La nuova Lancia Delta HF Integrale è il sogno diventato realtà: una storia avviata nel 1979 con la Prima Serie e che nel 2018 ha riportato un modello celebre sul mercato. Mito indiscusso dell’industria automobilistica italiana, torna a farsi strada nel panorama dei motori, in pieno stile racing, come solo il “Deltone” sa fare. Prodotto unico e esclusivo, la ricercata versione della Delta HF Integrale è interamente realizzata a mano. E proprio la cura artigianale ne giustifica il papabile prezzo davvero elevato, ma nel corso del presente articolo avremo modo di tornarci in un secondo frangente.
Indice
Un mito riportato a nuovi fasti
Si riconferma quindi una delle maggiori tendenze degli ultimi anni: riprendere un mito del passato, in grado di riscuotere enormi fortune all’epoca dell’uscita, e riproporlo in chiave moderna, rendendolo il più personalizzabile possibile, un sogno realizzabile giusto da pochi. E l’esclusività giustifica l’attesa ai limiti del frenetico dei fortunati acquirenti, una volta inoltrato l’ordine.
Pronti via, andiamo a “snocciolare” le dimensioni della macchina ventilate: 424 cm di lunghezza, 183 di larghezza e 137 d’altezza. Ricordano le misure di una vettura lanciata circa 15 anni prima, la Fiat Stilo. Questa è, infatti, la “musa” della nuova Lancia Delta HF Integrale, pur avendo linee completamente differenti, richiamanti quelle delle Delta d’antan.
La calandra della Delta Evoluzione GT sarebbe arricchita da un elemento rosso ricordante la vecchia Lancia, squadrata, con una griglia in fibra di carbonio sul frontale. I fari xeno disporrebbero, ça va sans dire, di una forma rotonda, e la carrozzeria sarebbe costruita con pannelli in fibra di carbonio smontabile. Insomma, ci troveremmo nel pieno stile dei bolidi da competizione; di conseguenza, è ben più facile riparare o modificare le parti del mezzo.
Allestimenti, motore e prezzi
Per quanto riguarda gli interni della nuova Lancia Delta HF Integrale, non sarebbero previsti allestimenti specifici, ma richiamerebbero l’antenata, manco a dirlo con una profonda rivisitazione a vantaggio di un’esclusività degna di una quattro ruote del genere. I più evidenti accenni al modello storico sarebbero da ricondursi alle linee squadrate e ai gruppi ottici rotondi, vengono invece a mancare due delle cinque porte simbolo della vecchia Delta.
È poi dedicare un paio di righe a motore e consumi. Sotto il cofano – così si mormora – pulsa un propulsore da 2.4 litri benzina da 350 CV di produzione Fiat. Ma la grandissima novità starebbe nelle due unità elettriche collocate sull’asse posteriore della new entry, da 100 CV ciascuno, le quali, insieme al “cuore” termico, porterebbe la vettura ad una potenza complessiva di 550 CV.
Dall’evoluzione della macchina i fan e gli addetti ai lavori hanno dichiarato di aspettare dei grandi risultati. Testata sulle piste di Jesolo e Ugento, non si può certo dire che le aspettative non siano state soddisfatte, semmai sono state superate, sotto il profilo tecnico. Ed è naturale, visti i prezzi di listino non proprio accessibili, stimati in circa 100.000 euro. Un prezzo di base già importante, destinato a salire con l’aggiunta di varie personalizzazioni possibili a seconda dei gusti e delle esigenze del singolo cliente, autorizzato ad apportare delle modifiche all’estetica, allo stile o anche alla meccanica.