Alta e iper compatta: rima a parte, fa leva sui contrasti la nuova Hyundai Inster, che si svela in anteprima mediante alcune immagini teaser. Il potenziale della vettura sudcoreana sembra esserci tutto. In primo luogo, perché è un SUV, il che non guasta mai. Quindi, vanta un motore elettrico, la risposta alle esigenze attuali dei conducenti. Mentre l’ambiente dà sempre più segni di insofferenza, l’industria delle quattro ruote ha cominciato a privilegiare le motorizzazioni meno impattanti.
Merito (anche se in tanti la vedono come una colpa) della classe politica europea e internazionale. Vero, negli Stati Uniti le BEV hanno perso interesse e le dichiarazioni al vetriolo rilasciate da Donald Trump lasciano presagire tempi bui. Ma altrove, tipo la nostra Italia, dove gli ecobonus sono finiti rapidamente, il discorso cambia. Solo fino a pochi anni fa non esisteva neppure un mercato di vetture alla spina, quando la Cina ha intrapreso la campagna di elettrificazione.
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L’antagonista per antonomasia delle ultra low-cost a batteria cinesi
Le aziende della Repubblica del Dragone stanno rapidamente raggiungendo e, in certe casi, superando le rivali coreane in termini di tecnologia delle batterie. Comunque, Hyundai e Kia reggono il colpo, tra i primi Costruttori a offrire BEV con un’autonomia di guida superiore a 500 km. La Inster, attesa per il 2025, va a inserirsi nel comparto delle full electric a ruote alte economiche. Con un posizionamento strategico, mira ad affrontare le entry-level cinesi, capaci di conquistare quote di mercato via via maggiori. Il target? Giovani guidatori e persone alla ricerca di un mezzo di trasporto pratico ed ecologico negli spostamenti quotidiani. Il nome, derivante dai termini “innovativo” e “intimo”, rende omaggio alla vettura da cui il modello deriva: la Casper, offerta dal 2021 sul mercato locale con propulsore a benzina.
Nella seconda metà dello scorso anno era stata avvistata lungo le strade tedesche e fin da allora appariva scontato lo sbarco nel Vecchio Continente. I progettisti non nascondono di avere degli standard elevati, in termini di autonomia, tecnologia, sicurezza e praticità. Così vengono ridefinite le aspettative del pubblico di riferimento da una vettura di segmento A. Nel recente periodo diverse Case hanno preannunciato di volerlo abbandonare, perché poco profittevole. In effetti, rispetto a una proposta di classe superiore, garantisce un ritorno economico inferiore, tuttavia la domanda. E avere qualche concorrente in meno di certo aiuterà a mettersi in mostra, specie in quei mercati dove il brand è già forte. Nella nostra penisola Hyundai gode di ampie simpatie, dunque la Inster pare avere il potenziale necessario a rubare la scena.
Il possibile prezzo
In termini di look, un punto forte consiste nella fanaleria: le luci di marcia diurna a LED, gli indicatori di direzione e le luci posteriori presentano i caratteristici Parametri Pixel, elemento di design distintivo caratterizzante le full electric Hyundai. Gli audaci passaruota conferiscono ulteriore carattere a uno Sport Utility versatile, forte di un’autonomia massima pari a 355 km nel ciclo WLTP. Sul prezzo campeggia un enorme punto di domanda: stando alle voci di corridoio, si aggirerà intorno ai 25.000 euro. Chissà se la risposta arriverà alla presentazione, fissata al Busan International Mobility Show, verso la fine di giugno.