Dimentica di aver parcheggiato l’auto, ne denuncia il furto e dopo un mese scopre la verità. È la surreale vicenda accaduta verso fine gennaio a Gorgonzola, nel Milanese, dove una signora di 60 anni si è recata di corsa dai carabinieri con il cuore in gola. Convinta di aver lasciato la propria vettura nel garage personale, quando la mattina seguente non l’ha trovata le è preso un colpo, tradita dalla memoria ballerina. Ignara di cosa fosse realmente successo, si è presentata dalle Forze dell’Ordine per segnalare l’episodio, se solo fosse avvenuto…
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Via alle indagini: nulla di fatto
Raccolta la deposizione, gli agenti hanno prontamente cominciato a vagliare le possibili piste. Più il tempo passava, più il caso appariva complicato. Che fosse una banda così ben organizzata da non aver lasciato tracce? Quella dei furti d’auto è una piaga diffusa, come ribadito dagli ultimi report, dove vengono indicate le “prede” preferite dai malviventi.
Tendenzialmente, prediligono i veicoli comuni, sia perché venderli senza dare nell’occhio è meno complicato e poi per via dell’opportunità di venderne i componenti nei loschi traffici, parecchio gettonati. La tesi del furto, quindi, reggeva; d’altro canto, dei dettagli suscitavano delle perplessità all’unità addetta alle indagini.
Nutrendo magari pure del legame affettivo nei riguardi della macchina, la signora era disperata. Sperava con tutto il cuore di riaverla indietro un giorno, meglio ancora in condizioni perfettamente integre, prive di eventuali lavori supplementari, tipo il tuning.
A circa un mese di distanza, il suo telefono ha improvvisamente squillato: un parente? Un amico? Macché. Era un vicino di casa. Spesso circostanze simili preannunciano notizie negative. Ebbene, non è stato questo il caso, anzi. Quanto le doveva comunicare l’avrebbe fatta sobbalzare dalla sedia di gioia.
Una clamorosa disattenzione
Senza girarci troppo intorno, le ha chiesto se lo avrebbe potuto raggiungere, affinché lo aiutasse a liberare spazio: la donna aveva lasciato la sua auto nel box del vicino! Non ancora numerato, aveva la saracinesca solo appoggiata. Il proprietario dell’abitazione, ancora in attesa di trasferirsi lì, non si era fino a quel punto accorto del “corpo estraneo”.
Allora è saltata fuori la verità: nemmeno la donna era pratica della zona. Trasferitasi da poco in un nuovo complesso residenziale, era andata in confusione. Comunque, l’emergenza è rientrata e, in fondo, giusto questo importa. Morale della favola: meglio prestare attenzione nel momento di parcheggiare il proprio veicolo, a maggior ragione in un ambiente nuovo e poco familiare. A chiunque può capitare una distrazione, ma in tale occasione ha determinato una catena di eventi, e uno scompiglio generale.
Fortunatamente, l’epilogo della storia è avvenuto nel migliore dei modi, con la donna in grado di recuperare la sua auto e di ritirare la denuncia di furto. Un sospiro di sollievo per lei, ma anche un momento di imbarazzo per l’insolito equivoco. D’ora in poi le converrà prendersi il tempo necessario per individuare correttamente il box di appartenenza e assicurarsi la corretta chiusura della saracinesca. Intanto, la notizia è salita alle cronache, prestando il fianco alle battute degli internauti, che ne hanno colto il lato ironico.