Volkswagen conferma l’auto elettrica low-cost: prezzi da 20.000 euro

Volkswagen lancerà nel 2027 la sua vettura elettrica da 20.000 euro, chiamata (a titolo provvisorio?) ID.1: la conferma ufficiale arriva dall'ad Thomas Schäfer

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Stop alle voci. Dalle semplici ipotesi si passa ai fatti: Volkswagen ha confermato ufficialmente l’arrivo della ID.1, una nuova citycar elettrica entry-level, che sarà immessa sul mercato nel 2027 con un prezzo di circa 20.000 euro. Si collocherà come la full electric della Casa più economica in assoluto e mira a diventare un punto di riferimento nel segmento delle BEV accessibili. L’utilitaria si ispira alla Up!, la celebre proposta di Wolfsburg che ha lasciato il mercato lo scorso anno dopo dodici di successi a go-go. Addirittura, potrebbe ereditarne il nome e consolidare così il legame con la propria antenata. Una decisione finale non è stata ancora presa, anche perché di tempo ce n’è a sufficienza.

Politica di contenimento

Il focus verte sulle procedure di contenimento dei costi. Infatti in poche sono riuscite a rimanere sui 25.000 euro. Se ne contano sulle dita di una mano, almeno in territorio europeo. Infatti, la Cina segue ritmi tutti suoi, grazie al lungimirante piano, avviato nel lontano 2007. Il vasto know-how accumulato in proposito permette alle rappresentanti locali di contenere le spese di produzione, motivo dei listini irreplicabili altrove, a meno di realtà emergenti, tipo in Vietnam, dove nasce il mini-SUV VinFast VF da meno di 10.000 euro.

Nei prossimi anni Pechino punta all’espansione globale, fino a fare man bassa anche nel Vecchio Continente, salvo interventi della Commissione UE. Che ha, nel frattempo, attivato una task force sulla questione, per accertare la liceità delle politiche del Dragone. Il sospetto è di manovre contrarie al libero mercato attuate dal Governo locale, dirette a spazzare via la concorrenza diretta. Qualcosa di analogo a quanto accaduto nell’industria dei pannelli fotovoltaici.

Mentre la controparte minaccia provvedimenti, in caso di inasprimento dei dazi, le Case europee predicano un approccio meno intransigente. In particolare, i gruppi tedeschi e Stellantis preferiscono predicare calma dati gli stretti rapporti col Paese orientale. A loro avviso, la battaglia va combattuta con altri strumenti. Abbassare in misura drastica la soglia d’accesso alle BEV aiuterebbe in tal senso. Volkswagen sposa questa linea di pensiero e, attraverso la ID.1, andrà ad affrontare vis-à-vis le “urban car” alla spina, dalla Dacia Spring, che ha cambiato volto, alla Citroën e-C3, e la gemella naturale, la Fiat Panda EV, il cui debutto è fissato per il prossimo 11 luglio.

La qualità costruttiva rimarrà elevata

Il futuro ingresso nella gamma VW costituisce giusto uno dei tasselli del più ampio piano di elettrificazione. Infatti, il conglomerato ha in programma di lanciare ben quattro full electric accessibili entro il 2027, compresi il SUV compatto Skoda Epiq e due citycar, una marchiata VW e l’altra Cupra, entrambe aventi un prezzo d’attacco di circa 25.000 euro.

Thomas Schäfer, amministratore delegato di Volkswagen, ha ribadito l’impegno del brand verso una mobilità a zero emissioni democratizzata. Nonostante la bassa soglia d’ingresso, la ID.1 sarà in grado di difendersi pure in termini di tecnologia, design e qualità complessiva. Le parole giungono in seguito alla decisione di procedere in autonomia nello sviluppo di una BEV low-cost dopo le trattative naufragate con Renault e l’abbandono del progetto congiunto di una nuova Twingo EV.