Ferrari Amalfi, rivelata al mondo l’erede della Roma

Eleganza raffinata, corposo motore V8 biturbo e tecnologia d’avanguardia: la nuova Ferrari Amalfi incarna il futuro delle GT sportive di Maranello

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 2 Luglio 2025 09:39

Alcune automobili non si limitano a percorrere la strada, ma la solcano lasciando un’impronta chiara e definendo un’epoca. Fra queste potrebbe ritrovarsi anche la nuova Ferrari Amalfi, rivelata nella mitologica Costiera Amalfitana in qualità di erede spirituale e tecnica della Roma, destinata a qualcosa di grande: incarnare l’essenza della sportività contemporanea secondo Maranello, con un pizzico di “Dolce Vita” all’italiana.

L’anima della novella berlinetta italiana è interessante: motore V8 biturbo centrale-anteriore, schema 2+ posti (una novità per Maranello), design raffinato e 640 CV di potenza per garantire un coinvolgimento degno di questo marchio. Volendo fare una sintesi, la Amalfi è una Ferrari che mischia sapientemente l’adrenalina della potenza pura con la versatilità pensata per un uso quotidiano. Praticamente una vera “GT” come quelle degli anni che furono.

Non rinuncia alle prestazioni

Con la Amalfi si parla sempre di Ferrari, quindi al centro di questo manifesto meccanico troviamo il propulsore V8 biturbo da 3.855 cm³, ultimo discendente della famiglia F154 (pluripremiata e universalmente apprezzata, con 640 cavalli a 7.500 giri/minuto, mentre il rapporto peso/potenza è di 2,29 kg/CV). A completare il pacchetto abbiamo un’elettronica raffinata e turbine capaci di girare fino a 171.000 giri/min, senza contare una nuova centralina mutuata dalle sorelle 296 GTB e 12Cilindri.

Il cambio a doppia frizione a otto rapporti, già apprezzato sulla SF90 Stradale, è qui perfezionato. Cambi marcia quasi impercettibili, che si traducono in numeri furiosi: 0-100 km/h in 3,3 secondi, 0-200 km/h in 9,0. Tuttavia, non è solo il dato assoluto a impressionare: è come ci si arriva. Con fluidità, con voce piena, con un sound che, pur rispettando le più severe normative, non tradisce mai la firma di Maranello.

Stile italiano, taglio netto al passato

Disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la guida di Flavio Manzoni, la Amalfi rompe con la dolcezza della Roma per abbracciare una forma più muscolare e scolpita. Le superfici sono tese e minimaliste, ma mai fredde. Il frontale, con l’ampia fascia cava e l’assenza di una calandra classica, dialoga con lo splitter basso e aggressivo.

Al posteriore, lo spoiler attivo integrato lavora in simbiosi con la coda compatta, creando carico quando serve. Il colore di lancio, Verde Costiera, è un omaggio visivo alla luce liquida del Mediterraneo. Un tributo non solo geografico, ma culturale: qui la tecnica sposa l’arte.

Interni: tra cockpit e confort

Nell’abitacolo, la Ferrari Amalfi non è meno sorprendente. Il layout a doppio cockpit separa le sfere sensoriali di pilota e passeggero, ma le ricuce in un’architettura fluida. La plancia monolitica, i pannelli porta scavati come vele, il tunnel centrale sospeso: tutto racconta un’attenzione maniacale al dettaglio.

Non manca però la sostanza, a cominciare dal display digitale da 15,6”, i comandi fisici rivisitati sul nuovo volante, e l’immancabile pulsante rosso di accensione in posizione d’onore. La configurazione 2+, intelligente e sfruttabile, permette di usare la vettura in più occasioni, riservando uno spazio all’occorrenza versatile.

Una Ferrari per ogni giorno, senza compromessi

Dal brake-by-wire al nuovo ABS Evo, passando per lo spoiler mobile a tre configurazioni e lo sterzo elettrico con grip sensing, la nuova Amalfi porta sulle strade una tecnologia evoluta, figlia diretta dell’esperienza del Cavallino Rampante in Formula 1 e sui circuiti di tutto il mondo.

La Ferrari Amalfi non chiede di scegliere tra comfort e prestazioni, tra stile e concretezza. È una berlinetta che nuota in un mare di equilibrio, figlio dell’ultimo corso sportivo dettato da Maranello. Con 7 anni di manutenzione inclusa, tecnologie ADAS all’avanguardia, e un sistema di infotainment completo e connesso, la Amalfi non è una Ferrari solo per la domenica, ma per tutta la settimana.