Si tratta di un modello di auto scoperta, studiato prevalentemente per la vita in vacanza, col vento caldo estivo che spettina i capelli.
È una vettura molto particolare, la macchina per il tempo libero, diversa da tutte le altre perché non ha le portiere e, al posto del padiglione, ha il tendalino. Gli interni della spiaggina sono tutti realizzati con materiali che resistono all’acqua, per dare la possibilità ai passeggeri di vivere l’auto in vacanza, di salire a bordo col costume ancora bagnato, dopo aver fatto un bel tuffo nel mare, lasciando asciugare la pelle e i vestiti dalla calda brezza marina.
Il modello spiaggina nasce nell’immediato dopoguerra, dall’idea di alcuni carrozzieri italiani che decidono di creare delle vetture uniche, trasformando quelle che erano le utilitarie prodotte di serie all’epoca. Essi volevano realizzare proprio delle automobili ad hoc per i clienti più facoltosi, che in quei tempi di pace potevano usarle durante i periodi di villeggiatura nelle località balneari.
Erano i clienti ad indicare le modifiche da apportare alle vetture. Si trattava delle più svariate trasformazioni, che venivano commissionate dai signori alle carrozzerie. Le più richieste erano sicuramente l’eliminazione del tetto, sostituito con un tendalino centinato in cotone. Altre variazioni molto comuni riguardavano l’asportazione totale dei vetri, sia laterali che posteriori, e degli sportelli di accesso e, non per ultimo, la realizzazione e l’inserimento di sedili in tela o in vimini, che facevano molto clima vacanza e Dolce Vita.
Una delle prime vetture di questo tipo che ricordiamo è la Fiat 500 Boano Spiaggia, disegnata da Mario Boano e realizzata nel 1958 a partire dalla base Fiat Nuova 500; da qui prende il via la denominazione Spiaggina. Ne vennero costruiti solo due esemplari di questo modello, ma fu una delle auto più fotografate della storia. Questo perché i due facoltosi proprietari erano niente di meno che Gianni Agnelli e Aristotele Onassis, e quindi gli scatti fecero davvero il giro del mondo, su qualsiasi copertina.
Proprio a partire da quell’epocaminiziò la realizzazione di differenti modelli di spiaggina, nati e distribuiti in piccole serie dai principali carrozzieri italiani fino ai primi anni Novanta. Una volta chiuse le carrozzerie che modificavano i telai Fiat, la spiaggina scomparve, anche perché le norme di sicurezza e le disposizioni Ue non permettono l’utilizzo di un mezzo del genere. Oggi però sappiamo bene che Lapo Elkann, con la sua Garage Italia, sta facendo rivivere un mito, riproponendo in chiave moderna la stessa 500 Spiaggina, in collaborazione con un altro simbolo del Made in Italy: Pininfarina.
Colorazione Bianco Perla e Azzurro Volare, in ricordo della spensieratezza della Dolce Vita, a cui si uniscono alcune funzionalità e dettagli di pregio. Non c’è spazio per i passeggeri, dal momento che i sedili posteriori sono stati sostituiti da un telaio rigido che ospita un doccino. Lapo omaggia i 60 anni della Spiaggina proponendo un’edizione limitata su base Fiat 500C. Sono state prodotte 1958 unità con le stesse caratteristiche: motore a benzina 1.2 da 69 cavalli, livrea Azzurro Volare, capote beige, cerchi in lega vintage e calotte cromate degli specchietti retrovisori.