Neopatentati, quali sono i nuovi limiti di potenza

Le regole sui limiti di potenza sono pensate per proteggerli nella fase di apprendimento del loro percorso automobilistico: ecco le novità da conoscere

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Fabio Lepre

Giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Il primo anno di guida per i neopatentati è considerato un periodo di adattamento regolato da normative che mirano a garantire la sicurezza stradale. Tra i vari requisiti a cui un neopatentato deve attenersi ci sono quelli relativi ai limiti sulla potenza massima del veicolo e sulla velocità.

Dopo aver ottenuto la patente B, i nuovi conducenti sono infatti soggetti a restrizioni sulla potenza delle automobili che possono guidare. Questa misura è pensata per permettere ai neopatentati di acquisire esperienza alla guida in condizioni di sicurezza, evitando di mettersi al volante di veicoli eccessivamente potenti che potrebbero essere difficili da controllare.

A chi ci riferiamo con la definizione di neopatentati

La definizione di neopatentato non si riferisce solo ai giovani che acquisiscono la patente a 18 anni, ma include anche adulti di qualsiasi età che hanno ottenuto la licenza di guida da meno di 3 anni.

Per i neopatentati, il Codice della Strada prevede normative stringenti e sanzioni più severe. Tra le principali restrizioni imposte ai neopatentati ci sono limiti sulla velocità massima, la potenza del veicolo guidabile, il livello di alcol nel sangue tollerato e una soglia più bassa per la perdita dei punti sulla patente. Queste misure sono pensate per promuovere una guida responsabile e a incrementare la sicurezza stradale.

I limiti per i neopatentati sono in vigore per 3 anni dalla data di conseguimento della patente, a eccezione del limite di potenza del motore, che resta valido solo per il primo anno. Questo periodo di tempo è pensato per aiutare i nuovi conducenti a maturare l’esperienza necessaria per muoversi lungo le strade in modo sicuro e responsabile.

Quali auto possono guidare i neopatentati

Per i neopatentati, i primi tre anni dopo l’acquisizione della patente di categoria B sono caratterizzati da restrizioni di guida con l’obiettivo di garantire la sicurezza stradale e a facilitare un approccio graduale alla guida di veicoli potenti.

Secondo le normative vigenti, i neopatentati non possono guidare autoveicoli che superano una potenza di 75 kW per tonnellata, con un limite assoluto di 105 kW per tutti i veicoli della categoria M1, inclusi i veicoli elettrici. Questi limiti si applicano anche ai veicoli destinati al trasporto di persone, che possono avere fino a 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente. Anche la presenza di un istruttore accanto al conducente, purché quest’ultimo non superi i 65 anni di età e sia in possesso di una patente della stessa categoria da almeno 10 anni o di una patente di categoria superiore, non modifica questi limiti.

Le eccezioni a queste regole sono poche: non si applicano ai conducenti con il foglio rosa ovvero coloro che stanno ancora apprendendo, né agli autoveicoli utilizzati per il trasporto di persone disabili, a condizione che il disabile sia presente nel veicolo. In caso di violazione di queste norme, le sanzioni variano da una multa di 165 a 660 euro, fino alla sospensione della patente da 2 a 8 mesi.

Il caso dei guidatori con il foglio rosa

Durante le sessioni di guida con il foglio rosa non si applicano le restrizioni di potenza previste per i neopatentati. L’articolo 122 del Codice della Strada, che regola le esercitazioni di guida, non prevede limiti di potenza per gli aspiranti guidatori.

Il foglio rosa permette di esercitarsi con veicoli delle categorie per le quali è stata richiesta la patente, purché accompagnati da un istruttore qualificato, di età non superiore a 65 anni, con almeno 10 anni di esperienza di guida o in possesso di una patente di categoria superiore. Durante queste esercitazioni, i veicoli devono essere identificati con appositi contrassegni, inclusa la lettera P per principiante, o la scritta scuola guida per i veicoli di autoscuola.

Per le guide accompagnate, come quelle per i giovani di 17 anni già titolari delle patenti A1 o B1, l’articolo 115 comma 1-bis del Codice della Strada impone che la guida avvenga su veicoli con una massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate. Infine, deve essere rispettato un limite di potenza specifica, fissato a 55 kW/t, che aumenta a 65 kW/t per auto elettriche o plug-in, come specificato dall’articolo 117 comma 2-bis.

Cosa controllare quando si compra una nuova auto per neopatentati

Per i neopatentati, il primo anno di guida è dunque regolato da norme del Codice della Strada che impongono limiti di potenza per i veicoli guidati. L’articolo 117 comma 2-bis specifica che, per i titolari di patente categoria B, la potenza specifica dei veicoli non può superare i 55 kW per tonnellata.

Per le autovetture di categoria M1, che comprende veicoli fino a nove posti, è previsto un ulteriore limite di potenza massima di 70 kW. Per le autovetture elettriche e ibride plug-in, il limite si attesta a 65 kW per tonnellata, incluse le batterie, con il medesimo limite di 70 kW di potenza massima. Queste soglie sono parte di un impegno per assicurare che i neopatentati acquisiscano esperienza di guida in condizioni di sicurezza ottimali.

Questi limiti non si applicano ai veicoli destinati al trasporto di persone disabili, purché lo stesso disabile sia presente nel veicolo. I limiti di potenza non si applicano quindi quando un istruttore qualificato, non oltre i 65 anni di età e con almeno dieci anni di esperienza con la patente di categoria equivalente o superiore, accompagna il neopatentato.

In termini pratici, nel primo anno di patente, i neopatentati devono rispettare un rapporto potenza/tara di 55 kW per tonnellata per i veicoli convenzionali e 65 kW per i veicoli elettrici o plug-in, con una potenza massima limitata a 70 kW, equivalenti a circa 95 CV.

Questi dati sono riportabili dalla pagina 3 del libretto di circolazione per i veicoli immatricolati dopo il 4 ottobre 2007, mentre per i veicoli più vecchi è possibile utilizzare un tool gratuito disponibile sul Portale dell’Automobilista, inserendo la targa del veicolo. In caso di violazione di questi limiti, i neopatentati rischiano sanzioni che vanno da una multa di 165 a 660 euro, con possibile sospensione della patente da due a otto mesi.

Le altre limitazioni per i neopatentati

I neopatentati devono attenersi a limiti di velocità ridotti: non è permesso superare i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h sulle strade extraurbane principali.

Nei primi tre anni dopo l’ottenimento della patente, la perdita di punti sulla patente per violazioni è raddoppiata. Se il conducente rispetta le regole, riceverà un punto bonus annuo fino a un massimo di tre. In caso di multe che comportano la sospensione della patente, la durata della sospensione aumenta: un terzo in più alla prima infrazione e il doppio per le infrazioni successive. Se la sospensione supera i tre mesi, il periodo di penalizzazione viene esteso per altri due anni.

Un’altra regolamentazione stringente per i neopatentati è il divieto di consumare alcol prima di guidare. Fino al compimento del 21esimo anno di età e per i primi tre anni dalla data di conseguimento della patente, è vietato avere un tasso alcolemico superiore a zero. Il limite consentito per gli altri guidatori è di 0,5 g/l. Le sanzioni per il superamento della soglia variano da 168 a 672 euro, e possono raddoppiare in caso di incidenti causati.