Colin Chapman, l’ingegnere britannico che nel 1952 fondò la Lotus Cars, era solito dire che “Leggero è meglio”. Sulle Alpi francesi, dove è stata progettata la Bagnole, usano dire invece che “meno è meglio”: è da questo concetto che nasce la leggerissima auto elettrica di KG Auto, ispirata alla leggendaria 2CV e alle dune buggy anni Sessanta.
Presentata lo scorso giugno in occasione del Salon Vivatech di Parigi, la Bagnole è l’elettrica zero optional che inaugura un ritorno alle origini nel segno del minimalismo.
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L’erede elettrica della 2CV
Agli antipodi della Brabus da 800mila euro, c’è una piccola erede delle dune buggy diventate icone negli anni Sessanta che s’ispira a un’epoca ancora più remota, ed è diversa da tutte le automobili che vengono presentate nei saloni internazionali.
La Bagnole – termine che significa letteralmente “il carretto” e viene usato per indicare le automobili vecchie o di poco valore – è un’orgogliosa erede della leggendaria 2CV, la cui ideazione risale al lontano 1936.
Léo Choisel, designer fondatore di KG Auto, lo ha ammesso apertamente durante la presentazione, in occasione del Salon Vivatech di Parigi: la Bagnole s’ispira alla 2CV, nata per essere “una sedia a sdraio sotto un ombrellone con quattro ruote”, e anche un po’ alla Citroën Mehari – la “spiaggina” che con la 2CV condivideva pianale e meccanica.
Il risultato è un’auto completamente diversa da quelle che circolano per le nostre strade: una vettura 100% elettrica a due posti costruita totalmente in alluminio, senza sportelli, che somiglia alle prime automobili del Novecento, quando ancora ci si riferiva alle vetture chiamandole “carri automobile”, o “carrozze”.
La Bagnole pesa 283 chili ed è lunga appena 2,81 metri, ma può caricare fino a 150 kg, per 650 litri di volume. Il design retrò e fuori dagli schemi proposto da KG Auto ha già conquistato il Salone di Parigi, e sarà presto su strada – con le prime consegne previste per il 2023 e una produzione stimata che può raggiungere le 5.000 unità l’anno.
La Bagnole: meno è meglio
La Bagnole è un’auto 100% elettrica, con un’autonomia che può andare dai 70 ai 140 km in base ai modelli; si serve di batterie a 48 volt che possono essere ricaricate tramite presa domestica. Non c’è alcuna trasmissione, poiché i motori, due, si trovano direttamente sulle ruote posteriori. Con una potenza totale di 21 CV e una coppia che compete con i fuoristrada più performanti (480 Nm), riesce a superare i tragitti più impervi senza alcuna difficoltà, grazie anche al peso limitato e alle grandi ruote che montano pneumatici 130-90 R18.
Non ci sono optional ma infinite possibilità di personalizzazione sulla Bagnole, che viene assemblata artigianalmente nei magazzini di piccole aziende locali: “Non usiamo alcun procedimento energivoro per l’assemblaggio; nessun incollaggio, nessuno stampaggio, nessuna fusione di materiali non riciclabili”. La stessa filosofia guida anche la gestione della filiera, completamente locale con forniture e componenti che arrivano al massimo dalla Slovenia, a 900 km di distanza dalla sede francese di KG Auto, Epagny Metz-Tessy.
Il progetto di KG Auto nasce per rompere gli schemi e mettere in discussione le “regole imposte” dal mercato automotive da un punto di vista estetico e funzionale, nell’ottica di ritrovare il piacere della guida eliminando tutto il superfluo.
Meno è meglio, secondo la filosofia della Bagnole: meno peso, meno comfort, meno tecnologia e anche una velocità massima molto limitata rispetto alle auto di oggi, pensata per muoversi agevolmente nei brevi percorsi cittadini di ogni giorno ma anche, e soprattutto, fuori strada.
L’auto minimal rientra nella categoria dei quadricicli: quando uscirà dalle linee (artigianali) di produzione, saranno disponibili due omologazioni della microcar: una versione L6e, quella che si può guidare a partire da 14 anni, con velocità massima di 45 km/h, e una omologazione L7e, che può arrivare a 80 km/h.