Il Gruppo Renault cresce e lo fa a ritmo sostenuto, sfruttando al meglio il piano di sviluppo definito dall’amministratore delegato, il milanese Luca De Meo, alla guida della Casa dal 2020 e a cui si deve la svolta elettrica della Casa francese. L’ottimo stato di salute di Renault è evidente dai risultati ottenuti dall’azienda nel corso del primo semestre del 2024. La prima metà di anno si è chiusa in positivo, con risultati che fanno ben sperare in vista del prossimo semestre. Renault è riuscita anche a raggiungere un importante target: il margine operativo del gruppo, infatti, ha toccato valori record, premiando il lavoro svolto dalla Casa.
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Un semestre ottimo
Il primo semestre di Renault si è chiuso con 27 miliardi di euro di ricavi e una crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari al +0,4%. Anche se il dato percentuale non appare straordinario, almeno a una prima analisi, la Casa ha sottolineato come ci siano altri elementi da analizzare per avere un quadro più completo sullo stato di salute del Gruppo francese. In particolare, il margine operativo di Renault è stato da record, arrivando fino all’8,1% dei ricavi, con un incremento complessivo di 100 milioni di euro rispetto al dato precedente.
Da segnalare anche un utile netto di 1,4 miliardi di euro (che include anche una minusvalenza di 440 milioni di euro legata alla cessione di una quota azionaria di Nissan). Il flusso di casa è di 1,3 miliardi di euro. Per il secondo semestre, Renault ha confermato i target finanziari. L’obiettivo è chiudere l’anno con un margine operativo pari al 7,5% dei ricavi (risultato ampiamente raggiunto nel primo semestre e, a questo punto, alla portata dell’azienda anche nel secondo). Per migliorar ei risultati, Renault sta lavorando anche al contenimento dei costi.
Una nuova era per Renault
L’amministratore delegato di Renault, De Meo, da tempo contrario allo stop a benzina e diesel, ha commentato i risultati ottenuti dal Gruppo evidenziando la “mentalità innovativa” che oggi caratterizza il Gruppo, che sembra essere tornato ai “suoi anni d’oro“. Secondo De Meo, inoltre, Renault è riuscita ad accelerare il suo sviluppo, anche con importanti investimenti nell’elettrico, ed è oggi “la casa automobilista europea più avanzata“. La strada è ancora lunga ma i risultati raccolti nel corso del primo semestre dell’anno fanno sorridere dirigenza (anche se il valore azionario negli ultimi giorni è calato nettamente).
Ricordiamo che Renault ha svelato, sul finire del 2022, il piano Renaulution che detta le linee guida per il futuro del Gruppo francese. Si tratta del primo piano industriale che l’azienda ha realizzato sotto la guida d De Meo, il cui primo obiettivo (già centrato) era rendere Renault nuovamente in grado di generare profitti oltre che di raggiungere un margine operativo superiore al 5%.
Ricordiamo che Renault se la sta cavando bene anche in termini di vendite in Europa, come confermano i recenti dati Acea. La Casa francese, infatti, ha chiuso il primo semestre del 2024 con 672 mila unità immatricolate e una crescita su base annua del +3.8% (il dato tiene conto dell’UE, dei Paesi Efta e del Regno Unito). La quota di mercato della Casa francese in Europa è ora pari a 9,8%. La distanza con Volkswagen e Stellantis, almeno in termini di vendita, è ancora molto marcata. De Meo, in passato, ha aperto all’ipotesi di un’alleanza europea contro i produttori cinesi che, almeno per il momento, non ha trovato seguito.