Renault Emblème, alla scoperta dell’auto della decarbonizzazione

La mobilità elettrica in casa Renault ha un volto: quello di Emblème, la nuova concept car svelata dalla divisione elettrica Ampere del gruppo francese

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 2 Novembre 2024 11:46

Con l’emergenza smog in atto, spetta all’industria delle quattro ruote fare la sua parte per raddrizzare la situazione. Chi lavora nella filiera è chiamato a ripensare il proprio modus operandi. Come un marinaio in mare aperto, Renault Emblème veleggia ad ali spiegate lungo una rotta ambiziosa: la neutralità carbonica entro il 2040 in Europa e il 2050 nel resto del mondo. Ampere, la giovane divisione nata per costruire un domani più pulito, punta a tagliare il traguardo già nel 2035.

Gli esperti lo ripetono ogni giorno: bisogna voltare pagina, abbandonare i vecchi schemi di mobilità, altrimenti il futuro delle prossime generazioni rischia di essere nebuloso. Sulla falsariga di qualsiasi altro comparto, anche quello dei motori deve superare delle sfide importanti. Ampere accoglie la necessità della svolta e la interpreta in maniera innovativa. Produrre auto a trazione 100% elettrica è giusto il punto di partenza, parte di una filosofia che coinvolge l’intero ciclo di vita del prodotto; dai materiali selezionati con cura al design aerodinamico, dalla produzione all’uso e fino al riciclo finale, ciascun dettaglio è studiato per ridurre al massimo l’impronta ecologica.

Bellezza e sostenibilità senza compromessi

Le competenze specifiche degli operatori si muovono nella stessa direzione. A più riprese i massimi esponenti del gruppo lo hanno spiegato: il treno dell’elettrico è ormai partito. Sebbene qualche obiezione sia stata sollevata, nello specifico sul protocollo Euro 7, il management condivide i principi di fondo. L’impegno profuso dalla squadra di lavoro ha dato forma al nuovo concept (o demo car, per riprendere il termine usato nelle comunicazioni ufficiali) Renault Embléme.

Questo esemplare non si limita a essere un veicolo green. Incarna un ideale: bellezza e sostenibilità insieme, senza compromessi. Aggiornare il settore dei trasporti e tendere la mano al Pianeta: più che una questione tecnologica, una missione collettiva.

Ampere è “figlia dei suoi tempi”, ma meglio. A differenza di tante altre iniziative, focalizzate sulla produzione di veicoli elettrici, adotta una visione “ecosistemica”. Prego? L’intera filiera produttiva è accomunata dall’obiettivo di ridurre, al minimo dispendio di risorse. Scopo: lavorare su ciascun aspetto del ciclo di vita, così da abbassare al massimo l’impronta carbonica. Per riuscirci servono innovazioni in cinque aree: eco-design, scelta delle risorse, fabbricazione, utilizzo e recupero finale.

La politica implica che ciascun componente della decarbonizzazione non sia trattato in isolamento, bensì integrato in un’azione ad ampio raggio. L’attività spazia dalla selezione dei materiali allo smaltimento, noto con l’espressione “dalla culla alla tomba” (o “cradle to grave”). Le stime attestano la validità del percorso, al momento intrapreso sotto forma di esercizio stilistico, ma con la mente proiettata verso le vetture di serie dei prossimi anni.

Un prototipo di decarbonizzazione totale

Presentata al Salone dell’Auto del 2024, la Renault Emblème incarna pienamente lo spirito di Ampere. La demo car rappresenta il primo esempio concreto di un veicolo a ridotto impatto ambientale pensato per le famiglie, capace di ridurre del 90% le emissioni di gas serra (CO2e) nel suo intero ciclo rispetto ai modelli attuali.

Un prototipo dinamico, progettato per offrire massima abitabilità e un comfort elevato, ma soprattutto a una massiccia decarbonizzazione. Ciò è stato possibile grazie alla scelta accurata dei materiali e a un’estetica contemporanea e funzionale. E, ça va sans dire, il piacere di guida non è mai sacrificato.

