All’asta Lancia Aurelia B24S Spider nota per il film Il sorpasso

La Lancia Aurelia B24S, sulla quale sfrecciano Vittori Gassman e Jean-Louis Trintignant nel film cult Il Sorpasso, viene messa all'asta a car(issim)o prezzo

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 2 Maggio 2018 20:50Aggiornato: 13 Luglio 2024 00:47

“Vai Cavallina!” gridava maestoso e sorridente un Vittorio Gassman in piena forma mentre sfrecciava spensierato sull’autostrada semi deserta a bordo della sua Lancia Aurelia B24S Spider del 1955, la mitica vettura protagonista assieme anche a Jean-Louis Trintignant del bellissimo film Il Sorpasso una pietra miliare della cinematografia italiana.

Oggi quella autovettura, protagonista della pellicola diretta da un maestro della settima arte quale Dino Risi nel 1962 e ben incastonata nell’immaginario collettivo di ogni buon cultore della materia, è stata messa all’asta. La Lancia che scarrozza in giro per il centro Italia Bruno Cortona e il giovane Roberto Mariani venne prodotta dal 1954 al 1958 in appena 761 esemplari.

Prezzo proibitivo

Inizialmente pensata soltanto per il mercato statunitense, la scoperta a due posti cominciò a calcare pure le strade italiane nonostante il prezzo proibitivo: all’epoca il modello richiedeva una spesa di almeno 2 milioni e 822 mila lire. In pieno periodo di rinascimento, chi ne aveva le risorse desiderava toglierseli certi sfizi. Allora forse ancor più di oggi (nonostante i segmenti premium e lusso appaiano sempre in buona salute).

L’automobile, inventata a cavallo tra la fine del secolo precedente e il XX, aveva il fascino della novità. Soltanto fino a qualche decennio prima il modo più veloce di spostarsi in piena autonomia erano le carrozze coi cavalli. Niente di paragonabile a un veicolo su ruote, meglio ancora se prestante e dalle linee eleganti, come nel caso della Lancia Aurelia. Inoltre, bisogna rammentare un secondo aspetto, altrettanto significativo: la voglia di tornare a ridere e sorridere.

La magia del grande schermo

Lo spirito allegro della pellicola, dove le bravate di Gassman mettono di continuo in difficoltà il compagno di viaggio, segnava una netta rottura rispetto al passato, dominato dal terrore. La vita aveva ripreso ad assumere dei connotati piacevoli, da qui la corsa ai cinema e il passaggio all’era del consumismo. Secondo una storia tramandata ormai da generazioni, alcuni modelli della rara automobile sarebbero colati a picco con l’Andrea Doria assieme al prototipo che la Ghia, storica carrozzeria torinese, aveva realizzato su commissione di Chrysler.

Per girare il lungometraggio vennero usati due esemplari in totale. Dino Risi non aveva intenzione di rischiare lo stop dei ciak nel caso in cui ci fosse stato qualche problema con un unico esemplare, previdenza tutto fuorché eccessiva giacché in una scena Vittorio Gassman danneggiò la carrozzeria di una delle due Lancia Aurelia B24S Spider. Una venne impiegata soprattutto per le scene in strada, mentre l’altra per i primi piani. E l’incidente? Dino Risi ne sacrificò una delle sull’altare della cinematografia? Tutt’altro, nella scena finale venne adoperata una Fiat 1110 Tv Convertibile sotto mentite spoglie.

Rivolgendosi agli amanti dei motori e del grande schermo, Aste Bolaffi, tra le principali case d’aste specializzate nella vendita di mezzi dal valore collezionistico, metterà in vendita il 23 maggio 2018 dei veri e propri gioielli a quattro ruote. Così come all’epoca dell’uscita, la Lancia Aurelia continua a essere “roba da ricchi” ai nostri giorni. Per poter avere il privilegio di guidarla in perfette condizioni è necessario pagare almeno 1 milione di euro.