Strano non è male. Anzi, in alcune circostanze può persino rivelarsi un valore aggiunto. Ora noi eviteremo di pronunciarci sulla Zundapp Janus 750, preferendo lasciare a voi il compito di emettere un vostro personale giudizio. Tuttavia, se dovessimo stilare una classifica delle auto più bizzarre (o, se preferite, stravaganti) lei la inseriremmo sul posto. E senza troppe esitazioni.
Perché lo affermiamo con fermezza? A causa delle caratteristiche fuori dall’ordinario, valse, a loro modo, un posto nel mito. La nascita risale al periodo post Seconda guerra mondiale, quando ormai le vetture avevano “colonizzato” le strade, ma di tanto in tanto saltavano fuori degli esperimenti fuori dall’ordinario.
Cosa abbia ispirato i progettisti in questo caso specifico, ve lo spiegheremo nel corso dei prossimi paragrafi, oltre ad analizzare, ça va sans dire, le peculiarità dell’esemplare. Allora, saltiamo sulla nostra macchina del tempo (virtuale), impostiamo come destinazione la seconda metà degli anni Cinquanta, allacciamo le cinture e… partiamo!
Indice
L’auto con due facce
Se vi piacciono le creazioni originali e curiose, forse avete già sentito parlare della Zundapp Janus 750, un piccolo veicolo avente un lato davvero insolito: le porte erano poste sulla parte anteriore e posteriore della carrozzeria, e i passeggeri sedevano uno di fronte all’altro, come in un treno.
Tale soluzione, richiamante Giano, il dio romano con due volti rivolti in direzioni opposte, era stata ideata da Dornier, una nota azienda aeronautica tedesca, autore di una quattro posti chiamata Delta. Tuttavia, Dornier non aveva esperienza nella produzione di automobili nel senso classico del termine, e decise di cedere il progetto alla Zundapp, una compagnia motociclistica determinata a diversificare la relativa offerta, attraverso un veicolo più confortevole e protetto dalle intemperie.
La Zundapp Janus 750 fu presentata al salone di Francoforte del 1957, e iniziò subito la fabbricazione. La macchina era dotata di un motore monocilindrico a due tempi di 245 cc, derivato dallo scooter Bella, anch’esso opera di Zundapp. La potenza era di 14 CV, che consentivano alla Janus di conseguire la velocità massima di 80 km/h. Le sospensioni anteriori erano a bracci oscillanti longitudinali, mentre quelle posteriori erano a bracci oscillanti trasversali. I freni erano a tamburo ventilati, azionati idraulicamente. Inoltre, la Janus disponeva di un tetto apribile e un lunotto termico.
La curiosa sperimentazione non ebbe, però, il successo auspicato. Il motivo principale era da ricercarsi nel suo comportamento stradale, che variava molto a seconda del numero e della posizione dei passeggeri. Il propulsore, infatti, era assai più leggero dei sedili posteriori, quindi il baricentro si spostava notevolmente. Inoltre, la vettura non aveva elementi moderni tipo il cambio sincronizzato o il riscaldamento, e il suo prezzo era piuttosto elevato. Dopo aver prodotto solo 6.902 esemplari, la Zundapp abbandonò il progetto nel 1958, e vendette lo stabilimento a Bosch.
La “partecipazione speciale” a Cars 2
La Zundapp Janus 750 è oggi una rarità, e una curiosità per gli appassionati di auto d’epoca. La sua forma particolare e simpatica l’ha resa protagonista di alcuni film e cartoni animati, ad esempio la pellicola d’animazione Cars 2, uscito nel 2012: presenta le sue sembianze il malefico cattivo Professor Z.