Spia del filtro antiparticolato accesa: cosa fare

Il filtro antiparticolato è presente su tutte le auto diesel di nuova generazione e anche sulle più recenti vetture a benzina: che cosa fare quando si accende la spia

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Laura Raso

automotive specialist

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Pubblicato: 12 Gennaio 2023 17:30

Le auto alimentate a gasolio oggi sono tutte dotate del famoso filtro antiparticolato, volto a ridurre le emissioni inquinanti. Oggi anche le più recenti vetture a benzina sono dotate di questo particolare dispositivo.

Può capitare che la spia del filtro antiparticolato si accenda mentre si è in viaggio. È importante sapere che cosa fare in questo caso, se bisogna fermare immediatamente il veicolo o se si può continuare la marcia, facendo controllare l’auto prima possibile a un professionista. Vediamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Filtro antiparticolato: di cosa si tratta e come funziona

Come sappiamo, il motore – durante il suo funzionamento – accumula una serie di inquinanti, tra cui anche residui di carbonio incombusti. Questi formano quello che convenzionalmente chiamiamo particolato. Il problema potrebbe essere risolto con una miscela di aria e carburante più ricca d’aria, ma questo formerebbe una maggiore quantità di ossidi di azoto, anch’essi “pericolosi”.

E allora, come ridurre il particolato? Andando ad agire dopo la combustione, e quindi sui gas di scarico prodotti. E questo è proprio ciò che fa il filtro antiparticolato dell’auto, il suo compito è appunto filtrare queste piccolissime particelle di residui, molto dannose. Dopo una certa quantità di chilometri percorsi e di funzionamento del filtro antiparticolato, lo stesso può risultare intasato; in genere avviene dopo circa 800 chilometri, che possono diminuire addirittura a 100 in città.

Rigenerazione del filtro antiparticolato: di cosa si tratta

Ci sono due sensori misurano la differenza di pressione a monte e a valle del filtro, che indicano quando è il momento di avviare automaticamente la pulizia. Se questo valore è troppo alto, allora la centralina di controllo fa partire il ciclo di pulizia, detto anche di rigenerazione. In particolare, durante questa fase, viene iniettato più gasolio in camera di combustione, e questo consente di alzare la temperatura nel filtro fino a circa 550° C: tutti i residui bruciano e vengono espulsi dal filtro. Cosa succede se la spia si accende?

Spia filtro antiparticolato: cosa segnala

Ci sono delle differenze da tenere presente in base all’anno di immatricolazione dell’auto. Se la vettura è più datata, allora la spia del filtro antiparticolato si accende per avvisare che è in corso la rigenerazione. Il consiglio, in questi casi, è percorrere strade a scorrimento veloce, facendo arrivare l’auto a 3.000 giri/minuto, finché la spia non si spegne.

Attenzione: non arrestate il veicolo quando la spia è accesa. Non segnala un guasto, anzi, spegnendo il motore interrompete la pulizia del filtro antiparticolato e, a lungo andare, danneggiate il filtro e rischiate di contaminare l’olio con il gasolio. Per questo motivo nelle auto più recenti, non si accende alcuna spia durante la pulizia: sono dotate di rigenerazione “silenziosa”.

Spia del filtro antiparticolato e spia del motore accese: che succede?

Non sottovalutate invece la situazione quando, oltre alla spia del filtro antiparticolato, si accende anche quella che segnala un’avaria al motore. In questo caso è assolutamente necessario far controllare l’auto a un meccanico. In genere, anche quando la vita del filtro è terminata, è possibile provare a fare la rigenerazione forzata in officina. Nel caso in cui l’esito sia negativo (quasi sempre) si può procedere al lavaggio (sempre fatto da un meccanico con prodotti professionali), altrimenti bisogna rassegnarsi: è arrivato il momento di sostituire il filtro antiparticolato.