Con più di un secolo di storia, Peugeot, la Casa automobilistica francese simbolo di eleganza e affidabilità, rappresenta uno dei marchi europei più conosciuti e ammirati ma non tutti sanno, forse, che l’attività imprenditoriale del marchio risale a ben due secoli fa, muovendo i primi passi in altri settori.
Ripercorriamo insieme le tappe più importanti dalla sua creazione, passando attraverso gli sviluppi e le proposte per il futuro, ricordiamo i modelli più iconici e di successo della Casa francese, concludendo con qualche stuzzicante curiosità. Un viaggio che inizia con due fratelli imprenditori, ricchi di idee creative, passa attraverso il mondo del rally (in continua evoluzione) e che, grazie ad un affascinante restyling, ha saputo reinventarsi e proporsi al pubblico con modelli raffinati e inconfondibili.
Indice
Le origini della Casa automobilistica francese
La storia del marchio Peugeot ha inizio il 26 settembre 1810 con la fondazione di un’azienda, la Peugeot Frères, da parte dei fratelli Jean-Pierre II e Jean-Frédéric Peugeot, specializzata nella produzione di seghe a nastro, molle e montature per ombrelli. Dopo di loro, altri due fratelli Charles Christophe e Jean Jacques decisero di investire e fondano la Peugeot Fréres & Compagnie, nel settore della tessitura e di filati.
Le attività si ampliarono poi in altri campi, passando alla produzione di macinacaffè e di biciclette, iniziando così l’attività nel mondo dei veicoli e portando poi alla nascita nel 1847 del famoso marchio a forma di Leone.
Le industrie Peugeot crebbero e, verso la fine del secolo, fu Armand Peugeot, figlio di Jules ed Emile Peugeot, ad avviare l’azienda verso il settore automobilistico. Nel 1889 venne costruito il primo triciclo a vapore e nel 1890 è la volta del primo modello di auto, la Type 2 con un motore Daimler da 565 cc, una potenza di 2 CV e una velocità massima di 18 km/h. Il successo arriverà poi con il modello successivo, la Type 3, che offriva spazio anche per due passeggeri uno sterzo più maneggevole. Forte di questo traguardo, Armand fondò la Société Anonyme des Automobiles et Cycles Peugeot, realizzando nel 1929 il modello 201, il primo ad essere costruito in serie e ad utilizzare il numero a tre cifre.
Ne verranno prodotte più di 43.000 unità e, seguiranno poi, negli anni, gli altri modelli come la Peugeot 401 e 601. Fino a giungere al successo della 403, prodotta nel 1955 in collaborazione con l’atelier automobilistico di Pininfarina, che realizza ancora tanti capolavori di stile. La 403 è stata la prima auto a superare il milione di unità prodotte dalla casa e la prima ad essere proposta anche in versione diesel nel 1959.
L’evoluzione e i modelli di successo della Peugeot
Peugeot è stata una delle prime case automobilistiche a produrre modelli in serie e proporre le versioni con tettuccio apribile realizzato in metallo, le coupé-cabriolet. I primi furono i modelli 401 e 601, e poi arrivarono i modelli 203 e 404.
Nel 1965 Peugeot raggiunge un altro traguardo con la 204, la prima auto a trazione anteriore e, nel 1975 venne prodotta anche la prima ammiraglia della casa, la 604, che conquistò anche gli Stati Uniti, disponibile con motori a benzina, a gasolio e un potente 2.3 tubodiesel, che divenne il primo motore sovralimentato prodotto in Europa.
Successivamente Peugeot acquistò il marchio Citroën e nel 1976 fondò il Gruppo PSA, Peugeot Société Anonyme. Lo stesso anno di inizio produzione di una delle vetture di maggior successo della casa, la 205, realizzata sempre in collaborazione con Pininfarina.
La 205, una compatta utilitaria (oggi la chiameremmo citycar), venne proposta poi in un’ampia gamma di motori, prodotta fino al 1998, e raggiunse oltre 5 milioni di vetture realizzate. Fu anche protagonista indiscussa nei campionati di rally con le versioni GTI e Turbo 16. La 205 è stata l’auto più venduta in Francia nel 1984, 1985 e 1990. A lei fece poi seguito la Peugeot 206, che uscì nel 1998 e che superò il traguardo della precedente con la produzione di oltre 6,5 milioni di unità. Nel 2023, la 205 è stata festeggiata con il suo quarantesimo compleanno, celebrando questa vettura simbolo degli anni ’80 e ’90. Negli anni Novanta arriveranno poi la 106, la citycar compatta, la 306, destinata al segmento C, e la 806, presentata nel 1994 e primo monovolume del marchio.
Gli anni 2000
Nel 2000, Peugeot realizzò un altro primato con il primo lancio al mondo del filtro FAP, il primo filtro antiparticolato (qui cosa fare se intasato), sul modello 607. Dopo vari successi e tante collaborazioni con altre case automobilistiche, nel 2010, Peugeot presenta una nuova immagine con lo stemma rivisitato, un leone più stilizzato, insieme ad un nuovo slogan che indicherà la direzione del marchio: Motion & Emotion, “movimento ed emozione”.
