Ferrari, il V12 andrà avanti a essere prodotto finché la legge lo permetterà

Il motore V12 di Ferrari ha ancora tanto da dare e sarà presente nei listini del Cavallino Rampante ancora per molto tempo, così affermano a Maranello

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Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 12 Giugno 2024 11:29

Nessuno sa costruire motori V12 come Ferrari. Questo diceva il vecchio adagio e mentre soffiano venti di tempesta capaci di cancellare per sempre un patrimonio ingegneristico come il “dodici cilindri“, a favore di un movimento automobilistico e di una mobilità che verterà sulle zero emissioni, per il Cavallino Rampante arriva un salvagente che prolungherà la tradizione legata al suo possente e rumoroso cuore. Il Direttore Marketing e Marketing Intelligence di Ferrari, Emanuele Carando, ha rassicurato gli appassionati: “Produrremo V12 ad aspirazione naturale fino a quando la legge non ce lo consentirà più. Speriamo che la legge in futuro continui a mostrare delle opportunità, probabilmente lavorando su nuove benzine più sostenibili“.

La storia prosegue

Ce lo ha dimostrato la recente Ferrari 12Cilindri, il grande motore che è l’orgoglio del Cavallino Rampante ha sia un presente che un futuro. Finché la legge lo consentirà, il magnetico propulsore troverà posto sotto alle versioni di punta della gamma di Maranello. Anzi, le ultime evoluzioni ha portato ad alcuni livelli spaventosi di ingegneria.

Il motore da 6,5 litri gira a 9.500 giri/min, ma è comunque in grado di raggiungere i 10.000 giri/min. Ruggero Cevolani, responsabile del programma V12, ha dichiarato che il limite più basso di giri è stato scelto per massimizzare l’erogazione di potenza ed evitare un calo della sensazione di accelerazione costante. Il vortice scatenato dalle performance di questo motore è impressionante. Anche se in giro ci sono dei propulsori che riescono a raggiungere un regime di giri ancora più alto, nessuno però lo fa con il carisma delle vetture modenesi.

Ferrari e i suoi motori da urlo

La questione dibattuta negli ultimi anni riguarda l’efficacia emozionale dei due motori principe della gamma Ferrari: il V8 e il V12. La squadra del V8 viene capitanata dal Chief Design Officer di Ferrari, Flavio Manzoni, il quale ha ammesso che un V8 turbo è migliore in termini di prestazioni rispetto a un V12, aggiungendo che il dodici cilindri non è il motore più efficiente in giro. Tuttavia, l’azienda è da sempre legata a questo propulsori e il suo obiettivo è quello di tenerlo in attività il più a lungo possibile, poiché tocca le corde del cuore in modo più netto rispetto ai propulsori più piccoli.

Anche se il V12 ha una nuova vita, come ci ha insegnato l’ultima berlinetta di Maranello, Ferrari prevede di vendere sempre meno auto con motori a combustione nei prossimi anni. Il cambio di rotta arriverà in concomitanza della prima elettrica, che giungerà in scena nel 2025. Entro la fine del decennio, il target è che i veicoli elettrici rappresentino il 40% di tutte le consegne. Un altro 40% dovrebbe essere costituito da ibridi, lasciando solo il 20% per i modelli ICE puri.

Nonostante la preventivata e graduale riduzione delle vendite di auto con motore termico, o per meglio dire a combusione, l’anno scorso l’amministratore delegato Benedetto Vigna ha dichiarato che l’ICE ha ancora tanto da dare. L’adozione di carburanti più sostenibili è vista come una possibile soluzione per mantenere il motore vecchio stampo in vita a lungo termine. Per la gioia di tutti gli appassionati di questo mondo da dinosauri.