Fiat Panda a Pomigliano fino al 2029, primi spoiler sul prezzo

Mentre l'attuale generazione continuerà a essere prodotta presso l'impianto di Pomigliano d'Arco fino al 2029, trapelano gli spoiler sul prezzo della prossima

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 31 Maggio 2024 18:07

Contro il malcontento generale, arriva una buona notizia sulla Fiat Panda. L’iconica citycar del marchio torinese, bestseller per eccellenza lungo la nostra penisola, passerà all’era a zero emissioni fra solo poche settimane. Il prossimo 11 luglio sarà, infatti, presentata la nuova generazione, a trazione 100% elettrica. Una novità assoluta, così come il luogo di fabbricazione, visto che, anziché a Pomigliano d’Arco, vedrà la luce a Kragujevac, in Serbia. Alla decisione presa dai vertici Stellantis la manodopera campana ha espresso lamentele, sentendosi messa da parte.

Dopo aver lungamente lavorato ai successi del modello, il personale ha accusato l’attuale gestione di ingratitudine. Allo stesso modo, pure il Governo ha manifestato sdegno, attraverso le dichiarazioni al vetriolo dei suoi maggiori esponenti. Dalla premier Giorgia Meloni al vice (nonché ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) Matteo Salvini, fino al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nessuno ha risparmiato il marchio. Dalla sua fondazione nel lontano 1899, la Casa torinese è sempre stata legata alle rispettive origini. E sa di beffa la scelta di presentare la futura Panda il prossimo 11 luglio, in occasione dei 125 anni dalla nascita.

Fiore all’occhiello dell’industria italiana, Fiat vive, però, un’epoca diversa. Con i confini territoriali ridotti, a seguito della globalizzazione, e le velleità globali di Stellantis, qualcosa è cambiato. Mentre John Elkann predica “pace e amore”, assumendosi il merito di aver salvato Fiat da una fine simile a quella di Olivetti, arrivano felici aggiornamenti. Infatti, la produzione della Fiat Panda presso il complesso di Pomigliano d’Arco continuerà almeno fino al 2029.

Un bel passo in avanti, rispetto al 2025 degli inizi, poi diventato 2026. Da settimane circolavano voci in proposito, ma adesso i dubbi svaniscono. Trattasi della serie attuale, la più tecnologica di sempre, ribattezzata Pandina, onde evitare fraintendimenti con il prossimo capitolo. Al di là del nome, la vettura ha ricevuto un upgrade nei contenuti e, soprattutto, gli aggiustamenti del caso per le normative Euro 7.

Siccome la Commissione Europea ha stretto la cinghia sulle emissioni, si è reso necessario apportare delle modifiche ai motori, riducendo l’impatto ambientale. Inoltre, è in programma l’introduzione di altri propulsori, compresa una versione mild hybrid, in maniera da contenere ancor più lo smog provocato e il consumo di carburante.

Il prezzo di partenza

Il segretario generale UILM Gianluca Ficco, responsabile del settore automotive e il numero uno di UILM Campania, Crescenzo Auriemma, manifestano parziale soddisfazione: “Hanno detto che la Panda ibrida verrà prodotta fino al 2029 ma nello stesso tempo metteranno su mercato una Panda con allestimenti essenziali in Serbia che costerà 15 mila euro.

Nel Paese dell’Est Europa non realizzeranno soltanto un’auto full electric. Completeranno, infatti, la gamma una variante termica e una ibrida. Ergo, sussiste il concreto rischio di cannibalizzazione interna o è perlomeno quanto temono le associazioni.

In quel di Pomigliano d’Arco arriveranno il prossimo anno l’Alfa Romeo Stelvio e nel 2026 la Giulia. In aggiunta, potrebbe essere rinnovata la Tonale dal 2026, benché sia piombato il silenzio: “Abbiamo anche chiesto maggiori delucidazioni sulla vettura in studio per la futura sostituzione della Tonale, ma – concludono Ficco e Auriemma – non abbiamo ottenuto novità rilevanti rispetto a quanto dichiarato ieri dall’amministratore delegato Carlos Tavares”.