Nissan GT-R Nismo (2013), la supercar che tocca i 100 km/h in 2 secondi

Sulla Nissan GT-R Nismo presentata a novembre 2013 girarono voci entusiasmanti: stando alle indiscrezioni la coupé avrebbe avuto delle accelerazioni spaventose

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 14 Luglio 2024 01:48

Alle candidate al titolo di auto più veloce al mondo conveniva guardarsi bene le spalle finché erano in tempo. Perché avrebbero rischiato di venire travolto da un tornado a forza 5, chiamato Nissan GT-R Nismo. Sulla sportiva del Costruttore giapponese girarono rumor pazzeschi prima del debutto della versione svelata nel 2013. Che avvenne davanti al pubblico locale, così, giusto per rendere l’evento ancora più epico.

I portavoce ufficiali avevano comunicato quando avrebbe avuto luogo la première: al Tokyo Motor Show a novembre. Con il cuore palpitante, i visitatori attendevano l’opportunità di posare gli occhi su una belva di inaudita cattiveria, in senso positivo. La scarica di adrenalina concessa ai fortunati acquirenti prometteva di essere straordinaria, grazie alle doti assurde di un bolide di certo alla portata economica di solo pochi prescelti. E pure nel loro caso sarebbe valsa la pena regolarsi, prendendo, prima di mettersi al volante, qualche lezione di guida sportiva.

Scatto fulmineo

Uno dei modi con cui si è sempre misurata la “forza” di un’auto è l’accelerazione da 0 a 100 km/h: infatti, insieme alla velocità massima, cavalli e newtonmetri (Nm), è uno dei valori di messa a paragone delle sportive (poco interessanti se invece parliamo di consumi, dove regnano le citycar, o di capacità di carico terra di conquista di station wagon, multispazio o SUV). Ogni modello ha quindi la sua particolarità, e tra le sportive lo “0-100” conta parecchio, in quanto indica “l’esuberanza” alla quale una vettura è in grado di scaricare a terra la potenza sviluppata dal motore.

Secondo alcune voci trapelate al Goodwood Festival of Speed 2013 gli ingegneri giapponesi stavano lavorando a fondo sul propulsore 3.8 V6 Twin-Turbo per far scattare la coupé sportiva da 0 a 60 mph (96.54 chilometri all’ora) in soli 2 secondi. Un tempo record che – se confermato – avrebbe creato non pochi fastidi al mondo delle supercar di lusso, Bugatti Veyron in primis, che di questo dato ha fatto il suo bigliettino da visita (oltre alla spaventosa velocità massima di oltre 400 Km/h). Difatti la GT-R aveva un costo di partenza di circa 96 mila euro, mentre la Veyron supera il milione.

Di bene in meglio

Intendiamoci: la coupé era già in grado di dar filo da torcere alla maggioranza delle supercar in circolazione, con un tempo sul giro registrato al Nürburgring (diventato uno dei nuovi “palcoscenici” per le sfide tra sportive) di 7 minuti e 18,6 secondi. Ma questi impressionanti valori, resi possibili dall’abbinamento tra i 550 CV di potenza, la trazione integrale e il cambio a 6 rapporti con doppia frizione, non soddisfacevano il reparto sportivo che vuole voleva qualcosa di più.

I prodotti Nismo sono realizzati in collaborazione con la società britannica Williams Advanced Engineering (che ha contribuito alla costruzione anche della Juke Nismo), e fu proprio un ingegnere della Williams a lasciarsi scappare alcune informazioni: “Sareste sorpresi di quanto spazio di miglioramento c’è, anche con una macchina come la GT-R. Dove ci si aspetta che tutto sia stato messo a punto al massimo, in realtà è facile fare grandi miglioramenti”. Per la cronaca, il vero scatto0 a 100 km/h fu completato in 3 secondi.