La Jeep Renegade MY 2018 si presentava rinnovata innanzitutto in tema di infotainment: vi debuttava il nuovo sistema Uconnect, con schermi da 5.0, 7.0 e 8.4 pollici (quest’ultimo, tra i più grandi del segmento).
Dotato di un processore più potente, reattivo e performante offriva al guidatore la possibilità di comandare, nella più completa sicurezza, il climatizzatore, l’impianto audio e molto altro direttamente dal display: i sistemi Uconnect 7.0″ o 8.4″ NAV disponevano, infatti, di uno schermo full-color tattile capacitivo ad alta definizione con zoom regolabile con un movimento delle dita e la barra dei menu personalizzabile Drag and Drop.
Tra le funzioni del sistema Uconnect di Renegade c’erano anche la chiamata e la navigazione in vivavoce e il riconoscimento vocale dei messaggi, la possibilità di ascoltare web-radio in streaming attraverso Bluetooth e di inserire i propri dispositivi compatibili nelle prese USB o AUX, l’integrazione con Apple CarPlay, e la compatibilità con Android Auto.
Su tutti i sistemi Uconnect erano disponibili i servizi Jeep Uconnect LIVE che consentivano di comandare una serie di applicazioni tramite il display di Uconnect semplicemente collegando il proprio smartphone via Bluetooth. Tra queste, la web-radio “Tune In Internet”, la piattaforma musicale “Deezer”, l’agenzia di stampa Reuters e i canali social Facebook e Twitter.
Dulcis in fundo, il sistema Uconnect 8.4″ NAV offriva l’esclusiva applicazione Jeep Skills che forniva, in tempo reale, alcuni indici specifici per l’off-road come trazione, rollio, beccheggio, pressione e altitudine.
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Funzionalità aumentata
Renegade appariva ancora più funzionale, con oltre 1.2 litri in più di vani portaoggetti, soprattutto quelli tecnologici. La console centrale disponeva, infatti, di un nuovo spazio per riporre lo smartphone, porta bicchieri e ulteriori scomparti come la tasca per custodire un iPad Mini o altri piccoli accessori. Nuova anche la posizione della porta USB aggiuntiva (ora nella parte posteriore del bracciolo centrale e più facilmente accessibile anche ai passeggeri dei sedili posteriori) offerta di serie a partire dalla versione Longitude.
Erano disponibili nuovi materiali per i rivestimenti dei sedili sia il nuovo colore chiaro per la selleria Polar Plunge e 11 diverse combinazioni di gruppi motopropulsori abbinati a due configurazioni – a trazioni anteriore o integrale: si parte dai motori a benzina 1.6 E-Torq da 110 CV con cambio manuale a 5 marce, 1.4 MultiAir2 Turbo da 140 CV, con trasmissione manuale o automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce, e 1.4 MultiAir2 da 170 CV con cambio automatico a nove marce.
Completavano la gamma i motori turbodiesel 1.6 MultiJet II da 95 CV con cambio manuale a 6 marce, 1.6 MultiJet II da 120 CV con cambio manuale o trasmissione automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce, e MultiJet II 2,0 litri da 120 CV con cambio manuale a 6 marce, 140 CV (cambio manuale a 6 marce o automatico a nove marce) oppure da 170 CV abbinato al cambio automatico a nove marce.
La regina della classe
Introdotta a settembre 2014, Jeep Renegade è stata la prima Jeep prodotta al di fuori degli Stati Uniti, nello stabilimento SATA di Melfi in Basilicata, in Cina nello stabilimento GAC FCA di Guangzhou, e in Brasile a Pernambuco. In Italia le immatricolazioni di tutto il 2017 erano quasi 49.500 (+22,3 rispetto al 2016): si tratta vadel miglior risultato annuo di sempre per il brand. Con 37.600 immatricolazioni nel 2017, il modello di punta del marchio aveva raggiunto, nel suo segmento, una quota del 15,4 per cento nell’anno. Era in vendita a un prezzo a partire da 20.990 euro.