fin dal suo debutto è planata sulla scena come una cometa, vuoi per la sua incredibile bontà tecnica, vuoi per i suoi record di velocità. Uno dei suoi proprietari più celebri è la stella Rowan Atkinson, l’uomo dietro alla maschera di Mr. Bean. In ogni caso, la vettura che ha vinto la Coppa d’Oro al kermesse di Cernobbio è del 1995 ed è di proprietà dell’inglese Tony Vassilopulos.

La cosa che rende ancora più particolare quest’auto è la sua configurazione: tre posti con sedile di guida al centro, proprio come una monoposto di Formula 1. La McLaren è stata progettata dall’ingegnere Gordon Murray che aveva costruito diverse vetture di F1 Brabham e McLaren negli anni ’80. In tutto furono costruiti 106 esemplari, 28 dei quali da corsa. Grazie alla velocità massima di 384 km/h, la McLaren F1 rimane ancora oggi la più veloce auto di serie con motore ad aspirazione naturale mai costruita. E per tanto tempo ha detenuto il primato di auto più veloce del pianeta, fino all’ascesa della mitica Bugatti Veyron che le ha tolto lo scettro di mano. Anche se la sua leggenda perdura ancora adesso in modo del tutto intatto.

Qualche cenno storico

Nonostante la predisposizione da Gran Turismo e grazie all’utilizzo di tecnologie futuristiche la McLaren F1 aveva una massa di poco superiore ai 1.100 kg in ordine di marcia con un rapporto peso/potenza di appena 1,75 kg/CV, che si traduceva in prestazioni superiori a quelle di ogni altra vettura stradale sino ad allora realizzata. La vettura è spinta da un propulsore realizzato appositamente dalla BMW: un V12 con una cilindrata di 6 litri e potenza massima di 627 CV nella configurazione standard.

Il propulsore BMW, denominato s70/2, si trova in posizione centrale-posteriore. Si tratta di un 12 cilindri a V di 60°, con una cilindrata di 6.064 cc (86 mm di alesaggio x 87 mm di corsa). Le testate dispongono di 2 alberi a camme ognuna e un sistema di fasatura variabile, la distribuzione è 4 valvole per cilindro (per un totale di 48 valvole). Per risparmiare sul peso non si è lesinato sull’utilizzo di leghe metalliche sofisticate, come per i pistoni in lega di alluminio.

La McLaren dei record

La McLaren F1 GTR è la versione derivata dalla F1 stradale ma preparata per le gare, che riuscì a stare davanti a tutti per ben 298 giri alla 24 Ore di Le Mans. Quel trionfo in terra francese ha permesso alla McLaren di conquistare la “Triple Crown” non ufficiale del motorsport, siglando le vittorie in tre delle gare automobilistiche più impegnative del mondo: la 500 miglia di Indianapolis (prima vittoria nel 1974) e il Gran Premio di Monaco di F1 (prima nel 1984).