DNA Toyota e immagine rinnovata con grandi novità per quanto riguarda il design della zona anteriore, performance e una maggiore dinamicità nella guida urbana che la porta per la sua efficienza ai massimi della categoria.
A quattro anni dal lancio sul mercato della prima Toyota Aygo, il restyling è quasi d’obbligo per non incorrere nella classica crisi di mezza età. La zona maggiormente interessata dalla rivoluzione estetica è il frontale della vettura, in cui si ha un’evoluzione del design a “X” che la contraddistingue, aumentando così il suo tratto caratterizzante. Spesso “caratterizzare” fa rima anche con “personalizzare”, e con Aygo questa possibilità viene data dalla possibilità di richiedere innanzitutto i contorni dei fari rifiniti in nero, argento o nero lucido. Fari che grazie a un accattivante gioco grafico sembrano avvolgere totalmente il cofano. Colpisce soprattutto la parte inferiore dell’anteriore, con un’enorme e massiccia presa d’aria interrotta dal paraurti di un nero deciso. Forse un po’ troppo aggressiva, ma l’aggressività raramente viene recepita come un elemento negativo dal grande pubblico.
Il laterale e il posteriore sono sostanzialmente uguali, con gli accentuati e consueti giochi grafici del portellone. L’unica novità sostanziale dovrebbero essere i cerchi in lega da 15 pollici.
Il motore è il pluripremiato VVT-i da 998 cc, 3 cilindri, 12 valvole DOHC conforme agli standard EURO 6.2 relativi alle emissioni. Il motore è stato rivisto per abbinare il giusto bilanciamento tra consumi e potenza a livelli di coppia ottimali anche con i regimi del motore più bassi, offrendo un’esperienza di guida unica anche nei contesti urbani. Un 3 cilindri da 1 litro capace di sviluppare 72 CV e una coppia massima di 93 Nm disponibile a 4.400 giri e in grado di spingere l’auto fino a 160 km/h. Questa novità nella meccanica e nella motorizzazione si traduce, a detta della Casa delle Tre Ellissi, in prestazioni più brillanti con consumi ed emissioni inquinanti più contenuti: si parla di consumo dichiarato di carburante nel ciclo misto tra i 4,1 e i 3,9 litri per 100 km ed emissioni comprese tra i 93 e gli 86 grammi di CO2 al km, non male per un’auto che dovrebbe offrire performance discrete con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 13,8 secondi per poi toccare i 160 km/h come velocità di punta.
AYGO offrirà una piattaforma di connettività sia per smartphone Apple che Android. La nuova piattaforma potrà dialogare con i telefoni compatibili una volta collegato il cavo USB, garantendo il mirroring delle principali App che potranno essere comandate direttamente dal touch screen del sistema multimediale. Il sistema si arricchisce inoltre del riconoscimento vocale ed è compatibile con Siri di Apple e con Google Voice Command. Tale sistema sarà disponibile su tutta la gamma a eccezione della versione di ingresso x-cool.
All’interno dell’abitacolo troviamo materiali fonoassorbenti che hanno reso possibile una discreta riduzione delle vibrazioni con relativa maggiore insonorizzazione, aumentando così anche il piacere della guida. Con la nuova AYGO, la gamma si arricchisce di una nuova versione, la x-fun, dedicata esclusivamente ai neopatentati, basata sull’allestimento x-play arricchito da cerchi in lega da 15” e il ruotino di scorta che permetteranno alla vettura di rientrare nel limite dei 55kW/tonnellata.
Per la versione manuale sarà disponibile lo Stop&Start mentre per la variante con cambio x-shift la Smart entry con Push Start. L’alto di gamma si compone infine dalle versioni x-cite, x-trend ed x-clusiv, quest’ultima in arrivo sul mercato italiano da ottobre 2018, ciascuna con allestimento dedicato, aggiornate periodicamente al fine di mostrare le potenzialità del modello.
Oltre alle due versioni cromatiche preesistenti, la gamma cromatica viene completata dalla scelta tra otto colori, due dei quali completamente nuovi – Rich Blue Metallizzato (in arrivo per ottobre) e il Magenta Splash Metallizzato, esclusivo per l’allestimento x-cite – ed esclusivi coprimozzo con cerchi da 15”.