Gli italiani usano sempre meno l’auto per spostarsi: è quanto emerge dal nuovo rapporto sulla mobilità di GOmobility. Dal 2019 al 2022 gli spostamenti tramite automobili, nel nostro Paese, sono diminuiti del 12% su scala nazionale.
I dati sono stati riportati dal Mobility Insights 2023, il nuovo rapporto di GOmobility che fotografa la situazione della mobilità in Italia, studiando gli spostamenti urbani grazie alle tecnologie digitali e agli oggetti connessi. Per lo studio è stato utilizzato un metodo di rilevazione che si basa su dati reali e non più statistici.
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Sempre meno auto nelle grandi città: i motivi
Il campione preso in esame per lo studio sulla mobilità in Italia è di 484.000 automobili e 80 milioni di viaggi per il 2019 e 512.000 automobili e 79 milioni di viaggi per il 2022. Sono stati incrociati i dati di 14 città metropolitane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.
Per ogni città è stata realizzata una panoramica degli spostamenti in auto andando a confrontare i dati del 2022 con quelli del 2019. I dati differenziano tra quelli riferiti ai giorni feriali e quelli dei giorni festivi. La ricerca ha calcolato il numero di spostamenti in auto, le percorrenze complessive espresse in chilometri, il tempo speso alla guida, la distanza media percorsa, la velocità media sostenuta e la durata media degli spostamenti.
Nel rapporto vengono evidenziati anche i numeri relativi all’utilizzo mensile medio dell’auto. Nel Capitolo “Città a confronto” sono stati presi in esami indicatori come: gli spostamenti in auto per abitante, i viaggi brevi, gli spostamenti giornalieri e la dipendenza dall’auto, un coefficiente dato dalla sommatoria di tutti i giorni feriali in cui un veicolo è stato utilizzato, rapportato al totale dei giorni feriali mensili.
In città come Torino, Milano, Bologna e Firenze si è registrata la riduzione più significativa sia degli spostamenti in auto, tra il 22 e il 18% in meno, sia delle percorrenze in auto in rapporto all’area comunale, tre il 19,6 e l’11,3% in meno nel giro di tre anni.
Roma, dove aprirà la prima stazione di servizio per auto a idrogeno, è risultata in assoluto la città con gli spostamenti medi più lunghi, soprattutto per la dimensione del suo territorio e anche per la mancanza di sistemi alternativi alle automobili per percorrere distanze medie.
Napoli, Torino, Palermo, invece, sono le città con le percorrenze più alte in rapporto all’area comunale: un risultato, questo, dovuto alla loro urbanizzazione diffusa. In generale diminuisce in tutte le città la quota di viaggi brevi e aumenta quella dei viaggi lunghi.
Come cambia la mobilità nelle città italiane
L’analisi di GOmobility evidenzia differenze tra le città del Nord e quelle del Sud: a Palermo, Messina e Reggio Calabria, per esempio, ogni auto viene utilizzata in media quasi tutti i giorni e la diminuzione è meno marcata rispetto alla media nazionale. Città come Bologna, Milano e Firenze mostrano al contrario una minore dipendenza dalle automobili.
Utilizzare sempre meno l’auto è diventata una sorta di nuova normalità nelle città metropolitane italiane: il Covid-19 ha lasciato in eredità abitudini come lo smart working che hanno modificato i comportamenti di mobilità sia nel breve che nel lungo periodo.
Fattori come l’aumento dei prezzi del carburante e l’inflazione galoppante, inoltre, hanno recitato una parte importante nel cambiamento delle abitudini degli italiani in termini di spostamenti. Sono diverse, poi, le città che hanno messo in atto strumenti per favorire l’utilizzo di mezzi alternativi alle auto e diminuire l’impatto ambientale delle vetture private.