 

Renault Emblème, simbolo di bellezza e sostenibilità
Fonte: Ufficio Stampa Renault
La Renault Emblème è un mix di bellezza e sostenibilità

La “bussola” di ingegneri e designer è sempre stata chiara: coniugare efficienza energetica e aerodinamica. Il risultato? Una shooting brake di 4,80 metri che coniuga stile e praticità. La motorizzazione bi-energy, che impiega sia elettricità sia idrogeno, permette di affrontare spostamenti a basse emissioni di carbonio su brevi e lunghe distanze, garantendo massima flessibilità.

Design e materiali sostenibili

Il Gruppo Renault ha abbracciato una filosofia di eco-design per la demo car Emblème, adottando materiali riciclati per il 50% della vettura e rendendo quasi tutti i componenti riciclabili a fine vita. L’impegno verso la sostenibilità ha portato a una riduzione del 70% dell’impronta carbonica per ciascun elemento rispetto a modelli tradizionali. Le linee stilistiche esprimono la nuova identità del marchio, definita “La Nouvelle Vague”, dove passione e progresso si incontrano.

Renault Emblème, interni accoglienti
Fonte: Ufficio Stampa Renault
L’abitacolo della Renault Emblème mette subito gli occupanti a loro agio

Emblème dimostra come il comparto automobilistico possa guidare il cambiamento. Tra i punti di forza del progetto, l’abitacolo offre un’atmosfera moderna e accogliente, arricchita da tecnologie avanzate quali il display OpenR Panorama che si estende lungo l’intera plancia, integrando infotainment e funzioni di guida in un’interfaccia intuitiva e all’avanguardia.

Inquinare meno – lo avrete capito – è una priorità assoluta per Renault con Emblème. Non uno slogan, ma una reale presa di coscienza. A differenza dei soliti parametri, l’azienda applica un metodo ancor più rigoroso: l’Analisi del Ciclo di Vita (ACV). Tale metodologia prevede di misurare il potenziale di riscaldamento globale delle emissioni di gas serra, calcolato in CO2 equivalente (CO2e) per ciascun veicolo. Il percorso delineato esamina l’impatto ambientale in ciascuna fase: dall’estrazione delle materie alla produzione, dall’assemblaggio all’utilizzo e fino al riciclo finale. Nulla sfugge all’analisi e al controllo.

Taglio del 90% alla CO2e

Un esempio concreto dell’efficacia di questo approccio arriva dai dati della Megane E-Tech Electric. La berlina compatta registra un’impronta di 24 tonnellate di CO2e nel corso del suo complessivo ciclo di vita, meno della metà rispetto alle controparti endotermiche (per confronto, la Captur versione benzina genera 50 tonnellate di CO2e). Sulla base degli incoraggianti risultati, la showcar punta a un obiettivo ancora più elevato: solo 5 tonnellate di CO2e nel suo ciclo di vita. Numeri alla mano, è il 90% in meno degli esemplari attuali.

“Emblème incarna il nostro approccio ecosistemico e la portata della nostra ambizione di costruire un futuro sostenibile grazie all’innovazione tecnologica – ha dichiarato Luca de Meo, amministratore delegato di Renault e Ampere -. È la prova che l’auto è sempre la forza motrice del progresso… un’equazione che deve tener conto anche dell’emozione!

Incarna il futuro linguaggio stilistico della Marca Renault, quella che chiamiamo ‘La Nouvelle Vague’ – ha proseguito il manager di origini milanesi –. In media, le auto termiche hanno un’impronta di 50 tonnellate; per Emblème, le tonnellate sono 5… dalla culla alla tomba. Un capolavoro”. Nella partita per la transizione green, la Losanga non si limita a giocare: reclama un posto in prima classe.