E alla fine è arrivato l’11 luglio 2024. Giovedì Fiat ha presentato la Grande Panda, la nuova generazione dell’icona italiana, che, però, nascerà in Serbia, a Kragujevac. Per tenere i costi sotto controllo, l’erede della storica best seller è stata commissionata al di fuori dei confini nazionali. Non senza qualche (ovvia) polemica da parte dei sindacati, così come del Governo. Polemiche in parte spente dalla decisione di continuare a produrre la versione precedente a Pomigliano d’Arco, con il nome di Pandina, la più tecnologica di sempre. Il focus si sposta, comunque, ora sulla Fiat Grande Panda, svelata in una data significativa.
Indice
Termico al capolinea
La scelta dell’11 luglio, comunicata con largo anticipo, non è stata, infatti, presa per caso. Al contrario, il Costruttore ha pensato di festeggiare il giorno del suo “compleanno”. Con 125 anni alle spalle il brand oggi diretto da Olivier François rappresenta una parte molto importante lungo lo Stivale. A margine dell’evento, l’amministratore delegato ha motivato la parola fine messa sulla combustione interna, almeno in senso puro. Di opzioni, la Fiat Grande Panda ne ha, infatti, un paio: la prima è di carattere ibrido, la seconda punta su un powertrain solo elettrico (BEV).
“Secondo noi il termico puro è giunto alla fine e lo dimostrerà la sua tenuta del valore residuo sull’usato: per questo abbiamo scelto di offrirlo soltanto in versione elettrificata”, ha spiegato François analizzando la gamma Fiat. Le pressioni esercitate dalla classe politica in favore della transizione ecologica non sono state finora sufficienti alla svolta completa. Le abitudini, del resto, sono dure a morire, e la soglia d’accesso delle BEV rimane elevata. Rimosso tale ostacolo, anche solo in via preventiva (ad esempio con gli ecobonus 2024, andati esauriti nel giro di poche ore), ecco allora affiorare l’interesse.
I prezzi
A ogni modo, la base di gamma “sarà ibrida e con il cambio automatico doppia frizione”. Sull’alimentazione il grande pubblico ha abbandonato qualsiasi remora, tanto da comandare le classifiche commerciali. Il tema dell’ecosostenibilità è di estrema attualità, e la soluzione costituisce la più conveniente sotto il profilo economico. Una piccola fiammella di speranza arde circa una versione a trazione integrale: “La piattaforma Smart Car non ci consente di avere un 4×4 classico, ma – ha proseguito il CEO – un sistema 4xe con asse posteriore elettrificato può rappresentare un’opportunità”.
Il pianale è uno dei ‘segreti’ della Fiat Grande Panda, lo stesso della Citroën C3. “Posizioneremo l’elettrica poco sotto i 25 mila euro – e potremmo dire che la cifra definitiva potrebbe essere di 24.900 euro – e l’ibrida sotto i 19 mila euro“, ha spiegato François. Ma questo prezzo d’attacco, ha evidenziato “non sarà quello di un modello spartano: la Grande Panda. Non avrà né un motore termico puro, né il cambio manuale”.
Benché i guidatori ‘vecchia scuola’ ne saranno dispiaciuti, la trasmissione automatica ormai ha preso il sopravvento pure nel Vecchio Continente. Dall’essere una prerogativa americana, la globalizzazione ne ha determinato l’adozione su larga scala. “L’apertura degli ordini per il modello elettrico – ha affermato l’ad – è prevista tra settembre e ottobre, con consegne a seguire, quelli per l’ibrida li raccoglieremo tra ottobre e novembre”.