Renault Embleme, la grande sfida: il 90% in meno di emissioni inquinanti

Con la nuova Embleme la Renault riduce del 90% le emissioni inquinanti: una svolta epocale per la Casa francese nella sfida della decarbonizzazione

Foto di Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista Pubblicista

Giornalista pubblicista dal 2014, da oltre 10 anni scrive sul web occupandosi di vari argomenti: sport, cronaca, motori, musica, cinema e videogame.

Pubblicato: 5 Ottobre 2024 12:00

Parte la grande sfida elettrica di Renault: con Embleme la Casa francese ha realizzato un’auto che si pone come obiettivo quello della massima decarbonizzazione per l’intero ciclo di vita, puntano a emettere il 90% di CO2 in meno rispetto agli odierni modelli equivalenti.

Renault Embleme abbatte le emissioni inquinanti

La decarbonizzazione della mobilità è un elemento chiave nella lotta contro il cambiamento climatico: Renault ha sposato questa causa mettendo in campo tutte le sue conoscenze. Per raggiungere l’obiettivo zero emissioni nel 2040 in Europa e nel 2050 in tutto il mondo, il brand transalpino rivoluzione il modo di progettare e produrre i propri veicoli.

Embleme è la dimostrazione lampante degli enormi passi in avanti compiuti da parte del brand francese: la demo-car che verrà esposta al Paris Motor Show 2024 rappresenta la visione di auto 100% elettrica per le famiglie.

Il nuovo modello continua sulla strada già intrapresa dalla concept-car Scenic Vision H2-Tech svelata nel 2022, andando ancora oltre, emettendo il 90% di gas a effetto serra in meno rispetto ai veicoli equivalenti presenti al giorno d’oggi nel mercato auto, ossia solamente 5 tonnellate di CO2 “dalla culla alla tomba” dell’intero ciclo vitale del veicolo.

L’obiettivo zero emissioni è raggiunto innanzitutto grazie alla riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra e poi al ricorso a misure di compensazione: per riuscirci Renault ha studiato una serie di abbinamenti intelligenti, credibili e fattibili, dai materiali riciclati di origina naturale alla pratica diffusa della seconda vita e della circolarità.

La Renault Embleme segna un cambiamento epocale nell’approccio olistico al design dei veicoli: l’esterno fonde insieme eleganza, sportività ed emozione, grazie alle curve e alle linee grafiche e tecniche capaci di creare un oggetto davvero accattivante.

A giocare un ruolo determinante nel design è anche la meticolosa ottimizzazione dell’aerodinamica, concepita per andare a esaltare l’efficienza con un approccio che riesca a essere più sostenibile senza compromettere il valore dell’estetica.

Via i retrovisori, sostituiti da due telecamere incorporate nei passaruota: i tergicristalli anteriori sono nascosti sotto il cofano e le maniglie delle porte sono incassate nella carrozzeria. Il fondo piatto trae palese ispirazione dal mondo della Formula 1 ed è arricchito da un diffusore attivo che si inclina in basso e all’indietro, per equilibrare i flussi d’aria e ridurre la resistenza aerodinamica.

La motorizzazione elettrica bi-energy

La nuova Renault Embleme è dotata di una motorizzazione elettrica bi-energy, vale a dire che è alimentata in due diversi modi: da una batteria ricaricabile classica, sufficiente per gli spostamenti di tutti i giorni, e da una cella a combustibile a idrogeno adatta ai viaggi lunghi.

Il motore elettrico a rotore avvolto da 160 kW è alimentato da una batteria da 40 kWh meno pesante, meno costosa e meno ingombrante ma più virtuosa rispetto a quella di altri modelli elettrici con autonomia da centinaia di chilometri.

La cella a combustibile PEMFC da 30 kW, invece, è alimentata con idrogeno a basso contenuto di carbonio, attraverso un serbatoio dalla capacità di 2,8 chili: fornisce al veicolo tutta l’energia necessaria per affrontare lunghi viaggi con un rendimento massimo di circa il 60%.

Grazie a questa configurazione che ottimizza la versatilità della vettura, la Embleme può percorrere fino a 1.000 chilometro in un tempo equivalente a quello delle auto termiche: con soli due pieni di idrogeno effettuati in meno di cinque minuti ciascuno, senza ricarica, l’autonomia è di 350 chilometri.