Nonostante le numerose agevolazioni e gli incentivi pensati dal governo, il parco auto in Italia non tende a ringiovanirsi. Gli ultimi dati sulle immatricolazioni, infatti, forniscono un quadro abbastanza chiaro, con un numero di auto nuove irrisorio e un’età media delle quattro ruote nel Bel Paese che ogni anno subisce una nuova impennata. Tanti i motivi di questa “crisi generazionale” che porta l’Italia a essere uno degli Stati con le auto più vecchie in Europa.
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L’età media delle auto in Italia
Un primo campanello d’allarme, dati dell’UNRAE alla mano, era arrivato nel 2021 quando da una rilevazione era emerso un netto invecchiamento del parco auto in Italia. Negli ultimi mesi il trend sembrerebbe non essersi invertito, anzi si cammina sempre più su una strada che porta le famiglie a riconfermare i mezzi anziché acquistarne nuovi. Tutto ciò accade in un quadro in cui, per cercare di assecondare la transizione verso una mobilità più sostenibile per l’ambiente, il governo vara incentivi e misure per agevolare l’acquisto di nuove auto.
Gli italiani, però, non riescono a rispondere presente come ci si aspettava. Nonostante il boom dei bonus, c’è chi ancora resta fedele alla sua vecchia quattro ruote portando l’età media del parco auto presente nella Penisola a schizzare inevitabilmente verso l’alto. Dall’ultima rilevazione dell’UNRAE, infatti, l’Italia ha il parco circolante più anziano d’Europa, con un’età media stimata di circa 12 anni.
I numeri non sorridono e sono in crisi da anni, già lo scorso anno vi avevamo parlato dell’invecchiamento del parco auto in Italia, ma a giocare un ruolo chiave è stata di certo la crisi economica. Se in un primo momento si era aperta una finestra per tornare a investire, le famiglie oggi preferiscono spendere i propri risparmi in altro modo, trascurando il più delle volte la propria auto finché quest’ultima svolge le proprie funzioni e i propri compiti senza problemi o guasti.
Quante auto ci sono nelle famiglie italiane
Anche in quest’ottica, dunque, va visto l’invecchiamento del parco auto in Italia. Eppure, stando ai rilievi fatti da Confused.com, il Bel Paese si trova al secondo posto in Europa tra i Paesi con più auto per persona. In cima alla speciale graduatoria c’è il Lussemburgo, con 681 vetture per 1.000 abitanti, mentre l’Italia segue con “sole” 663 automobili ogni 1.000 abitanti.
I dati sono molto interessanti, in quanto sottolineano come per gli italiani le auto siano uno status e un prodotto di necessità, da avere anche per compiere spostamenti brevi e in autonomia. Lo studio, declinato poi per famiglia, piazza l’Italia al quinto posto in Europa. A comandare è Cipro, con 1,72 auto presenti all’interno del nucleo familiare, mentre noi ci piazziamo alle spalle di Polonia (1,67), Lussemburgo (1,66) e Malta (1,55) con 1,52 auto per famiglia (25.991.500 famiglie analizzate per 39.545.232 auto presenti sul territorio nazionale).
La soglia prossima alle due auto per famiglia lascerebbe pensare che comprare un’auto sia semplice e conveniente, ma i numeri non rispecchiano la realtà dei fatti. Come detto, infatti, le immatricolazioni sono calate nettamente rispetto al passato, tra crisi economica e la pandemia da Covid-19 che ha rimescolato le priorità degli italiani. Lo studio di Confused fa emergere quindi un dato allarmante: l’Italia è tra i Paesi con costo medio più alto in Europa per un’auto nuova (dati che portano il mercato italiano a essere uno dei peggiori). Per acquistare una vettura, infatti, servono in media 24.900 euro, facendo piazzare l’Italia al 18° posto dei Paesi più economici in Europa. A far peggio ci sono Danimarca e Regno Unito, dove un’auto costa in media 35.000 euro e 26.365 euro.
Dove conviene quindi comprare un’auto? Basta chiedere a Grecia, Macedonia e Finlandia che in Europa sono gli Stati col costo medio più basso (dai 17.650 euro della Grecia ai 18.187 euro della Finlandia).