Trasformare la vostra vecchia automobile in un mezzo elettrico? Ora si può con i kit retrofit. Ma cosa sono? Come funzionano? E cosa più importante, quanto costano? Vediamolo insieme.
Il termine retrofit significa aggiungere nuove tecnologie/funzionalità ad un sistema (automobile, edificio, ecc.) vecchio, così da prolungarne la vita. Ad esempio, nel caso di un’auto, si parla di retrofit se aggiungiamo un catalizzatore ad un motore a combustione interna, se aggiungiamo gli alzacristalli elettrici, se installiamo la chiusura centralizzata oppure, come nel nostro caso, convertiamo un veicolo a benzina in elettrico.
Se possedete una vecchia auto che, essendo troppo inquinante per le nuove norme, non può più circolare ma non volete buttarla via, potete trasformarla in elettrica. Dall’11 gennaio 2016, giorno di pubblicazione del decreto 219 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla Gazzetta Ufficiale, si può. Tale decreto è inerente alla “riqualificazione elettrica” dei veicoli.
La conversione verrà fatta da un meccanico, specializzato in questo tipo di interventi, che installerà sulla vettura il kit per il retrofit omologato e, al termine, porterà il veicolo alla Motorizzazione Civile, per l’aggiornamento del libretto di circolazione.
I principali interventi che verranno eseguiti sul mezzo consisteranno nel:
– cambiare il motore termico con uno elettrico;
– cambiare il serbatoio del carburante con un pacco batterie;
– cambiare il condizionatore a gas con uno a pompa di calore;
– rimuovere i tubi di scarico, il radiatore e il circuito di raffreddamento.
Al momento, le prestazioni di un’auto convertita in elettrica sono:
– autonomia massima di 100 km;
– pacco batteria ricaricabile in 4 ore;
– manutenzione ridotta dell’80%.
Mentre i vantaggi sono:
– percorrere 100 km al costo di 1,5 euro di elettricità;
– accesso libero alle ZTL (Zona Traffico Limitato);
– alcuni parcheggi gratis;
– congrui risparmi su bollo e assicurazione dell’automobile.
Parliamo ora di costi. Il costo del kit per il retrofit è abbastanza alto, si aggira intorno ai 10000 euro, per stare bassi. Stilando un ipotetico preventivo, abbiamo:
– smantellamento del precedente impianto e della parte meccanica: 1000 euro;
– installazione nuovo motore elettrico: dai 1000 ai 4000 euro;
– installazione parte elettronica: circa 4.000 euro;
– pacco batterie: fino a 4000 euro;
– manodopera: circa 1.000 euro.
In conclusione, diciamo che i costi non sono troppo invitanti ma data l’efficienza e l’economicità di un mezzo elettrico, di certo il suo costo sarà ripagato nel tempo.
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