Mazda dà il via ad una nuova era del settore delle quattro ruote con il rilancio del motore rotativo, ora proposto in una veste inedita. Con la Mazda MX-30 R EV, infatti, si registra il debutto del primo PHEV con generatore di corrente a motore rotativo.
Si tratta di una soluzione inedita che la stessa Mazda definisce come “una nuova era” che porta al debutto “il motore del futuro“. Mazda porta sul mercato un progetto molto ambizioso che punta a ritagliarsi uno spazio di primo piano tra le ibride plug-in.
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Il motore rotativo reinventato
Il primo modello Mazda con motore rotativo ad essere entrato in produzione risale alla Cosmo Sport 110 S del 1967. Nel corso dei decenni, la Casa nipponica ha più volte reinventato questa tecnologia, proponendo soluzioni sempre nuove e all’avanguardia.
Nel 2003 è arrivato il motore rotativo a due rotori RENESIS mentre nel 2015 si è registrato il debutto del motore Skyactiv R che accompagnò anche il debutto del design Kodo. Complessivamente, Mazda ha portato il motore rotativo su 35 modelli.
Oggi, però, Mazda reinventa ancora questa tecnologia applicandola al settore delle auto PHEV. Rispetto agli altri sistemi plug-in hybrid, la soluzione proposta da Mazda non utilizza il motore endotermico per la trazione.
Il propulsore ha il compito di generare energia per caricare la batteria che dovrà supportare il motore elettrico a cui sarà affidato il compito di trazione. In questo modo, Mazda conserva l’esperienza di guida elettrica, riuscendo a sfruttare al meglio il motore rotativo.
Il debutto con la MX-30 R-EV
La nuova evoluzione del motore rotativo debutta con la Mazda MX-30 R EV andando ad arricchire il listino Mazda con una soluzione inedita. Il crossover della Casa nipponica può contare su di un motore elettrico da 170 CV e 260 Nm di coppia e su di una batteria da 17,8 kWh.
Il nuovo motore rotativo ha il compito di generare l’energia elettrica da custodire nella batteria per poi alimentare il motore elettrico. Si tratta, quindi, di un sistema PHEV che utilizza un approccio inverso rispetto a quello tradizionale già visto, ad esempio, sulla Mazda CX-60 plug-in hybrid (dove il benzina è utilizzato per la trazione e viene supportato dall’unità elettrica).
Grazie alla nuova soluzione sviluppata dall’azienda, la Mazda MX-30 R EV è in grado di percorrere fino a 600 chilometri, combinando la carica della batteria e l’autonomia aggiuntiva garantita dal motore rotativo e dal serbatoio di benzina (da 50 litri) collegato.
La vettura presenta tre modalità di guida, conservando la possibilità di funzionamento a zero emissioni, con il motore rotativo spento e il solo motore elettrico attivo. In modalità elettrica è possibile percorrere fino a 110 chilometri in un ciclo urbano (85 chilometri nel ciclo misto). L’ibrida di Casa Mazda registra emissioni di CO2 pari a 21 g/km nel ciclo WLTP.
La nuova Mazda MX-30 R EV è disponibile sul mercato con lo stesso prezzo di listino della versione elettrica, la E-SKYACTIV. Per ordinare la versione PHEV con motore rotativo della MX-30 servono 38.520 euro. Si tratta di una versione inedita che andrà a ricoprire un ruolo centrale per la gamma Mazda.