Un’anima vintage anima la Fiat 500 Giardinetta EV Derelict. Nato dalla collaborazione tra ICON, azienda californiana specializzata nel restauro di auto d’epoca, e Stealth EV, il progetto ha subito suscitato simpatia, nonostante alcune critiche avanzate dai puristi. Protagonista della trasformazione è un esemplare unico della vettura immessa sul mercato nel lontano 1966. Il Lingotto fece centro, attraverso un modello poco costoso e, al tempo stesso, pieno di carattere. Non era necessario spendere una fortuna per mettere in garage un veicolo in grado di emozionare.
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Sinergia tra ICON e Stealth
La corretta comprensione del periodo storico permise di consacrare Cinquina tra il pubblico italiano e internazionale. Con la sostituzione del motore a benzina, in favore della mobilità elettrica, la sinergia tra ICON e Stealth EV mirava a obiettivi importanti.
L’intervento della prima è servito a conferire un fascino moderno alla Giardinetta. Sì, la base era già ottima, ma mica era tanto scontata la riuscita del lavoro. Infatti, scomodare un mito rischia di provocare la rivolta dei fan di vecchia data. Che tendono a vedere di cattivo occhio operazioni simili, in quanto le considerano come delle mancanze di rispetto nei confronti dell’originale.
Eppure, a dispetto del clima spesso polemico, la produzione sembra aver riscosso quasi solo consensi, in seguito al reveal. Il veicolo vanta sei batterie Tesla, di cui due collocate nella posizione anteriore e 4 sul retro, in maniera da bilanciare i pesi alla perfezione. Il sistema di gestione dell’accumulatore Orion e il propulsore AC35 si sono tradotti in performance vivaci, con circa 80 CV di potenza e 135 Nm di coppia motrice.
I portavoce ufficiali hanno evitato di rilasciare delle info accurate sulla velocità massima. Una dimenticanza? Nossignore: benché possa suonare insolito, il valore ha un’importanza marginale in questo caso specifico. Mica parliamo, infatti, di una supercar o, comunque, di una sportiva, bensì di una macchina popolare negli anni Sessanta rivista in chiave contemporanea. Semmai il focus verte sulla percorrenza, pari a 240 km con una singola carica, apprezzabile in un contesto cittadino.
Uno “spot” alla mobilità green
Viene, dunque, un po’ meno la celeberrima “ansia da autonomia”, uno dei motivi dietro alla diffusione poco sostenuta delle vetture full electric. Giugno 2024 ha confermato un’involuzione, persino in quei Paesi dove i guidatori avevano dato segno di approvare la transizione ecologica.
Un andamento altalenante che corrobora la tesi degli scettici, secondo cui lo stop dei motori a benzina e gasolio nel 2035 costituisca una “follia ideologica”. Sono le parole usate dall’attuale premier Giorgia Meloni, contraria a scelte così radicali. Sposa la stessa corrente di pensiero l’intero Governo, incluso il vice, Matteo Salvini.
Ad avviso, invece, di Luca de Meo, numero uno del gruppo Renault, il treno è ormai partito, perciò occorre attrezzarsi. D’altro canto, il manager italiano crede sia opportuno perseguire la decarbonizzazione tramite varie strade.
A ogni modo, funge da “spot” alla mobilità green la Fiat 500 Giardinetta EV Derelict. Oltre al powertrain, il restomod interessa pure la carrozzeria, impreziosita da una nuova verniciatura. L’abitacolo è, invece, valorizzato da nuove guarnizioni in vetro, inserti in pelle italiana e un efficace sistema di insonorizzazione Dynamat.