L’auto di Tamberi, campione italiano di salto in alto alle Olimpiadi

Esplosivo in pista e su strada: le auto di Gianmarco Tamberi riflettono l'esuberanza del campione italiano di salto in alto partecipante alle Olimpiadi 2024

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 10 Agosto 2024 15:45

Gianmarco Tamberi reclama un posto nella storia (di nuovo) ai Giochi Olimpici 2024. Davanti al pubblico parigino cercherà di dimostrare di essere ancora lui l’uomo da battere nella finalissima in programma per oggi, sabato 10 agosto 2024, alle ore 19. Una grossa responsabilità quella che grava sulle sue spalle: ne saprà reggere il peso? Se lo augurano i tifosi, strabiliati dai precedenti successi di “Gimbo”.

Nissan Juke in dono

La posta in palio è parecchio pesante, anche perché, malgrado i recenti problemi di salute abbiano inciso in negativo sulle performance offerte nel percorso di avvicinamento, rimangono elevate le aspettative da campione uscente, un onore e un onere non indifferenti. Se rappresenta una figura trasversale, capace di muovere le masse, è merito soprattutto delle vittorie, tuttavia giustificano in parte la portata del fenomeno. Poi viene il suo lato più istrionico e sopra le righe.

Le curiose trovate nel look, ad esempio la rasatura di sola metà barba, lo hanno reso un’icona. E poi, uno dei motivi per cui Gianmarco Tamberi è entrato nei cuori delle persone, risiede nella capacità di rialzarsi a ogni colpo subito. Perché di momenti difficili ne ha affrontati tanti nel corso della sua carriera, tuttavia, non ha mai pensato di gettare la spugna. Prima della colica renale di questi giorni, aveva già vissuto un periodo buio qualche tempo fa. Quando sentì la terra mancargli sotto i piedi, tormentato dai continui infortuni. Se sul talento nessuno ha avuto da ridire, le varie complicazioni di natura fisica avevano lasciato temere il peggio.

Il sostegno delle autorità non è mai venuto meno, anche del generale Giorgio Bartoletti, comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, che gli augurò un ritorno su alti livelli e in modo rapido, tipo quanto una Nissan Juke. Il celebre modello nipponico è una delle auto storiche di Tamberi, consegnatagli dalle Fiamme Gialle nel 2015. Si trattò, com’è facile immaginare, di un gesto molto gradito dall’atleta, le cui quotazioni sarebbero via via salite, fino a diventare una colonna portante della sua disciplina.

L’auto preferita

Analogamente alla maggior parte dei coetanei, “Gimbo”, classe 1992, ama stare sotto i riflettori dei social media. Un canale d’accesso alla vasta community, tenuta aggiornata con foto e video, ritraenti il quotidiano. Sulle moderne piattaforme ha rivelato i modelli preferiti su strada. In merito alla quattro ruote dei sogni, sceglie la tedesca BMW X6, dando prova di un gusto raffinato. Inoltre, gli piace mettersi al simulatore per provare l’ebbrezza della pista (virtuale) al volante delle produzioni bavaresi. Sebbene abbia un forte legame con le sue origini, il fascino delle BMW lo ha rapito.

Le vetture per lui sono una valvola di sfogo e divertimento, ottime da usare anche nei periodi di vacanza. Tra le varie chicche regalate in rete, lo abbiamo pure ammirato su una dune buggy, un mezzo destinato, in origine, a marciare lungo i sentieri sabbiosi. Allora, ve lo immaginavate tanto ricco di sfaccettature e di interessi? È una continua fonte di sorprese e, chissà, magari l’ennesimo colpo di scena (in positivo) ce lo regalerà  fra qualche ora.