L’olio motore è un fluido che definire di “vitale importanza” è riduttivo. Senza di esso, il motore durerebbe poco in quanto, a seguito della sfregatura tra i componenti, esso si distruggerebbe in pochissimi secondi. La funzione principale è quella di lubrificare le parti mobili del gruppo propulsore, riducendo l’attrito tra le superfici che entrano in contatto tra loro e, di conseguenza, l’usura. Tuttavia, non è il suo unico scopo, ce ne sono altri molto importanti che contribuiscono al corretto funzionamento del veicolo. Tra gli obiettivi di un buon lubrificante, ci sono anche la capacità di dissipazione del calore e di tenere “pulito” il motore dalla contaminazione di detriti e agenti estranei.
In particolare, per quanto riguarda il primo, l’attrito tra i componenti in movimento genera calore. Quest’ultimo deve essere dissipato, altrimenti le temperature di esercizio non sono ottimali e ciò può provocare dei malfunzionamenti. Dal punto di vista dei detriti, invece, può capitare che essi si stacchino dai componenti in funzionamento, in quanto soggetti a usura. La loro presenza può danneggiare in modo più o meno grave il motore. In questo caso la funzione dell’olio è allontanare i detriti dalla zona di funzionamento.
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Da cosa è composto l’olio motore
L’olio motore è un prodotto sintetico: viene realizzato in laboratorio e la sua composizione è tutt’altro che semplice. Basti pensare che ne esistono un’infinità di tipologie per le auto, altrettante per le moto, per gli aerei, per le navi e così via. Si tratta di un mix di oli di base e additivi chimici. Le composizioni sono dei veri e propri progetti top secret, ogni produttore ha la sua “ricetta”. Gli oli base sono generalmente derivati dal petrolio grezzo attraverso processi di raffinazione. Questi vengono ulteriormente modificati per ottenere le proprietà desiderate. Gli additivi sono composti chimici che vengono miscelati nell’olio base per migliorarne le prestazioni in termini di viscosità, resistenza alle temperature elevate, protezione contro l’ossidazione e altre caratteristiche.
Consumo anomalo: come riconoscerlo
Sui moderni veicoli consumare olio è normale. In base al tipo di motore e alle prestazioni, questo consumo può essere più o meno marcato. Sulle vetture altoprestazionali, infatti, è decisamente maggiore. Mediamente, comunque, non si dovrebbe superare il consumo di 1 litro ogni 1.000 chilometri percorsi. Il consumo anomalo di olio lubrificante in un’auto può essere un sintomo di problemi meccanici o di manutenzione. Riconoscerlo in anticipo è essenziale per prevenire danni anche gravi. Ecco come controllare se ci sono problemi:
- verifica del livello dell’olio: assicurati che il motore sia spento o che l’auto sia ferma da almeno qualche minuto. Il livello dell’olio deve essere controllato su strada piana e orizzontale. Apri il cofano dell’auto e individua la bacchetta dell’olio (di solito ha un’impugnatura gialla o arancione). Estraila, puliscila con un panno, quindi reinseriscila completamente. Estraila nuovamente e controlla il livello. La bacchetta avrà segni o tacche che indicano il quantitativo ottimale. Se il livello è al di sotto del minimo, potresti avere un problema di consumo di olio;
- monitora il consumo: controlla il consumo di lubrificante regolarmente, ad esempio ogni 1.000 chilometri o secondo le raccomandazioni del costruttore del veicolo. Se noti delle variazioni eccessive nel livello dell’olio, allora ti trovi di fronte a un consumo anomalo;
- controlla il fumo dallo scarico della marmitta: durante l’avviamento a freddo di un motore (quindi mettendolo in moto dopo varie ore in cui l’auto è rimasta spenta), osserva il colore del fumo che esce dallo scarico. Il fumo blu è un segno comune di un consumo eccessivo di olio, poiché indica che il lubrificante sta bruciando all’interno del motore. Il fumo bianco o grigio potrebbe anche essere un segnale di problemi, ma è più spesso associato alla presenza di acqua nel motore;
- verifica eventuali perdite di olio: controlla se ci sono macchie di lubrificante sotto l’auto quando è parcheggiata. Le perdite possono essere una delle cause del consumo in eccesso. In particolare, è bene controllare i segni di olio che gocciola o si accumula su componenti come il carter o il motore stesso;
- ascolta rumori anomali: presta attenzione se essi provengono dal propulsore, in particolar modo clic o ticchettii. Questi potrebbero essere segnali di problemi meccanici che causano il consumo di olio;
- soffermati sulle prestazioni: un consumo eccessivo di lubrificante può influenzare le performance del motore. Se noti una diminuzione della potenza, un aumento del consumo di carburante o un funzionamento non regolare, potrebbe essere legato al consumo anomalo.
Da quali componenti un motore può perdere olio
La perdita di olio motore può avvenire attraverso vari modi e fondamentalmente è sempre da ricercare o nel sistema di lubrificazione o in specifici componenti del gruppo propulsore. Per una maggiore chiarezza, ecco quali componenti sono soggetti a questo fenomeno:
- guarnizioni della testata: sigillano lo spazio tra la testata del motore e il blocco dello stesso. Se queste guarnizioni si surriscaldano (e quindi successivamente si rompono), è possibile che si verifichino delle perdite di olio che spesso si manifestano con la presenza di lubrificante nel liquido di raffreddamento o nella camera di combustione;
- guarnizioni del coperchio delle valvole: esse sigillano il coperchio delle valvole sul motore. Se sono danneggiate o usurate, possono causare perdite sulla parte superiore del propulsore;
- paraoli: sono anelli di tenuta posizionati su alberi a gomiti, alberi a camme, albero di trasmissione e altre parti rotanti. Se si deteriorano, ecco che viene meno la tenuta e si verificano i trafilamenti;
- guarnizioni del carter: sigillano il giunto tra il carter dell’olio e il blocco motore. Se queste sono usurate, dal carter si verificherà una perdita;
- cambio automatico: nel caso di veicoli dotati di trasmissione automatica, in presenza di guarnizioni o componenti della stessa danneggiati, sotto al veicolo potrai trovare delle gocce di olio;
- tappo dell’olio: serve a sigillare il sistema di lubrificazione del motore. Se è danneggiato o non serrato correttamente, può comportare delle perdite;
- tubazioni: la presenza di fessure, crepe o danni nei condotti che portano il lubrificante può causare una perdita.
In sintesi, quindi, è chiaro che l’olio motore è estremamente importante. Un consiglio, infatti, può essere quello di optare sempre per un lubrificante di qualità, magari con un prezzo leggermente più elevato. Questo è proprio il caso in cui non conviene risparmiare, perché eventuali danni sarebbero ben più costosi di una semplice confezione di olio. Sul manuale di uso e manutenzione, il costruttore indica anche la sigla di quello più appropriato per la propria auto. È sempre consigliabile attenersi alle informazioni rilasciate dalla Casa automobilistica.