Il suggestivo soprannome di “Inferno Verde” assegnatole è emblematico del contrasto tra i vasti scorci di natura e le sfide insidiosi che ai piloti tocca affrontare. In questo scenario, sorge il Nürburgring, ancora oggi un banco di prova per le Case produttrici di auto e moto da lanciare sul mercato. Nel corso dei decenni lo hanno affrontato dei campioni assoluti di Formula 1 e non solo, che ne hanno cementato lo status, incomparabile con qualsiasi altro tracciato sito in Germania. La serie di percorsi più famoso e completo si sviluppa all’ombra del Castello di Nürburg, a sud di Adenau nello stato della Renania-Palatinato. Andiamo a vedere tutto quello che c’è da sapere.
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I due tracciati
Attualmente il circuito è diviso in due sezioni: una più corta e l’altra più lunga. Il Gp Strecke che si snoda su più di 5 km e la Nordschleife che arriva a 20 km. Sull’intera pista sono presenti ben 98 curve. Negli ultimi anni il tracciato è utilizzato come pista di prova per testare i prototipi delle principali vetture che verrano poi lanciate sul mercato.
Grazie all’alternarsi di curve difficili e dolci, ai saliscendi e ai contunui rettilenei, tale conformazione rende la pista tedesca perfetta per testare in maniera completa la validità dei progetti. Riuscire a ottnere tempi record sulla pista tedesca è una dei principali obiettivi rincorsi dalle scuderie più famose. Il giro più veloce, attualmente è detenuto dalla Mercedes-AMG One che, guidata da Maro Engel, ha girato a un tempo record di 6:35.183 il 28 ottobre 2022.
Nordschleife e Südschleife, il Gran Premio di Germania di F1
In passato la pista è stata teatro di sfide epiche della Formula 1. Ha ospitato quattro edizioni del Gran Premio di Germania di Formula 1 nel 1985, 2009, 2011 e 2013 e ben dodici Gran Premi d’Europa di Formula 1, in un arco di tempo che parte dal 1984 fino ad arrivare al 2007, seppur con diverse pause. A segnare l’esclusione dal calendario del campioanto mondiale fu il terribile incidente occorso a Niki Lauda durante il Gran Premio di Germania del 1976.
Michael Schumacher e il circuito
Per omaggiare la carriera dell’indimenticabile Michael Schumacher, il circuito di Nürburgring assegnerà all’ex pilota di Formula 1 il “Nürburgring Award“, riconoscimento ideato dai proprietari del tracciato per celebrare i grandi protagonisti delle gare da corsa che si sono fatti valere sui circuiti internazionali. Ancora costretto a letto dopo lo spaventoso incidente sulle montagne francesi, il premio sarà ritirato dalla manager Sabine Kehm.
Un riconoscimento che – secondo l’ex responsabile delle attività sportive della Mercedes Norbert Haug – darà una grande forza al campione per continuare sulla strada del recupero. La carriera dell’ex pilota della Ferrari è indissolubilmente legata al circuito “corto” del Nürburgring, oltre al premio gli è stata dedicata anche una curva che si trova tra la Shell Curve e la Dunlop curve.
I test Alfa Romeo
La casa automobilsitica lombarda ha realizzato alcuni dei risultati più celebri proprio sull’asfalto tedesco. Il legame con il circuito teutonico è stato di recente rafforzato con le versioni NRING della scuderia italiana. Serie speciale di vetture realizzata in appena 108 esemplari numerati. L’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e Stelvio Quadrifoglio, ma anche la Alfa Romeo 4C, possono vantare alcuni record di tutto rispetto. La berlina, ad esempio, ha effettuato un giro completo di 20 chilometri in 7 minuti e 39 secondi. La 4C ha ottenuto il miglior risultato tra le autovetture sportive dotate di una potenza inferiore ai 250 cv con un giro completo effettuato in 8 minuti e 4 secondi.
Come prenotare un giro
Il sogno proibito di ogni buon automobilista è quello di poter spingere alla massima potenza la propria autovettura sulla mitica pista tedesca. Un sogno che è possibile realizzare collegandosi al sito del circuito dove si possono consultare le modalità di prenotazione e i prezzi che variano a seconda del periodo dell’anno.
Se si tratta di una prima esperienza, meglio farsi accompagnare da qualcuno esperto del tracciato, nonostante esistano on line numerose simulazioni del circuito. Affrontarlo di persona, a bordo della propria vettura, può essere spiazzante data la presenza di numerosi saliscendi che spesso vengono sottovalutati da chi è in fremente attesa di affrontare il tracciato tedesco.