A Napoli è stato scoperto un vero e proprio cimitero di auto rubate: le vetture, destinate allo smontaggio e allo stoccaggio, sono state trovate dagli agenti della Polizia Municipale di Pomigliano d’Arco.
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Trovato un cimitero di auto rubate
La zona dove è stato scovato il cimitero di auto è quella di via Portella: di fronte i vigili si sono ritrovati una montagna di resti di veicoli rubati e smontati. L’area è stata posta subito sotto sequestro.
La scoperta è avvenuta grazie a una segnalazione che ha allertato le autorità competenti. Gli agenti della Polizia Municipale di Pomigliano d’Arco sono intervenuto prontamente: una volta arrivati sul posto, hanno potuto constatare di persona che le vetture erano ormai diventate degli scheletri spogli.
Come da prassi di fronte a casi del genere, è scattata prontamente l’indagine: le accuse ipotizzate includono l’abbandono di rifiuti, la ricettazione e il riciclaggio. Stando a quanto emerso in seguito ai primi accertamenti, quello che è stato ormai definito come il cimitero di auto veniva usato per immagazzinare i pezzi dei veicoli rubati e smontati.
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni: gli inquirenti sono al lavoro per riuscire a individuare i responsabili, identificarli e consegnarli alla giustizia. Dal Comune di Pomigliano d’Arco hanno spiegato che le operazioni sono state facilitate “dall’arrivo di nuovi agenti e ufficiali nel comando di Polizia Locale”.
L’area dell’hinterland napoletano risulta da tempo alle prese con ladri di auto e a tal proposito la Polizia Metropolitana sta prestando molta attenzione a tutta la zona. Per quanto riguarda il cimitero di auto di Pomigliano d’Arco, per lo più ospita auto che dopo essere state rubate vengono smontate dai malviventi per rivendere i pezzi di ricambio, molto probabilmente attraverso il mercato nero.
Furti d’auto e pezzi di ricambio: la situazione in Italia
Il fenomeno dei furti d’auto in Italia è aumentato in maniera considerevole nell’ultimo decennio: una recente ricerca, infatti, rivela che dal 2013 a oggi nel nostro Paese sono stati rubati più di un milione e mezzo di veicoli.
Delle vetture rubate, circa 600.000 sono state ritrovate, mentre si sono perse le tracce delle altre, più di 900.000, instradate sui mercati esteri oppure “cannibalizzate” per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.
Proprio quello dei pezzi di ricambio è un altro fenomeno in grande ascesa, favorito dall’aumento dei prezzi di listino delle auto e anche di quelli del mercato dell’usato. Risulta molto diffusa anche la pratica del “cavallo di ritorno“: i ladri rubano una vettura e contattano i legittimi proprietari chiedendo un riscatto per avere indietro l’automobile.
Ai primi posti della classifica delle auto più rubate in Italia ci sono le utilitarie: essendo le più diffuse, sono le prime a essere prese di mira dai malviventi. Il primato appartiene alla Fiat Panda, seguita dalla Fiat 500 e dalla Fiat Punto, terza nonostante sia uscita fuori produzione da diversi anni.
Le tre auto che vengono ritrovate con più difficoltà sono la Volkswagen Golf (ritrovata solo nel 35% dei casi), la Citroen C3 (36%) e la Smart Fortwo, auto molto richiesta sul mercato dell’usato. L’incremento dei furti di veicoli riguarda in generale tutta la Penisola, anche se le regioni più a rischio risultano, nell’ordine: la Campania, il Lazio, la Puglia, la Sicilia e la Lombardia.