Il mercato automobilistico oggi sta vivendo un periodo di profonda crisi, dovuto sicuramente alla pandemia di Covid che ha colpito il pianeta intera ormai due anni e mezzo fa, nella primavera del 2020, ma anche a causa delle conseguenze di questa situazione così drammatica.
Infatti il potere d’acquisto degli automobilisti italiani (e in Europa) è calato parecchio a causa delle difficoltà lavorative (molte attività sono state costrette a chiudere per parecchio tempo per il contenimento dei contagi), e non è tutto. Le materie prime scarseggiano, le componenti elettroniche come microchip e semiconduttori anche, e la produzione di auto rallenta parecchio – e con essa anche le consegne sono in ritardo. A peggiorare la situazione poi ci sono la guerra in Ucraina e il caro benzina, con prezzi del carburante alle stelle.
Per questo e per centinaia di altri motivi, gli automobilisti in Italia molto spesso acquistano una vettura usata. Sono tante anche le famiglie che quest’anno, in occasione delle vacanze estive, hanno deciso di ricorrere all’acquisto di un’auto di seconda mano, preferendola all’opzione del noleggio. Uno scenario dettato dai continui rincari, energetici e dei carburanti, che intralciano i programmi delle famiglie. Per avere informazioni più dettagliate, abbiamo contattato Carvago, una delle maggiori piattaforme online per la vendita di auto usate in Europa. Il Country Manager per l’Italia, Antonio Gentile, ha risposto alle nostre domande.
Possiamo considerare il 2022 un anno positivo per il mercato dell’usato in Italia?
Nel primo semestre del 2022 il settore automobilistico dell’usato ha subìto una discesa del -10,8% (dati ACI) in Italia. In ogni caso Carvago è stato lanciato in Italia poco prima della fine del 2021, quindi il tasso relativo al primo semestre del 2022 manca di confronto con l’anno scorso.
Quantomeno possiamo parlare delle tendenze e delle circostanze che, a mio avviso, hanno il maggiore impatto sul mercato. I tempi di consegna lunghi e, addirittura, dilatati per le auto nuove sono una spinta per il nostro segmento. D’altra parte, i problemi dei costruttori hanno già avuto un impatto sul volume delle auto fino ai 2 anni di età nel mercato dei ricambi. La guerra in Ucraina e l’instabilità dell’economia italiana sono fattori negativi importanti, quindi non valuterei l’anno in generale, ma per noi è stato molto buono.
Qual è la leva principale che spinge un utente a comprare un’auto usata?
Le auto usate che hanno un buon servizio e un proprietario attento, possono essere utilizzate per anni da un secondo proprietario, che potrebbe anche venderle a un terzo, con una perdita di valore minore rispetto a una nuova. Una delle ragioni più importanti nel corso degli anni è, sicuramente, il fatto che acquistare un’auto usata significa potersi permettere un’auto di livello superiore con lo stesso budget. Se confrontassimo il costo della nuovissima Jeep Renegade, un piccolo crossover con motore ibrido (circa 40.000 euro) con un SUV premium come la Mercedes-Benz GLC 250 a meno di 40.000 euro, il confronto non reggerebbe.
Al giorno d’oggi, a parte i motivi citati, ci sono molti clienti che cercano auto quasi nuove, diciamo fino a 3 anni, solo perché non vogliono aspettare quasi un anno per un veicolo nuovo, quando la loro richiesta non si adatta alle auto in stock e, questo, è un enorme vantaggio per un mercato come il nostro con un’offerta molto più ampia rispetto ai concessionari tipici.
Che tipo di auto è cercata dall’utente medio italiano oggi?
Secondo la nostra ultima analisi del mercato italiano delle auto usate che sintetizza il secondo trimestre del 2022, la tipologia di carrozzeria compatta è ancora la più popolare in Italia, con il dominio incontrastato della Fiat Panda, immediatamente seguita dalla VW Golf e dalla Fiat 500. D’altro canto, la popolarità dei SUV cresce come in altri Paesi e, a differenza di altri mercati europei, le coupé e le cabriolet sportive hanno una folta schiera di appassionati-clienti in Italia, anche se la popolarità di questo tipo di veicoli è in netto calo.
