Fiat Uno è stata un’auto di enorme rilevanza per la Casa automobilistica torinese, sin dal suo esordio. Basta ricordare il luogo scelto dal brand per la sua primissima presentazione al pubblico: la base della NASA di Cape Canaveral, in Florida.
Un luogo davvero insolito, ma che sin da subito mostra quanto Fiat tenesse al progetto Uno. Vettura che, dopo la sola Ritmo nel 1978, abbandona la denominazione numerica adottata per tutti i modelli precedenti, dando vita a veri e proprio nomi in lettere. L’auto viene presentata esattamente il 19 gennaio 1983: quest’anno Fiat Uno compie 40 anni.
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Il luogo del lancio
Fiat decide di affrontare una vera e propria nuova avventura con la sua Uno, e lo si comprende sin da subito, dal luogo insolito scelto per la presentazione. Una location senza dubbio importante e suggestiva, ma in un Paese che in quel momento non era pronto ad accogliere le utilitarie come Fiat Uno, lontano quindi dal mercato locale.
Sul piano del marketing e della pubblicità Fiat è una novità assoluta negli anni Ottanta; propone poi differenti campagne divertenti e spiritose, come quella in cui l’auto viene presentata con tantissimi aggettivi strani e inventati, tra cui comodosa, sciccosa, scattosa e risparmiosa, o ancora con lo spot pubblicitario che lancia J Ax come rapper in Italia, cantato proprio dall’artista che nello stesso anno fonda il noto duo Articolo 31 insieme a Dj Jad (gruppo musicale nato nel 1990 e sciolto nel 2006, per ritornare in vita oggi).
Fiat Uno: un progetto totalmente nuovo
Fiat Uno nasce nel 1983, esattamente 40 anni fa, e si mostra sin da subito come un progetto inedito e pronto a portare una ventata di novità nel mercato automotive. Il design dell’auto è frutto della matita di uno degli indiscussi maestri di stile che noi tutti conosciamo, padre di alcune delle più note auto italiane: Giorgetto Giugiaro, designer del secolo.
Fiat Uno riprende alcuni concetti e aspetti tecnici di un’altra icona torinese, la 127, che tra l’altro va a sostituire. È della sorella infatti l’architettura a motore anteriore trasversale, ma lo sono anche le sospensioni con avantreno McPherson e retrotreno a ruote interconnesse e la trazione anteriore.
La lunghezza rimane identica a quella della Fiat 127, la Uno infatti misura 3,64 metri; aumenta giusto un pelo la larghezza – 1,55 metri – e invece cresce di ben 7 cm l’altezza, che passa da 1,36 a 1,43. La Fiat Uno ha una caratteristica che la rende unica e più spaziosa rispetto all’antenata: il nuovo lunotto, che non è più così inclinato come quello della 127 e di molti altri modelli sul mercato all’epoca.
Auto dell’Anno
Fiat Uno ha anche vinto il titolo di Auto dell’Anno nel 1984, oltre a ottenere un successo commerciale davvero altissimo, e non soltanto in Italia. La carriera dell’icona torinese dura ben 12 anni, periodo in cui la gamma offre al pubblico un’ampia varietà di motori: il 45 cavalli (900 cc e 140 km/h di velocità massima), il 55 cavalli (1.100 cc, 150 km/h) e il 70 CV (1.300 cc, 165 km/h).
Viene lanciata poi sul mercato anche la variante Diesel aspirata, 1.3 da 45 CV e 140 km/h di velocità massima.
Ma la Uno Turbo i.e. rappresenta il top della gamma: nasce nel 1985, sportiva con motore 1.3 sovralimentato da 105 CV, 200 km/h di velocità di punta e 8,1 secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Nel 1986 arriva la TurboD: 1.4 litri, 70 CV e 165 km/h.
La Uno seconda serie
Al Salone di Francoforte del 1989 Fiat presenta la seconda generazione della sua Uno di grandioso successo, chiamata all’epoca “seconda serie”. L’aspetto è molto simile a quello della Tipo, la carrozzeria è più lunga, la calandra più bassa e più stretta al frontale, con fanali più moderni e sottili.
Fiat rinnova anche la plancia e i sedili, oltre a tanti dettagli interni, come il posacenere e i comandi per la climatizzazione. Fiat Uno chiude la sua carriera nel 1995, sostituita dalla Fiat Punto.
Tra i modelli più cercati oggi c’è senza dubbio la versione Turbo, contesa dai collezionisti di ogni luogo. In ogni caso, si tratta di una vettura che mantiene valori alla portata di tutti: un modello ben conservato può costare circa 9.000 euro, e arrivare a 15.000 se in ottime condizioni. La media si attesta sui 2.000 euro, anche se le più richieste sono le serie speciali, insieme a particolare allestimenti.