Londra, gli iconici bus a due piani saranno fatti in Cina

BYD è vicina all'accordo per sbarcare a Londra con 100 bus elettrici a due piani al posto degli iconici mezzi inglesi. E nella capitale scoppia la polemica

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Luca Bucceri

giornalista

Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano. Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e dei motori, scrive anche di attualità ed economia.

Pubblicato: 26 Maggio 2024 08:00

Gli iconici bus a due piani di Londra, i famosi Double-Decker Bus, potrebbero presto arrivare dalla Cina. Il mezzo tra i più caratteristici della capitale britannica, infatti, potrebbe essere prodotto dalla cinese BYD che è vicina a siglare un importante contratto di collaborazione con il Go-Ahead Group che opera a Londra con i propri bus. Alla base dell’accordo, infatti, la Casa di Shenzhen si sarebbe impegnata a fornire 100 bus elettrici all’azienda, portando un netto calo delle spese rispetto agli stessi mezzi prodotti nel Regno Unito. Una notizia che fa piacere all’azienda cinese che, sfruttando l’approvazione di Transport for London guidata dal sindaco Sadiq Khan, si sfrega le mani per l’importante affare che frutterà almeno 40 milioni.

A Londra i bus a due piani made in Cina

Chi l’avrebbe mai detto che prima o poi gli iconici bus inglesi a due piani sarebbero stati prodotti in Cina? Forse nessuno, ma gli affari sono affari e quella che sta per mettere in atto la cinese BYD è un’operazione importante. Lo è di certo dal punto di vista economico, con un accordo che potrebbe fruttare diversi milioni alla Casa di Shenzen, ma anche e soprattutto di immagine per un’azienda che di recente ha superato Tesla nelle vendite globali di veicoli elettrici e che, trasportando migliaia di turisti ogni giorno tra le strade di Londra sarà di certo sulla bocca di tutti.

Per l’arrivo effettivo dei bus cinesi in terra inglese bisognerà però aspettare ancora qualche mese, mentre l’accordo prende forma. BYD, infatti, ha raggiunto l’intesa con Go-Ahead Group per la fornitura di oltre 100 bus elettrici a due piani, ciascuno al prezzo di circa 400.000 sterline. Un prezzo che, 100.000 sterline in meno rispetto agli analoghi prodotti britannici, porterà tanta convenienza per l’azienda di trasporti.

Ad arrivare a Londra saranno i BYD BD11, mezzi che possono ospitare fino a 90 passeggeri e sono dotati di batterie di ultima generazione di BYD con una capacità leader nel mercato fino a 532 kWh. Il sistema di batterie integrato nel telaio aiuta a ridurre il peso complessivo dell’autobus, ad estendere la sua autonomia di guida e a garantire stabilità e manovrabilità ai mezzi del colosso cinese.

BYD, tra l’altro, si è conquistata la fiducia di Go-Ahead Group grazie ai risultati ottenuti negli anni. Presente nel Regno Unito dal 2013, vanta infatti una flotta di oltre 1.800 autobus elettrici circolanti che accumulano una percorrenza di oltre 127 milioni di km, che equivalgono a una riduzione di 137.000 tonnellate di emissioni di CO2.

I dubbi e le polemiche

Ma il potenziale accordo tra BYD e Go-Ahead Group porta con sé anche polemiche e numerose controversie. In particolare quelle che arrivano da parte di gruppi per i diritti umani che accusano il produttore cinese sostenendo che la catena di approvvigionamento di BYD potrebbe coinvolgere materiali prodotti con lavoro forzato da Uiguri e altre minoranze.

Critiche che hanno subito portato Tom Cunnington, Head of Business Development di TfL (la Transport for London, l’autorità che regola gran parte del trasporto pubblico di Londra), a rassicurare tutti. Se Tfl dovesse scoprire pratiche non etiche messe in atto da BYD, infatti, verranno presi provvedimenti. E non mancano neanche le parole al veleno dell’ex leader del partito conservatore Ian Duncan Smith, che ha criticato la mossa chiedendosi perché il Regno Unito debba affidarsi alla produzione cinese per gli iconici bus iconici Double-Decker Bus, suggerendo di optare per un produttore europeo.