Saranno gli anni di sperimentazione e ricerca sui motori elettrici e ibridi e nuovi modelli come la 508, la berlina che monterà il motore 1.6 e-HDi con sistema Stop & Start, la 301 e la 208. In quegli anni, però, Peugeot ha attraversato un periodo di difficoltà finanziaria e, nel 2014, è arrivato il nuovo amministratore delegato Carlos Tavares a risollevare le sorti dell’azienda, con una gestione della produzione più efficiente.
Un restyling ruggente e la svolta elettrica
Questo ha portato ad un forte rilancio del marchio fino ad arrivare, nel 2020, ad un nuovo restyling che ha fatto breccia nel cuore di tutti gli appassionati della casa e creato interesse e ammirazione. Un restyling ammaliante e moderno che è iniziato con la nuova Peugeot 208, nominata Auto dell’Anno proprio del 2020: un design unico con le luci diurne a LED dalla caratteristica forma sfilata che ricorda molto gli artigli o i canini feroci di una tigre dai denti a sciabola. Un tocco felino, graffiante e accattivante che caratterizzerà poi tutti i modelli della casa rendendoli ammalianti e inconfondibili.
Nel 2021, c’è stato poi un altro cambiamento nell’assetto societario con la fusione del gruppo PSA con il gruppo FCA e la nascita della holding multinazionale Stellantis.
Puntando su design, tecnologia e svolta elettrica, Peugeot porta, così, tutta la sua gamma nel futuro, con nuovi restyling e nuovi motori, come la 208 hybrid e i SUV elettrici E-3008 ed E-5008, senza dimenticare l’introduzione dell’intelligenza artificiale. I nuovi modelli consolidano, se mai ce ne fosse bisogno, la bellezza, l’affidabilità e l’innovazione che hanno sempre contraddistinto Peugeot nella sua lunga storia.
Peugeot regina nel mondo delle corse
Peugeot ha imposto il suo nome anche nel mondo delle corse automobilistiche e questo fin dagli esordi con la Type 3 che partecipò nel 1894 alla Parigi-Rouen, considerata da alcuni la prima gara automobilistica della storia e che darà poi i natali alla famosissima 24 Ore di Le Mans.
Dall’asfalto, ai circuiti, fino ai rally, Peugeot è stata protagonista con modelli storici come la 905, la 908HDi e la 205 Turbo 16, che conquisterà il Mondiale Rally nel 1985 e 1986, fino ad approdare alla Parigi Dakar nel 1987. Il Team Peugeot è salito sul gradino più alto del podio di questa storica gara per ben quattro volte: con la 205 T16 nel 1987 e nel 1988; più avanti, con la 405 T16, nel 1989 e nel 1990.
E protagonista in quello delle due ruote
Il marchio Peugeot però non ha limitato il suo interesse al mondo delle quattroruote ma ha allargato le sue competenze anche nel settore delle due ruote. Partendo dalla produzione nel 1886 di biciclette e tricicli, passando per il 1898 con il primo triciclo motorizzato, Peugeot arrivò poi alla realizzazione nel 1901 della prima motocicletta da 1,5 CV.
Ma non si fermò di certo qui e tra il 1901 e il 1939 produsse ben 61 modelli diversi tra moto e ciclomotori. Nel 1955 ci fu anche il debutto nella categoria scooter con i modelli S55 e S57. Arrivando poi negli anni ’70 con un modello di ciclomotore che farà la storia nella categoria dei 50 cc, il P103 che insieme al P104 registrò il record di vendite in Francia. Passiamo poi rapidamente al 1982 con il lancio della serie SC e SX per gli scooter, senza abbandonare il mondo delle biciclette con la proposta di una bici da corsa in carbonio, la PY10.
Arriviamo poi agli anni 2000, precisamente al 2006 con la presentazione di Satelis, il primo scooterone in casa Peugeot da 125 cc, e da qui ai giorni nostri con proposte nell’elettrico con e-Streetzone, operazioni nostalgia con Nuovo Django e Django Classic e il concept futuristico SPx che trae ispirazione dal mitico modello P103 e si proietta nel futuro dell’elettrico.
Qualche curiosità
Non potevamo concludere il nostro articolo senza qualche curiosità e qualche ulteriore primato che hanno reso Peugeot protagonista indiscussa e su più fronti della storia dell’automobile internazionale.
- La Type 3 è stata la prima auto immatricolata in Italia, acquistata nel 1893 dall’imprenditore Gaetano Rossi, proprietario del lanificio Lanerossi, in provincia di Vicenza, e proprio l’anno scorso si sono celebrati i 130 anni di Peugeot in Italia;
- I suoi modelli, escludendo la Type 2 e la Type 3 utilizzano, per classificarli, solo numeri e lo zero centrale serviva, all’inizio della produzione, a mascherare il foro della manovella per l’avviamento del motore;
- La Peugeot 504 è stato il primo modello del marchio a conquistare il titolo di Auto dell’Anno nel 1969;
- La Peugeot 1007 è stato il primo modello ad utilizzare quattro cifre con due zeri al centro, denominazione che si utilizza anche oggi per le categorie SUV e crossover;
- Peugeot, in Italia, vince e convince anche nel settore dell’elettrico: nel 2023 è stata prima nel segmento B-Berlina elettrico con la E-208.
Non resta che vedere gli sviluppi futuri e le proposte che non mancheranno di sorprendere e incantare per bellezza e tecnologia dell’elegante marchio.