Parte la grande sfida elettrica di Renault: con Embleme la Casa francese ha realizzato un’auto che si pone come obiettivo quello della massima decarbonizzazione per l’intero ciclo di vita, puntano a emettere il 90% di CO2 in meno rispetto agli odierni modelli equivalenti.
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Renault Embleme abbatte le emissioni inquinanti
La decarbonizzazione della mobilità è un elemento chiave nella lotta contro il cambiamento climatico: Renault ha sposato questa causa mettendo in campo tutte le sue conoscenze. Per raggiungere l’obiettivo zero emissioni nel 2040 in Europa e nel 2050 in tutto il mondo, il brand transalpino rivoluzione il modo di progettare e produrre i propri veicoli.
Embleme è la dimostrazione lampante degli enormi passi in avanti compiuti da parte del brand francese: la demo-car che verrà esposta al Paris Motor Show 2024 rappresenta la visione di auto 100% elettrica per le famiglie.
Il nuovo modello continua sulla strada già intrapresa dalla concept-car Scenic Vision H2-Tech svelata nel 2022, andando ancora oltre, emettendo il 90% di gas a effetto serra in meno rispetto ai veicoli equivalenti presenti al giorno d’oggi nel mercato auto, ossia solamente 5 tonnellate di CO2 “dalla culla alla tomba” dell’intero ciclo vitale del veicolo.
L’obiettivo zero emissioni è raggiunto innanzitutto grazie alla riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra e poi al ricorso a misure di compensazione: per riuscirci Renault ha studiato una serie di abbinamenti intelligenti, credibili e fattibili, dai materiali riciclati di origina naturale alla pratica diffusa della seconda vita e della circolarità.
La Renault Embleme segna un cambiamento epocale nell’approccio olistico al design dei veicoli: l’esterno fonde insieme eleganza, sportività ed emozione, grazie alle curve e alle linee grafiche e tecniche capaci di creare un oggetto davvero accattivante.
A giocare un ruolo determinante nel design è anche la meticolosa ottimizzazione dell’aerodinamica, concepita per andare a esaltare l’efficienza con un approccio che riesca a essere più sostenibile senza compromettere il valore dell’estetica.
Via i retrovisori, sostituiti da due telecamere incorporate nei passaruota: i tergicristalli anteriori sono nascosti sotto il cofano e le maniglie delle porte sono incassate nella carrozzeria. Il fondo piatto trae palese ispirazione dal mondo della Formula 1 ed è arricchito da un diffusore attivo che si inclina in basso e all’indietro, per equilibrare i flussi d’aria e ridurre la resistenza aerodinamica.
La motorizzazione elettrica bi-energy
La nuova Renault Embleme è dotata di una motorizzazione elettrica bi-energy, vale a dire che è alimentata in due diversi modi: da una batteria ricaricabile classica, sufficiente per gli spostamenti di tutti i giorni, e da una cella a combustibile a idrogeno adatta ai viaggi lunghi.
Il motore elettrico a rotore avvolto da 160 kW è alimentato da una batteria da 40 kWh meno pesante, meno costosa e meno ingombrante ma più virtuosa rispetto a quella di altri modelli elettrici con autonomia da centinaia di chilometri.
La cella a combustibile PEMFC da 30 kW, invece, è alimentata con idrogeno a basso contenuto di carbonio, attraverso un serbatoio dalla capacità di 2,8 chili: fornisce al veicolo tutta l’energia necessaria per affrontare lunghi viaggi con un rendimento massimo di circa il 60%.
Grazie a questa configurazione che ottimizza la versatilità della vettura, la Embleme può percorrere fino a 1.000 chilometro in un tempo equivalente a quello delle auto termiche: con soli due pieni di idrogeno effettuati in meno di cinque minuti ciascuno, senza ricarica, l’autonomia è di 350 chilometri.