L’epopea di Michael Schumacher al volante della Ferrari è ammantata di magia. Un’era che ha portato il colore rosso a trionfare dovunque e a ripetizione, per svariati anni. Dopo un quadriennio di titoli sfiorati e mai raggiunti per un soffio, il Cavallino Rampante torna a vincere il titolo costruttori nel 1999 anche se Schumi, a causa di un incidente a Silverstone, dovrà alzare bandiera bianca per alcuni mesi. Addio campionato piloti che Eddie Irvine tenterà di portare a casa fino all’ultima gara di Suzuka. Il tedesco però si rifarà con gli interessi dal 2000 al 2004, con cinque trionfi personali. L’ultima impresa svanita sul più bello è quella del 2006, con un titolo conteso fino al fumo del Giappone contro Fernando Alonso. Bene, la monoposto di Maranello di quell’ultima parentesi del Kaiser come alfiere Ferrari è all’asta di RM Sotheby’s per una cifra monstre.
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Tante le vittorie in pista
Nel mese di novembre, dunque, si potrà fare un’offerta a RM Sotheby’s per una Ferrari di F1 molto vincente, seppur sprovvista del titolo mondiale. Come dicevamo, si tratta della 248 F1 del 2006, la prima della generazione spinta dai V8 al posto dei V10. Con il numero di telaio 254, quinto degli otto costruiti per la stagione 2006, debuttò soltanto in occasione del quarto Gran Premio della stagione, disputato a Imola, dopo la presentazione ufficiale al Mugello e i test pre-campionato svolti da Luca Badoer all’autodromo di Vallelunga.
Quella vettura mise insieme un gran bottino di vittorie, che rilanciarono prepotentemente Michael Schumacher nella classifica piloti, dopo un inizio claudicante. La monoposto all’asta di Sotheby’s ha vinto al debutto sul tracciato Enzo e Dino Ferrari di Imola, e ha replicato l’acuto più importante a distanza di due settimane al Gran Premio d’Europa al Nürburgring. Poi, dopo un digiuno di quattro gare ritornò davanti a tutti in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti a Indianapolis. Da sottolineare anche altri fattori che innalzano il valore collezionistico di questa vettura, come: la vittoria al Gran Premio di Francia a Magny-Cours, dove Schumacher stampa l’ultima pole-position della carriera (siglando il record in questa specialità, prima di essere superato da Lewis Hamilton), e quella al Gran Premio di Germania a Hockenheim, l’ultimo primo posto su un tracciato di “casa“.
Tra le mani di Kimi Raikkonen
Oltre a essere stata la vettura con la quale Schumacher ha collezionato ben cinque vittorie e l’ultima pole position della carriera, la 248 F1 telaio 254 è finita anche sotto le mani di Kimi Raikkonen, ultimo iridato del Cavallino Rampante nel 2007. Il finlandese, successore di Schumacher presso la Scuderia di Maranello, ha guidato questo esemplare nei quattro giorni di test a Vallelunga, prima di un’ulteriore sessione a Valencia e di essere messa a riposo a Maranello.
Un altro dei telai di quell’annata 2006 era stata venduto per 8 milioni di euro nel 2017, ed è stata esposto al Petersen Automotive Museum di Los Angeles, in California, nell’ambito della mostra “Seeing Red: 70 years of Ferrari”. La protagonista dell’asta di RM Sotheby’s di novembre, invece, ha bisogno di qualche lavoro di ripristino che richiederà molto tempo e denaro, perché sono oltre dieci gli anni di inattività completa. La quotazione resta però altissima e fuori dalla porte dei comuni mortali.