Come prevedibile, il nuovo SUV di Ferrari è già un successo. Lo dimostra la necessità da parte della Casa di dover smettere di accettare gli ordini per evitare il rischio di non poter soddisfare tutte le richieste in tempi ragionevoli. D’altronde, è risaputo che il mercato delle auto di lusso, almeno per ora, non conosce crisi. E se poi aggiungiamo il fatto che la Ferrari Purosangue è qualcosa di totalmente inedito e rivoluzionario per la Casa di Maranello, tutto torna.
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I motivi dello stop agli ordini della Ferrari Purosangue
A quasi tre mesi dalla presentazione, un evento storico per la Casa di Maranello, arriva una comunicazione che certo non farà felici i tanti interessati: lo stop ai nuovi ordini della Purosangue. No, il listino non c’entra, anzi. Per quanto i quasi 400 mila euro di partenza siano una cifra notevole, la decisione presa da Ferrari testimonia quanto anticipato: la richiesta rischia di superare l’effettiva capacità di produzione. D’altronde l’attesa per avere una Purosangue ordinata può rasentare già i 24 mesi. E continuare ad accettare gli ordini finirebbe per prolungare ancora di più tempi che già ora sono fin troppo lunghi per i canoni della Casa.
Ma tant’è, il successo del primo SUV del Cavallino Rampante non era affatto discusso. È lì che va il mercato, anche nel più elitario settore delle auto di lusso, dove cifre così elevate non sorprendono né rallentano una domanda tanto importante da aver costretto Ferrari a bloccare gli ordini. A confermare la questione è stato nei giorni scorsi lo stesso Enrico Galliera, direttore marketing e commerciale della Casa, che alla rivista australiana Drive ha ammesso “Non è un segreto che abbiamo smesso di accettare nuovi ordini per la Ferrari Purosangue”.
Una Purosangue “per pochi”
C’è un ovvio limite entro il quale anche le aziende più grandi e importanti debbono restare. E tale limite, oltre che per se stessi, è fatto apposta per tutelare i clienti, per non inserirli dentro liste d’attesa estremamente lunghe che finirebbero per danneggiare l’immagine del marchio, ma soprattutto per nuocere ai ferraristi stessi. Nella stessa occasione è stato sempre Galliera a spiegare meglio la decisione di bloccare gli ordini del nuovo SUV Ferrari, dichiarando che “ci è sembrata coerente con il posizionamento del nostro brand e dello stesso modello”.
Perché non porre limiti alla produzione della Ferrari Purosangue, ma è un discorso che vale anche per le altre auto (qui per il listino completo), significherebbe anche perdere quel connotato che i ferraristi (e non solo) apprezzano del Cavallino Rampante: l’esclusività, l’unicità. E un’altra dimostrazione di questo, che va un po’ controcorrente rispetto ai principi comuni del mercato è il fatto di voler limitare la produzione del suo primo SUV al 20% delle auto prodotte. Detto altrimenti, vuol dire che delle nuove Ferrari che dalla fabbrica arriveranno su strada, solo una su cinque sarà una Purosangue. Perché va bene produrre un SUV con su il logo del Cavallino Rampante, ma senza esagerare.