La Suzuki Jimny ha stupito analisti di settore e appassionati del marchio giapponese per la sua robustezza e versatilità. A dispetto delle facili apparenze, il piccolo fuoristrada ha il potenziale di solcare terreni insidiosi, capaci di mettere in difficoltà vetture di dimensioni maggiori. Sotto le “mentite spoglie” di una city car qualunque, l’esemplare “dagli occhi a mandorla” ha carattere da vendere. E presto aggiungerà una pedina ulteriore al suo già nutrito scacchiere. Se al momento il produttore nipponico permette di ordinarla con motorizzazioni termiche, tra qualche mese sarà acquistabile anche in versione mild hybrid da 48 Volt.
Nella lotta contro il cambiamento climatico i player dell’automotive desiderano farsi cogliere pronti. Un po’ spinti da questioni di tipo, uno po’a causa dei severi vincoli fissati dalle autorità politiche, nazionali e comunitarie, le quali diverranno sempre più restrittive negli anni a venire, tra cui in Europa, dove la gamma Suzuki riscuote dei discreti consensi, specie nella nostra Italia. La politica low-cost suggerisce il mancato rilascio di una variante solo elettrica, idea sì affascinante, ma prematura, dati gli elevati costi di fabbricazione da sostenere.
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Un piccolo portento
In definitiva, la Suzuki Jimny è un piccolo portento delle meccanica. Con il suo motore benzina 1.5 litri da 102 cavalli di potenza e 130 Nm di coppia, è in grado di soddisfare pure gli automobilisti più esigenti. E, grazie alla trazione integrale All Grip Pro, che prevede la trazione posteriore e quella 4×4 inseribile, il “Suzukino” se la cava egregiamente su qualunque tipologia di terreno, compreso il più accidentato. Insomma, un veicolo che può dire la sua, tanto su tracciati stradali quanto nell’off road.
Per chi ha particolari esigenze, però, i 102 cavalli della Suzuki Jimny potrebbero non essere del tutto sufficienti. Se siete proprietari di un “Suzukino” e vi trovate in questa situazione, non preoccupatevi: grazie al lavoro dei tecnici di AutoPlus Sportszentrium (un team di appassionati filippini) potrete montare un kit di elaborazione del sistema di trazione che consentirà di raddoppiare i cavalli di potenza dell’ultima interpretazione, portandoli fino a 200.
Mette il turbo
Il kit di elaborazione è prodotto dall’azienda degli Emirati Arabi F-Performance appositamente per il fuoristrada compatto giapponese. Il suo punto di forza è il turbo, che spinge il motore a benzina fino a 200 cavalli, ma non è l’unico componente degno di nota. Nel kit per la Jimny, infatti, c’è anche un nuovo intercooler, nuovi iniettori e una nuova pompa della benzina. Ovviamente, non può poi mancare una centralina sviluppata ad hoc, grazie alla quale è possibile controllare e “tenere a bada” l’intero sistema.
Gli “elaboratori” di AutoPlus Sportszentrium, però, sono dovuti intervenire anche sull’assetto del “Suzukino”. Nella sua configurazione “originale”, infatti, difficilmente il Jimny sarebbe stato in grado di mantenere la strada con una tale potenza nel cofano. Per questo è stato necessario montare delle sospensioni ribassate e irrigidite dell’azienda statunitense RS-R, che garantiscono maggior stabilità pure quando il motore eroga tutti i 200 cavalli. Non mancano, infine, alcuni interventi estetici, come i nuovi cerchi in lega, pneumatici più larghi, freni a disco anteriori AP Racing e sedili sportivi Recaro.