Quali tipologie di alimentazione stanno cercando gli italiani sul mercato dell’usato?
Nonostante i prezzi record di entrambi i tipi di carburante, gli italiani cercano ancora per la maggiore auto a benzina e diesel. La domanda di auto ad alimentazione alternativa è in costante aumento, ma in combinazione con gli incentivi governativi per l’acquisto di auto nuove a basse emissioni, gli italiani che cercano un’auto ad alimentazione alternativa nella maggior parte dei casi troveranno più vantaggioso acquistarne una nuova.
D’altra parte, presto si raggiungerà un vero e proprio limite nella capacità dell’infrastruttura italiana e, senza investimenti in essa, sarà molto scomodo per l’utente utilizzare un’auto a ricarica elettrica se non ha la possibilità di ricaricare a casa o se fa viaggi più lunghi.
Quale è la spesa media di un utente per un’auto usata?
Ogni auto o produttore ha una circostanza diversa. Il primo fattore è l’età dell’auto: un’auto giovane, magari ancora in garanzia, è paragonabile a un’auto nuova. Con il passare dei chilometri e degli anni, aumentano anche le costose riparazioni che rendono l’auto più cara da gestire. Quando acquistiamo un’auto tramite Carvago, affrontiamo individualmente con i clienti tutti gli investimenti che derivano dal piano di assistenza standard di un determinato modello.
Il tipo di auto, il modello, la carrozzeria sono altri fattori determinanti. Quando si utilizza una Fiat Panda leggera, i costi di sostituzione di freni, pneumatici e altre parti soggette a usura, possono essere inferiori di un quarto rispetto ai SUV di grandi dimensioni, indipendentemente dal tipo di marca del produttore, dove i prezzi dei singoli pezzi variano notevolmente.
La stagione estiva di solito è il periodo maggiormente propizio per acquistare un’auto usata. Come si stanno comportando oggi gli italiani?
La realtà dei fatti odierni, racconta una storia diversa. Maggio e giugno sono mesi di picchi alti, fino al momento in cui i bambini ritirano le loro pagelle; la domanda rallenta verso la fine di luglio e ricomincia a crescere a settembre. Come altri mercati, anche quello italiano ha registrato un riequilibrio del rapporto tra domanda e offerta, che ha portato ad arrestare il trend di aumento senza precedenti dei prezzi delle auto usate e, per di più, alcune vetture stanno diventando più economiche.
Come sta impattando il conflitto in Ucraina e l’inflazione crescente sul mercato dell’usato?
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto sull’economia europea in generale, non solo sul nostro segmento. Il conflitto ha avuto effetti locali sul mercato delle auto usate, ad esempio in Polonia, dove gli ucraini hanno acquistato auto usate per la Guardia Nazionale e per uso personale, poiché il governo ucraino ha temporaneamente esentato l’importazione di auto per i propri cittadini.
Per il resto, l’incursione della Russia nel territorio ucraino ha avuto un impatto soprattutto sulle Case automobilistiche, poiché i componenti chiave sono prodotti su quel territorio. Per quanto riguarda l’inflazione, la mia opinione personale è che non abbia influito in modo significativo sui prezzi delle auto usate e, se lo farà, si manifesterà non prima dell’autunno. Credo, diversamente, che a differenza di altri segmenti, l’impatto sarà minimo. Come ho già detto, alcune auto usate stanno addirittura diventando più economiche.
Cosa pensa circa l’andamento del mercato auto usate in Europa?
A causa dei continui problemi nella produzione di auto nuove e nella determinazione dei prezzi dei singoli modelli nei cataloghi dei costruttori, credo che l’attuale variazione del tasso di cambio e l’abbassamento dei prezzi delle auto usate siano solo un fenomeno temporaneo, che terminerà non prima dell’inizio di settembre e non oltre Natale.
Intervista gentilmente concessa da Antonio Gentile, Country Manager Italia di Carvago