Vuoi più bene alla mamma o al papà? Per gli automobilisti italiani è un po’ così, se il confronto avviene tra due modelli di enorme successo commerciale quali la Fiat Panda e la Lancia Ypsilon. Fino poc’anzi, le due icone delle quattro ruote si davano battaglia nel comparto delle city car lungo la nostra penisola.
Accomunate da un forte carattere, ma diverse nella loro interpretazione di praticità e stile, hanno lasciato un ricordo indelebile. Mentre l’attualità racconta oggi di due nuove generazioni, può essere comunque divertente fare un salto nel tempo e analizzare le due rivali. In tanti continua a interrogarsi se fosse meglio la linea paciosa e amichevole della Panda o la bombata eleganza della Ypsilon. La nostra preferenza? Te la riveleremo nei prossimi paragrafi, dopo averle analizzate sotto ciascun aspetto.
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Esterni e interni
Da un lato, la Panda, con il suo look aggiornato, offre una linea contemporanea, quasi rassicurante. Le forme sono morbide, ma con un carattere deciso e distintivo. L’aggiornamento di metà carriera ha introdotto forme più tondeggianti e simpatiche, rivolgendosi a chi cerca una city car pratica ma con personalità. Il leitmotiv degli interni è il motivo quadrangolare, ripreso ovunque: nella strumentazione, nel cuscino centrale nel volante e persino nelle tasche portaoggetti.
Sul fronte opposto, la Ypsilon emana un fascino raffinato e un po’ retrò, basata su eleganza e stile. Le linee bombate e sinuose le conferiscono un’aria più sofisticata in confronto all’antagonista naturale. Saliti a bordo, saltano all’occhio gli spunti di classe premium, con materiali ricercati e dettagli curati, sebbene gli assemblaggi presentino delle lacune. Comunque, il vano bagagli più capiente (245 litri rispetto ai 225) dà alla Ypsilon un vantaggio in termini di praticità.
Motori ed emissioni
Per entrambe le vetture, era disponibile il motore 0.9 TwinAir, un propulsore bicilindrico garanzia di performance dignitose a fronte di consumi contenuti. L’ideale nella guida urbana, dato il mix di agilità e brillantezza. In virtù del passo corto, sia la Fiat Panda che la Lancia Ypsilon vantano un’eccellente maneggevolezza, apprezzabile nei contesti cittadini, dove gli spazi e le manovre strette rapide sono all’ordine del giorno.
L’unità a benzina da 1.2 litri, ennesimo trait d’union, non brilla invece a livello di vivacità. Anche se economico e affidabile, le prestazioni risultano meno entusiasmanti. In piena transizione ecologica, apriamo una parentesi pure in proposito. Benché i paletti fissati dalle autorità addette a legiferare in materia fossero meno stringenti nel momento dell’uscita dei due modelli, i valori rimangono abbastanza competitivi.
Il verdetto finale
Infine, eccoci al prezzo, la discriminante cruciale. Rapportata alla Ypsilon, la Panda costava un “pizzico” meno. Senza sacrificare troppo sotto il piano di comfort e praticità, la best seller della nostra penisola ha beneficiato di condizioni economiche favorevoli. In definitiva, il testa a testa si risolve, col minimo scarto, in favore della Fiat Panda. Nell’esito incide in misura determinante il design funzionale e, soprattutto, il prezzo. Con il rilascio della Pandina, la più tecnologica di sempre, conserva un posto nelle concessionarie. A ogni modo, la Ypsilon conserva un fascino innegabile, contraddistinta da un’eleganza nella categoria.