Sul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, teatro dell’ultimo GP della stagione appena conclusa di Formula 1, si è tenuta una delle prestigiose aste di Bonhams, durante la quale sono state messe in vendita alcune supercar da paura. Tra le tante vetture da stropicciarsi gli occhi, ha destato particolare scalpore una Lamborghini Countach 25th Anniversary del 1989, in uno stato di carrozzeria da mettersi le mani nei capelli.
Il mitico gioiello della Casa del Toro è ridotto a un cumulo di macerie ed è stato proposto a un prezzo folle di 1,5 milioni di dollari. La domanda che viene da chiedersi è: come mai? Semplice, perché è stata protagonista di una delle pellicole campione di incasso del 2013, ovvero “The Wolf of Wall Street“.
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Nel film di Scorsese
Il film diretto dal celebre regista Martin Scorsese, con protagonista Leonardo Di Caprio, narra le vicende di Jordan Belfort, uno squalo della finanza dei primi anni Novanta del secolo scorso. In una delle scene della pellicola candidata ai premi Oscar, Leonardo Di Caprio (protagonisti di altri famosi spot auto), sotto effetto della droga “quaalude” e quasi incapace di muovere il minimo muscolo del corpo, si mette al volante della Lamborghini Countach e la distrugge. L’auto originale in ogni sua parte è stata sacrificata sull’altare della settima arte e per questo ha raggiunto quelle quotazioni così esorbitanti.
Nonostante la celebrità ottenuta, il fatto che sia ridotta a pezzi non ha invitato nessun facoltoso a fare un’offerta veramente convincente. La supercar italiana fa parte di quella schiera di soli 658 esemplari prodotti a Sant’Agata Bolognese per celebrare il venticinquesimo anniversario del marchio. Scorsese non ha voluto utilizzare una replica per non intaccare l’autenticità del suo piccolo capolavoro.
Una Lamborghini maltrattata
Il pluripremiato regista ha riservato un trattamento molto crudele alla Countach (auto dalla storia straordinaria), poiché oltre ai colpi inferti durante le riprese, fuori dall’obiettivo della telecamera la fece persino speronare da un’altra auto e poi la fece scontrare con il rimorchio di un camion, di modo che fosse davvero distrutta come appare nella scena in cui Di Caprio – Belfort, dopo essere stato arrestato alla porta di casa, ancora sotto gli effetti stupefacenti della droga, osserva la sua Lambo totalmente da buttare.
Tutto questo passato e tutte le sue peripezie, sembravano un buon viatico, secondo Bonhams, per ottenere e assicurarsi una vendita molto importante, per una cifra oscillante tra 1,38 e 1,83 milioni di euro. Purtroppo, le previsioni non sono state rispettate, perché le offerte ricevute all’asta di Abu Dhabi sono state grandemente al di sotto del minimo stabilito e non hanno stuzzicato in alcun modo la voglia del venditore (la società di produzione che ha prodotto The Wolf of Wall Street) a concretizzare il passaggio di proprietà. Dunque, la rara e famosa supercar italiana è rimasta invenduta e senza una nuova casa.
Il fatto che sia un pezzo da museo non è bastato a far breccia nei collezionisti che, con ogni probabilità, oltre a possederla vorrebbero che fosse funzionante. Purtroppo nelle condizioni in cui giace adesso è impossibile pensare di risvegliare il suo motore V12. Un vero peccato.